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Channel: I Ching, Numerologia Orientale e Feng Shui
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L’I Ching e… Jorge Luis Borges

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La nostra vita è il sentiero del futuro e già percorso

borgesIl Guardiano dei libri (1969)

Sono là i giardini, i templi e la giustificazione dei templi,
la retta musica e le rette parole,
i sessantaquattro esagrammi,
[1]
i riti che sono l’unica sapienza
che concede il Firmamento agli uomini,
il decoro di quell’imperatore
la cui serenità fu riflessa dal mondo, suo specchio,
in modo che i campi davano i loro frutti
e i torrenti rispettavano i loro argini,
l’unicorno ferito che ritorna per segnare la fine,
le segrete leggi eterne,
il concerto dell’orbe;
quelle cose o la loro memoria sono nei libri
che custodisco nella torre.
I tartari arrivarono dal Nord
su piccoli puledri chiomati;
annientarono gli eserciti
che il Figlio del Cielo aveva mandato per punire la loro empietà,
innalzarono piramidi di fuoco e tagliarono gole,
uccisero il perverso e il Giusto,
uccisero lo schiavo incatenato che vigila la porta,
usarono e dimenticarono le donne
e perseguirono verso Sud,
innocenti come animali da preda,
crudeli come coltelli.
Nell’alba incerta
il padre di mio padre salvò i libri.
Essi sono qui nella torre dove giaccio,
ricordando i giorni che furono di altri,
quelli altrui e antichi.Nei miei occhi non ci sono giorni. Gli scaffali
sono molto alti e non li raggiungono i miei anni.
Leghe di polvere e di sogno circondano la torre.
Perché ingannarmi?
La verità è che non ho mai saputo leggere,
ma mi consolo pensando
che l’immaginario e il passato sono ormai la stessa cosa
per un uomo che è stato
e che contempla quello che fu la città
e adesso sta diventando di nuovo il deserto.
Che cosa mi impedisce di sognare
di aver disegnato con diligente mano i simboli?
Il mio nome è Hsiang. Sono colui che custodisce i libri,
che forse sono gli ultimi,
poiché non sappiamo nulla dell’Impero
e del Figlio del Cielo.
Sono là, sopra gli alti scaffali,
vicini e lontani a un tempo,
segreti e visibili come gli astri.
Sono là i giardini, i templi.

(Jorge Luis Borges, da Elogio dell’ombra, 1969)

Per una versione dell’I King (1976)

L’avvenire è altrettanto irreparabile
Quanto il rigido ieri. Non esiste cosa
Che non sia una lettera muta
Dell’eterna scrittura indecifrabile
Il cui libro è il tempo. Chi si allontana
Dalla propria casa vi è già tornato. La nostra vita
E’ il sentiero del futuro e già percorso.
Niente ci dice addio. Niente ci lascia.
Non cedere. L’ergastolo è il buio,
La dura trama è di incessante freddo,
Ma in qualche cantuccio della tua cella [2]
Può esserci una svista, una fenditura,
La strada è fatale come la freccia,
Ma nelle crepe sta in agguato Dio.

(Jorge Luis Borges, da La moneta di ferro, 1976)

Leggi anche: L’I Ching e… Federico Fellini

NOTE

[1] Gli esagrammi sono i 64 simboli grafici utilizzati nell’I Ching formati dalle combinazioni di 6 linee sovrapposte di 2 tipologie: intere (yang) e spezzate (yin)
[2] Probabilmente si fa riferimento alla storia leggendaria di Re Wen (XI sec. a.C.), fondatore della dinastia Zhou, che era stato fatto incarcerare da Di Xin, il perfido tiranno sanguinario, ultimo esponente della dinastia
Shang. Durante la prigionia Re Wen avrebbe ordinato la serie degli esagrammi nella sequenza attuale e scritto le “sentenze”, i brevi testi esplicativi collegati agli esagrammi stessi.


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I Bioritmi Energetici del mese con i 9 Ki – Settembre: 5 Centro, 4 Vento

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Terra Uomo CieloQuesto mese ha i numeri giusti per consentirci di realizzare appieno i nostri progetti ed i nostri sogni?

L’antica saggezza del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, ci insegna che siamo noi stessi, con le nostre scelte e con le nostre azioni, a determinare il nostro destino. Salute e fortuna dipendono dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dai periodi e dalle circostanze favorevoli.

Bioritmi Energetici dei 9 Ki sono uno dei metodi tradizionali più semplici ed efficaci utilizzati per conoscere e sfruttare le influenze ambientali positive (per saperne di più sulla Numerologia del Ki delle Nove Stelle, detta anche Metodo dei 9 KiAstrologia del Feng Shui o Astrologia dell’I Ching, leggi l’articolo “Diamo i numeri!“.)

Periodo: 8 settembre - 8 ottobre

Energia dell’anno (1° Numero): 5 Centro

Energia del mese (2° Numero): 4 Vento

I Ching, Esagrammi associati: ䷭ 46 L’Ascendere, ䷑ 18 L’Emendamento delle cose guaste

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DELL’ANNO (5 CENTRO)

Casa 5 – archetipo la terraQuesto anno è caratterizzato dal numero 5 Centro, Elemento Terra.

Il simbolo dell’energia del 5 Centro è la terra e tutte le cose tendono a ritrovare l’equilibrio che è essenziale per lo sviluppo e la vita di ogni vivente. Ciò che non è armonico spesso si “aggiusta”, anche drasticamente e traumaticamente, indipendentemente dalla nostra volontà.

Può sembrare un periodo difficile da gestire, a causa di difficoltà, instabilità e cambiamenti improvvisi: il consiglio è di lasciare che le cose si assestino cercando di intervenire il meno possibile. È fondamentale cercare di mantenersi equilibrati, stabili, centrati e “con i piedi ben piantati per terra”.

Anche i rapporti interpersonali non sono sempre facili.

Si percepisce una situazione di instabilità che richiede un grande dispendio energetico, è quindi importante prendersi cura di se stessi, riposando a sufficienza, e recuperando energia con esercizi di respirazione ed alimenti di ottima qualità ed in giusta quantità (questa energia favorisce gli eccessi di appetito).

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DEL MESE (4 VENTO)

Casa 4- archetipo arbustoQuesto mese è caratterizzato dal numero 4 Vento (Albero), Elemento Legno.

Il simbolo dell’energia del 4 Vento (Albero), è l’arbusto che rappresenta l’energia dello sviluppo e del gruppo. Ciò facilita la maturazione e la comunicazione.

Risulterà più semplice rafforzare le attività ed i progetti che abbiamo impostato, si presenteranno nuove opportunità e promesse per il futuro, ma è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo, perchè c’è il rischio di disperdersi in troppe iniziative senza che nessuna riesca realmente a radicarsi.

Le tendenze energetiche di ogni persona verranno amplificate, così come l’emotività che si manifesterà nello sguardo e nella voce e che attirerà simpatie e attenzione.

Nuovi interessi per culture antiche e lontane, filosofia, religione e ricerca spirituale.

POTENZIALE EVOLUTIVO PERSONALE DEL MESE SECONDO L’I CHING

46-Pushing-UpwardQuesto periodo è descritto da due Esagrammi del Libro dei Mutamenti per cui possono presentarsi o l’una o l’altra delle condizioni riportate qui di seguito, oppure una combinazione di entrambe.

Esagramma ䷭ 46 L’Ascendere

Ascendere nel buio.
Propizio è essere incessantemente perseveranti.

In questo periodo il tuo impegno per dare un contributo costruttivo può non essere adeguatamente apprezzato: non per tuo errore, ma perché le tue motivazioni possono essere fraintese, indipendentemente dalla tua volontà. In tal caso non cercare di nascondere il fatto che che ti senti ferito, perché ciò potrebbe consentire agli altri di rivedere le loro opinioni.

Esagramma ䷑ 18 L’Emendamento delle cose guaste

Non serve re nè principi.
Si pone mete più elevate.

Occupati soprattutto degli aspetti spirituali della tua vita piuttosto che di quelli materiali: in questo periodo le ambizioni mondane, come denaro e stato sociale, non sono prioritarie. Ciò non significa essere pigri o svogliati. Al contrario, un sincero impegno per la tua evoluzione personale può contribuire a migliorare il tuo ambiente circostante rendendolo meno gretto  e materialistico. Punta sul tuo valore interiore e non sul tuo valore di mercato.

BIORITMO ENERGETICO PERSONALE DEL MESE

Esaminiamo ora il Bioritmo Energetico Personale generale del mese per ognuno dei 9 Numeri Energetici calcolati secondo il metodo del Ki delle Nove Stelle.

Il 1° Numero Energetico personale è il più importante e dipende dall’anno di nascita che troverete indicato nella tabella riportata qui di seguito. Attenzione però che in questo sistema si utilizza l’anno medio cinese standard che parte il 4 febbraio di ogni anno, per cui chi è  nato fra il 1° gennaio ed il 3 febbraio deve considerare l’anno precedente (ad esempio: 2 febbraio 2000 -> 1999).

Questo mese richiede a tutti grandi doti di stabilità e radicamento. Solo chi porta il numero 9 Fuoco risulta chiaramente favorito.

Numero Bioritmo del mese  Anno di nascita (dal 4 febbraio al 3 febbraio)
1 Acqua altalenante 2008,1999,1990,1981,1972,1963,1954,1945,1936,1927
2 Terra altalenante 2007,1998,1989,1980,1971,1962,1953,1944,1935,1926
3 Tuono altalenante 2006,1997,1988,1979,1970,1961,1952,1943,1934,1925
4 Vento complicato 2005,1996,1987,1978,1969,1960,1951,1942,1933,1924
5 Centro complicato 2013,2004,1995,1986,1977,1968,1959,1950,1941,1932
6 Cielo altalenante 2012,2003,1994,1985,1976,1967,1958,1949,1940,1931
7 Lago altalenante 2011,2002,1993,1984,1975,1966,1957,1948,1939,1930
8 Monte altalenante 2010,2001,1992,1983,1974,1965,1956,1947,1938,1929
9 Fuoco positivo 2009,2000,1991,1982,1973,1964,1955,1946,1937,1928

Con le 9 energie della Numerologia dell’I Ching impariamo ad armonizzare i nostri bioritmi individuali con quelli ambientali. Conoscere gli influssi energetici che determinano la nostra costituzione e la nostra personalità e comprendere le leggi immutabili che determinano l’incessante evoluzione che caratterizza tutti i cicli della natura e dell’esistenza ci consente di essere liberi e di scegliere a ragion veduta quale indirizzo dare alla nostra vita per poter realizzare concretamente i nostri sogni.

Prima di prendere una decisione importante su questioni di lavoro, famiglia o relazioni, richiedi una Consultazione Numerologica Personale (su appuntamento o via mail) per valutare obiettivamente la situazione, i suoi possibili sviluppi e le migliori azioni da intraprendere (o da non intraprendere).

Valter Vico

Consulti con l’I Ching e la Numerologia Orientale, su appuntamento (a Torino) o via mail

333.26.90.739, valter.vico@facebook.com

ViVa I Ching: la Numerologia e l'I Ching a Torino

NOTE

Il “potenziale evolutivo” è liberamente tratto da “The Everyday I Ching” di Sarah Dening, ed. St. Martin’s Griffin.

I testi dell’I Ching sono liberamente tratti da “l King, Il Libro dei Mutamenti”, ed. Astrolabio Ubaldini.

I testi delle energie del mese e dell’anno sono scritti in collaborazione con Dorotea Carbonara.


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I Ching: come, dove, quando e perchè

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Che cos’è l’I Ching?

Yi JingL’I Ching, il Libro dei Mutamenti, è uno dei libri più antichi nella storia dell’umanità. Prese la forma in cui lo conosciamo circa 3.000 anni fa, ma deriva da una tradizione ancora più antica che si perde nella notte dei tempi.

L’I Ching è un oracolo, un libro di saggezza ed una guida a cui tutti possono accedere per porre le proprie domande e ricevere indicazioni sul giusto atteggiamento da tenere e sulle azioni da intraprendere (o da non intraprendere) nelle varie situazioni della vita e nel cammino della propria evoluzione personale.

Con la consulenza di un esperto “I Ching Reader” poni al Libro dei Mutamenti una domanda concreta su di un problema che ti sta a cuore nei progetti, negli affari oppure nelle relazioni famigliari, affettive o lavorative.

La risposta dell’I Ching ti fornisce un quadro obiettivo dello stato delle cose, un’indicazione precisa della corretta linea d’azione da seguire ed una chiara visione delle prospettive evolutive e degli strumenti a tua disposizione.

Cosa vuol dire I King?

I Ching, 易經 in cinese, significa letteralmente: 易 mutamento,  經 libro (canonico) e quindi Libro dei Mutamenti. Nel pensiero orientale ogni cosa muta continuamente e l’I Ching descrive tutte le possibili dinamiche del cambiamento. Il libro è diviso in 64 capitoli, gli Esagrammi, ognuno dei quali rappresenta una situazione tipo e le sue possibili evoluzioni.

Ma come si scrive? I Ching? I Ging? I King? Yi King? Yi Jing? yijing?

La trascrizione moderna di 易經 , secondo lo standard pinyin,  è “yijing”.

Io, personalmente, per evitare confusioni, preferisco scrivere “I Ching” perchè è il nome riportato sulla copertina della traduzione più diffusa in italiano (I Ching, a cura di Richard Wilhelm, Ed. Adelphi).

Cosa sono gli Esagrammi?

55 - 120px-Iching-hexagram-55.svgGli Esagrammi sono i simboli specifici dell’I Ching che identificano i suoi “capitoli”. Sono segni grafici elementari composti da 6 linee, di tipo Yin, spezzate “-  -”, o di tipo Yang, intere “—”, in tutte le loro possibili combinazioni. In tutto ci sono 64 Esagrammi ed ognuno ha un numero progressivo, un nome ed un testo esplicativo (qui di fianco vediamo ad esempio l’Esagramma 55, L’Abbondanza).

Un Esagramma descrive lo sviluppo di una situazione tipo, considerata in generale e nei suoi 6 passaggi critici principali, rappresentati dalle sei linee. Consultando l’oracolo si ottiene come responso un Esagramma, che rappresenta la situazione generale, la sua possibile trasformazione, l’Esagramma risultante, che esprime i possibili sviluppi, e delle linee “mutanti”, che descrivono gli aspetti specifici da tenere in maggiore considerazione. Il testo associato riporta le indicazioni sulla strategia e sulla linea d’azione più adatta da tenere.

A cosa serve l’I Ching?

L’I Ching è fondamentalmente uno strumento per prendere decisioni. È utile consultarlo quando si devono fare delle scelte oppure quando non si ha un quadro chiaro della situazione e si desidera capire cosa sta succedendo e quali prospettive ci sono offerte.

Inoltre è un libro di saggezza, per cui è utile studiarlo per comprendere meglio come funzionano le cose ed imparare a ragionare in modo ordinato, in termini evolutivi, senza pregiudizi, con intelligenza, empatia, intuito, obiettività, maturità, buon senso, efficacia, apertura, semplicità e flessibilità.

Lo I Ching a cosa serve? Apre l’esistenza, porta gli affari a compimento, comprende le vie del mondo intero, questo è tutto” (Confucio)

Ho provato a leggere l’I Ching ma non ci capisco niente

È normale. L’I Ching, pur essendo molto preciso e diretto, ha un linguaggio arcaico, poetico ed evocativo che è diverso da quello di tutti i giorni. Per certi versi è più simile al linguaggio dei sogni: si esprime con simboli ed immagini e parla direttamente alla nostra intelligenza non razionale, che siamo solitamente poco abituati ad utilizzare. Può darsi che sul momento il responso possa sembrare privo di significato, ma, se ci prestiamo attenzione, ci accorgiamo che una certa immagine parla direttamente alla nostra intuizione e svela degli aspetti della situazione che spesso non riusciamo ad esprimere compiutamente con la parola.

Ma l’I Ching indovina il futuro?

No, l’I Ching descrive le dinamiche in corso in una certa situazione e le sue possibili evoluzioni in base alle tue scelte ed alle tue azioni. Nell’ottica dell’I Ching il futuro non è fisso e stabilito, ma dipende dalle scelte che ognuno di noi opera consapevolmente in relazione alle possibilità offerte dalla situazione specifica.

Il Libro dei Mutamenti offre sempre una possibilità evolutiva, perché insegna che ogni situazione, per quanto difficile e complessa, consente al “nobile di spirito“, cioè a chi è disponibile a crescere ed a cambiare, di scegliere liberamente e di essere artefice del proprio destino.

Io non lo conosco, posso fare lo stesso una consultazione?

Si, certamente, non è necessaria nessuna conoscenza specifica. Il ruolo dell’I Ching Reader, il consulente esperto a cui ci si rivolge per il consulto, oltre a curare gli aspetti “tecnici” della consultazione, è proprio quello di dare supporto al consultante per “tradurre” nella sua vita il significato delle parole e dei simboli del Libro dei Mutamenti

Io lo utilizzo già per conto mio, perché dovrei chiedere un consulto?

In realtà, le questioni importanti, nelle quali siamo coinvolti in prima persona, sono quelle in cui abbiamo maggiore difficoltà ad essere obiettivi, per cui, a volte, può essere particolarmente utile poter contare sul punto di vista esterno e neutrale di un esperto che possa cogliere quegli aspetti che viceversa potrebbero sfuggirci, indipendentemente dalla nostra conoscenza dell’I Ching.

Molti appassionati del Libro dei Mutamenti sono autodidatti che hanno costruito un rapporto personale di confidenza ed empatia con l’I Ching, ma che spesso difettano di strumenti tecnici e di metodi strutturati necessari a raggiungere una più profonda conoscenza del Libro dei Mutamenti. Confrontarsi con un metodo di consultazione (sia ricevendo una consulenza, che partecipando a corsi curricolari o personalizzati) può consentire un significativo salto di qualità nell’utilizzo dell’I Ching.

Come si svolge un consulto con l’I Ching?

golden-compassIl consulto non ha un tempo prestabilito perchè la durata dipende dalla complessità del responso. Mediamente può durare intorno ai 90 minuti.

Vi sono varie fasi. Solitamente si tende, erroneamente, a considerare particolarmente significativa “l’interpretazione del responso”, mentre, in realtà, la fase preparatoria è determinante perché è quella che consente di “connettersi” realmente con se stessi e con la situazione.

All’inizio dedichiamo qualche momento a quietare la mente, in modo da potersi concentrare sul nucleo del problema, lasciando da parte, per quanto possibile, il “rumore di fondo“, tutti gli elementi di disturbo non necessari che rendono difficoltosa la comprensione.

La fase successiva è dedicata alla “limatura della domanda“: esaminiamo insieme la situazione per scegliere la domanda da porre all’oracolo in modo che corrisponda effettivamente all’intenzione del consultante.

A questo punto viene consultato l’oracolo con il metodo delle 3 monete. La procedura può essere svolta indifferentemente dal consultante, se ne ha dimestichezza, oppure dall’I Ching Reader.

Ottenuto quindi il responso, leggiamo per prima cosa il testo del Libro dei Mutamenti senza cercare di interpretarlo, ma lasciando che le sue immagini possano stimolare la nostra immaginazione e la nostra intuizione. Prendiamo nota delle parole e delle immagini che colpiscono il consultante, ma anche delle parti che possono sembrare particolarmente oscure o prive di significato. Lo scopo di questa fase è quello di lasciare il dovuto spazio alla comunicazione empatica fra l’I Ching e la nostra capacità intuitiva con un metodo che gli orientali chiamano “lasciar rotolare le parole nel cuore“. Solo dopo consentiremo all’intelligenza razionale e discriminante di avere tutto lo spazio che reclama con forza richiedendo un’interpretazione chiara, precisa e razionale.

Discutiamo del significato che queste immagini possono avere per il consultante in generale ed in relazione al quesito posto.

Solo a questo punto passiamo ad interpretare razionalmente il responso, prima cercando di coglierne il significato generale, poi calandolo nella situazione e nella domanda del consultante. Il ruolo di interprete è svolto dal consultante, che è l’unico in grado di calare il responso nella sua vita e nella sua esperienza. Il consulente ha soprattutto un ruolo di supporto “tecnico”.

La fase finale è quella di integrazione in cui riassumiamo il senso della risposta del Libro dei Mutamenti, verifichiamo se inquadra correttamente la situazione e se soddisfa la domanda posta dal consultante ed identifichiamo le possibili linee d’azione pratica nella situazione. Il consultante prende nota degli aspetti salienti del responso in modo che gli possano servire da guida negli sviluppi successivi degli avvenimenti o come base per ulteriori riflessioni.

È utile scegliere una frase particolarmente significativa o evocativa del responso del Libro dei Mutamenti che può servire al consultante come “slogan” o come “bussola” per mantenere la propria direzione negli sviluppi successivi della situazione.

Ma io ho già fatto una domanda per conto mio, solo che non riesco a capire cosa vuol dire.

Non c’è problema: a maggior ragione può essere utile richiedere un consulto.

L’importante è prendere sempre nota della domanda posta e della data in cui si è consultato l’oracolo. Il responso rimane significativo finché continua ad essere attuale la questione sulla quale è stato richiesto. Anche a distanza di tempo è utile riprenderlo per svelarne nuovi significati e per verificarne la corrispondenza con l’evoluzione della situazione.

Quando è possibile, è meglio concordare preventivamente la domanda, perché una domanda mal posta può rendere molto più difficile la comprensione del responso.

Quali domande si possono fare all’oracolo?

Teoricamente si può porre all’oracolo qualsiasi domanda, ma il libro stesso consiglia le domande che consentono un approccio evolutivo, attivo, maturo, partecipe e consapevole alla questione posta. Dal punto di vista pratico conviene formulare domande per

  • comprendere quale sia per il consultante la linea d’azione più opportuna da tenere in una specifica situazione, ad esempio: “come è opportuno che io mi relazioni con la tale persona (o la tale situazione o il tale progetto, ecc.)?”
  • oppure richiedere semplicemente un quadro generale di una certa situazione per comprenderla meglio ed essere in grado di orientarsi, ad esempio: “vorrei farmi un quadro generale degli aspetti fondamentali della tale situazione (o del tale periodo o del tale progetto, ecc.)”.

Nel corso di una consulenza viene sempre posta grande attenzione nello scegliere opportunamente la domanda, in modo che essa stessa divenga uno strumento di comprensione della situazione, piuttosto che essere un elemento di confusione, come può accadere se non è ben ponderata.

Ogni quanto si deve fare un consulto?

Non è consigliabile consultare l’oracolo troppo spesso, perché dopo la consultazione è bene prendersi il tempo dovuto per continuare a riflettere sul significato del responso, metabolizzarne il significato ed integrarlo nella propria vita.

Può essere utile un nuovo consulto quando la situazione raggiunge un punto di svolta o presenta elementi nuovi.

Non vi sono regole fisse, ma solitamente è opportuno lasciar passare almeno qualche settimana.

Io non ci credo.

Non credere a priori è un atteggiamento molto sano. La saggezza orientale propone sempre un approccio esperienziale e sperimentale: si prova senza pregiudizi e si prende qualcosa per buono solo se si verifica che effettivamente  è utile e che funziona.

L’I Ching è uno strumento che potenzia la libertà di scelta di chi desidera evolvere spiritualmente ed essere artefice del proprio destino. È un libro spirituale e di sapienza, ma non appartiene ad una religione o ad un credo specifico, di fatti tradizionalmente viene rispettato ed utilizzato indifferentemente da taoisti, confuciani, buddhisti, cristiani e non credenti.

Come si chiama quello che fa la consulenza?

Il termine che preferisco è quello utilizzato in ambito internazionale: I Ching Reader, “colui che legge l’I Ching”, perchè pone in evidenza il ruolo di supporto del consulente, che non “interpreta” il responso, come farebbe un “indovino” o un “guru”, ma aiuta il consultante ad entrare in relazione con l’oracolo e ad integrare la risposta del Libro dei Mutamenti nella sua esperienza e filosofia di vita.

Altri termini utilizzati in italiano sono Counselor del Mutamento, che è più specifico ed ha il pregio di mettere in evidenza l’obiettivo di sostenere la persona nei periodi di cambiamento, e Consulente Filosofico, che tuttavia è più generale e non necessariamente comporta l’utilizzo dell’I Ching.

Sarebbe una specie di psicoterapia?

No. L’I Ching serve a comprendere una situazione per fare delle scelte ed intraprendere la miglior linea d’azione. Quindi è uno strumento di “Problem Solving” (per la risoluzione di problemi). Non è uno strumento diagnostico o terapeutico.

Chi ha patologie o necessità terapeutiche specifiche è opportuno che si rivolga al suo medico di fiducia che saprà indirizzarlo in tal senso.

Mi può servire per la mia ditta?

Si. Nel corso dei secoli e dei millenni l’I Ching è sempre stato lo strumento privilegiato utilizzato dalla classe dirigente per prendere decisioni tattiche e strategiche in ambito politico, militare, economico e di governo. Oggi potremmo dire che è uno strumento di Problem Solving e di Decision Support a disposizione dell’imprenditore o del manager per farsi un quadro sintetico e realistico dello stato delle cose e per individuare le linee d’azione più opportune da intraprendere nella situazione specifica.

Si può fare una consultazione di I Ching anche via mail?

Certamente. In tal caso si segue la stessa procedura descritta per i consulti di persona su appuntamento, ma le comunicazioni avvengono per posta elettronica.

Si può richiedere una consulenza scrivendo a valter.vico@facebook.com oppure compilando il modulo riportato al fondo di questo articolo.

Quale è la migliore app per smartphone?

Nessuna. Questi strumenti sono adatti a chi vuole risposte facili ed immediate, mentre l’I Ching richiede introspezione, presenza e riflessione. Inoltre, la lettura di un responso e molto personale e non si presta ad un approccio meccanico e standardizzato.

È meglio l’I Ching o la Numerologia?

In realtà la Numerologia Orientale deriva direttamente dall’I Ching e ne utilizza i simboli, Trigrammi ed Esagrammi, associati ai numeri, al tempo ed allo spazio. L’Astrologia del Feng Shui (Ki delle 9 Stelle, in Giappone) è chiamata Astrologia dell’I Ching proprio per questo motivo. Il suo aspetto più profondo è l’analisi dell’Esagramma di Nascita di una persona che è collegato al senso stesso dell’esistenza individuale.

La Numerologia e l’I Ching sono perfettamente integrati ed integrabili.

In un consulto, a seconda dei casi, può essere più opportuno ricorrere ad uno dei due strumenti oppure ad una loro combinazione.

Tendenzialmente conviene consultare l’oracolo quando si ha una domanda precisa da porre, mentre la Numerologia si presta in modo più immediato per questioni di tipo “astrologico” come la definizione delle tempistiche migliori (per avviare progetti, relazioni, attività economiche), lo studio delle relazioni spaziali (come viaggi, traffici commerciali o dislocazione di sedi e uffici) o l’analisi di relazioni di gruppo (in famiglia, in ufficio, in società).

Devo comprare il libro?

Non è necessario per la consulenza. Tuttavia può essere utile avere il testo per riprendere ed approfondire personalmente il responso nel periodo successivo. In tal caso consiglio: I Ching, a cura di Richard Wilhelm, Ed. Adelphi.

Ma prima della consulenza devo fare un corso?

No, per ricevere una consulenza non è necessario avere nessuna conoscenza specifica dell’I Ching.

Per chi desidera approfondire la conoscenza del Libro dei Mutamenti per uso personale o a fini professionali ci sono dei percorsi di pratica e di studio specifici (vedi il programma dei corsi di I Ching e Numerologia Orientale).

Valter Vico
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Consulenze Numerologiche e consultazioni dell’I Ching su appuntamento o via posta elettronica
Corsi di I Ching e Numerologia Orientale

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L’I Ching e Jung: l’Alchimia fra Oriente ed Occidente

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LINO CARRIERO

Archetipi e Processo d’individuazione

Carl Gustav JungPerché non tentare un dialogo con un antico libro che pretende di essere animato?”

 Ẻ inevitabile! Si parla del Libro dei Mutamenti e sempre si finisce per parlare di Jung. Eppure l’I Ching non ne avrebbe bisogno, visto che gode di ottima longevità. Ma è grazie a Jung se l’oracolo può esibire una seconda giovinezza passando dal mondo delle cosiddette superstizioni a quello civilissimo della ragione occidentale. Non varrebbe la pena dilungarsi troppo su Jung nell’esclusiva relazione con l’ I Ching, pena un certo snaturamento della natura spirituale di questo come degli altri oracoli. Eppure è indubbio che tutti noi, adepti dei Mutamenti, abbiamo un debito con lo psicanalista. Anzi molti debiti, primo fra tutti l’aver deviato il corso della psicoanalisi verso la china troppo scientista che pretenderebbero i freudiani e non solo; così come aver insegnato agli europei a non porre la propria civiltà al di sopra delle altre, poiché la madre di tutte le civiltà è inconsciamente collettiva.

Il Libro dei Mutamenti è un libro affascinante e misterioso come ben pochi pervenutici dall’antichità. Per chi ha fede il testo sarebbe animato da uno spirito, lo shen. Tuttavia coloro che in Occidente sono stati chiamati dal destino a confrontarsi con il Libro dei Mutamenti, oltre a se stessi e al Libro, dichiarano di sperimentare, con il continuo uso, l’effettiva presenza di una terza entità definibile come paranormale: lo spirito sopracitato. Molti che abitualmente lo consultano possono confermare le stesse parole tratte dal Ta Chuan: “I Mutamenti sono un libro dal quale non si può stare lontani”. Non pensiate che queste siano affermazioni frutto di bizzarre suggestioni dovute ad un delirio collettivo, anche lo psicoanalista Jung giunse alla stessa nostra conclusione. Si potrebbe dire allora che basterebbe evitare di farsi coinvolgere da un approccio al testo di natura fantasiosa e limitarsi alla razionalità; ciò però non è possibile in quanto nel passaggio dalla teoria all’applicazione pratica il testo si configura come un perfetto oracolo. Esso come tale ci impone di buttare a mare i nostri pregiudizi occidentali e di sospendere il nostro modo di pensare esclusivamente causalistico. Solo con queste premesse l’utilizzo dell’I Ching acquista il senso e la logica che l’ha reso un best-seller in tutto il mondo, come autentica guida spirituale (similmente alla lettura qabalistica del Vecchio Testamento in cui l’albero delle Sephiroth è paragonabile all’esagramma dell’I Ching).

Il senso (Tao) si oscura se si considerano soltanto piccoli settori finiti dell’esistenza

Nella prefazione al testo Jung afferma che: “Questo modo di procedere, pur rientrando nell’ambito della filosofia taoista, può sembrare a noi oltremodo bizzarro. Ma la stranezza delle allucinazioni dei dementi o delle superstizioni primitive non mi ha mai sgomentato. Ho sempre tentato di rimanere imparziale e curioso. Perché non tentare un dialogo con un antico libro che pretende di essere animato?”

Dialogo è la parola che si impone: dialogo interculturale, dialogo fra filosofia e religione, tra scienza ed esperienza, tra l’uomo e l’anima; aprire un dialogo con l’oracolo del Libro dei Mutamenti equivale ad approfondire il proprio dialogo interiore. Un dialogo non limitato al benessere del raggiungimento di uno scopo (i piccoli settori finiti dell’esistenza) bensì alla conoscenza di sé nel personale iter esistenziale inserito nel vasto contesto delle trasformazioni operate dalle leggi che regolano l’armonica struttura dell’universo. Un altrettanto famoso oracolo, quello di Delfi, similmente recita: Conosci te stesso e conoscerai la saggezza degli dei e dell’universo. Il passaggio dalla sfera delle applicazioni psicologiche, attraverso l’analisi del complesso gioco di “proiezioni simboliche” contenute negli esagrammi, fino a giungere alla sfera spirituale, la conoscenza delle leggi che regolano l’Unità nella dinamica degli opposti: la Coniunctio oppositorum junghiana, è concepibile solo a patto che quel dialogo personale venga sacralizzato. Sacralizzato vuol dire proiettarlo “oltre” gli angusti confini dell’Io.

Lo stato in cui Io e non-Io non formano più alcun contrasto si chiama perno del Tao (senso)” afferma Chuang Tze. Animato – come afferma Jung – non vuol dire solo che è vivo, ma anche che è vivo grazie all’attivazione di quell’entità, superiore alla psiche, che comunemente chiamiamo anima. Solo in questa prospettiva l’interrogante, ponendosi nel mezzo delle dinamiche di Cielo e Terra, yin e yang, può coglierne gli effetti su di sé: i mutamenti.

I Mutamenti sono un libro vasto e grande, nel quale ogni cosa è contenuta compiutamente: In esso è il Senso del Cielo, in esso è il Senso della Terra e in esso è il Senso dell’uomo. Esso riunisce queste tre potenze fondamentali (Shuo Kua 375).

Nulla può escludere, come accadde a Jung, di considerare le dinamiche di Cielo e Terra nell’ottica della teoria della sincronicità di Tempo e Spazio, tanto cara allo psicoanalista.

Seppur animato l’I Ching non ama far sfoggio di sé, il Libro appare nella nostra esistenza quando, in nome di una nostra necessità evolutiva, il suo spirito si è sentito chiamato o attratto dal nostro spirito interiore. A ben vedere l’I Ching non pone selezioni di sorta, men che mai di tipo culturale. Chiunque ben animato vi può accedere. Che ne faccia un uso psicologico, o spirituale o semplicemente per interesse filosofico non ha importanza, quel che conta è che sempre si creerà una perfetta sintonia sulle finalità dell’uso.

Dopo dialogo, “attrazione” è la seconda parola chiave che animò la ricerca junghiana.

Al di là delle mode e al di là di certi ambienti sempre attenti alle tematiche esoteriche, alcune domande sorgono spontanee: perché mai noi, così come Jung (uomo di cultura occidentale) dovremmo sentire la necessità di essere attratti dal dialogo con un testo considerato dai più alla stregua di una superstizione? E perché Jung fu attratto da questo testo ermetico e misteriosissimo per la sua epoca? Che tipo di risposte si aspettava (e ottenne) per lanciarsi in una ricerca così complessa tanto da allargare l’orizzonte su altri due testi complicati: Il Mistero del Fiore d’ oro e Il libro tibetano dei morti? Cosa accomunava queste tre opere nella mente di Jung?

Leggendo anche gli altri due testi, ci si accorge subito che si tratta dei tre pilastri fondamentali per comprendere gli strumenti psicodinamici, teorici e pratici, della psicologia sino-tibetana e di come l’Oriente abbia continuamente dato risalto a quel processo di sviluppo psicologico, e insieme di crescita spirituale, che lo psicoanalista vuol far corrispondere alla sua teoria del Processo d’individuazione. Con l’aiuto del sinologo e traduttore R. Wilhelm, Jung intuì che nell’I Ching era contenuto l’intero impianto filosofico che i cinesi avevano edificato intorno alla concezione del mondo visto come macrocosmo, e dell’uomo come microcosmo, quindi della relazione fisica e psichica allo stesso tempo che lega queste dimensioni, attraverso l’esperienza della Sincronicità, visto che per i cinesi l’universo sarebbe governato da una mente cibernetica (secondo l’attuale definizione cui si è giunti in Occidente con le teorie di G. Bateson) attraverso reti energetiche integrate psico-fisiche. Quale strumento migliore quindi dell’oracolo dell’I Ching per studiare sul campo, a partire da se stessi, la teoria della Sincronicità deve essersi chiesto Jung?

Nel Mistero del fiore d’oro egli deve aver ravvisato le dinamiche psico-fisiologiche che si generano nella pratica di individuazione dello yoga cinese detto Qi Gong, attraverso gli esercizi psico-fisiologici di questa tecnica, detti della Piccola e Grande Rotazione Celeste. Modificazioni di cui solo ora con l’utilizzo della risonanza magnetica ci sono le prove scientifiche. Se il libro dell’I Ching è il classico dei Mutamenti, nel Libro tibetano dei morti vengono descritte le modalità di conduzione delle trasformazioni dei propri stati di coscienza, a partire dal momento della morte che coinvolge l’essere umano nella rete delle energie cosmiche, coinvolgendo le dinamiche psicologiche del defunto (in particolare i meccanismi di difesa operanti contro il cambiamento) frutto del desiderio di ritornare, regredire, alla passata condizione esistenziale. Paura della morte intesa come paura del cambiamento, esattamente simile ai meccanismi di difesa tipici di ogni nostra trasformazione psicologica durante l’evoluzione della personalità, così come scoperti dallo stesso Freud. In realtà Jung concentrò gli sforzi principalmente sull’I Ching, in quanto della pratica del Qi Gong contenuta nel Mistero del fiore d’oro, all’epoca non se ne sapeva molto in Europa, tanto da confonderla con lo Yoga indiano, di cui Jung aveva avuto diretta conoscenza in India, ma di cui i gesuiti, che erano già stati in Cina, conoscevano e utilizzarono i principi per i loro esercizi spirituali.

Processo d’individuazione e archetipi

Oltre alla Sincronicità, come vedremo in seguito, crediamo che Jung sia rimasto affascinato dall’enorme interesse dei cinesi per gli archetipi, casualmente concepiti nella stessa ottica junghiana, intesi come accumulatori di energia psichica, rappresentati negli esagrammi (simboli composti da 6 linee intere o spezzate tipici dell’I Ching) a partire dalle immagini naturalistiche degli 8 trigrammi (simboli composti da 3 linee) e dei 5 elementi contenuti nelle due ruote del re Wen e di Fu Xi. Straordinaria coincidenza con la stessa teoria dell’Inconscio Collettivo, tanto straordinaria quanto è collettiva la stessa simile produzione archetipica tra l’Alchimia cinese e quella europea medioevale, tra quella greca del Tutto scorre di Eraclito e quella simbolica del percorso di ricerca di Iside con Osiride, dell’antico Egitto (vedi Riflessioni teoriche sull’essenza della psiche,1947-1954). Purtroppo in quegli anni non era molto conosciuta in Europa la medicina cinese così come descritta nel testo classico, Il canone dell’imperatore Giallo, Huangdi Neijing Lingshu, dove nella seconda parte: il Lingshu, all’ottavo capitolo, Ben Shen, viene trattata la parte concernente la psicologia e il ruolo delle emozioni. Se Jung infatti l’avesse letto, avrebbe scoperto il ruolo energetico degli archetipi nella mente umana e in relazione alla mente universale ugualmente agita dagli stessi archetipi in una sorta di inconscio collettivo universale. Leggi che si intuiscono ugualmente anche dall’I Ching stesso, come il testo recita nello Shuo Kua (e che porremmo a confronto con la stessa definizione junghiana di archetipo):

Quando Pao Hsi governava il mondo nella più remota antichità, egli innalzò lo sguardo e contemplò le immagini nel cielo, abbassò lo sguardo e contemplò gli avvenimenti sulla terra. Egli contemplò i disegni degli uccelli e degli animali e l’adattamento ai luoghi. Direttamente egli partì da se stesso, indirettamente egli partì dalle cose. Così inventò gli otto trigrammi per entrare in comunicazione con le virtù degli dei luminosi e per mettere ordine nelle condizioni di tutti gli esseri. (354)

Nel II capitolo viene spiegato come tutte le conquiste della civiltà siano nate come riproduzioni di ideali immagini primigenie. Ogni invenzione nasce come immagine nella mente dell’inventore prima di comparire quale cosa compiuta, poi come strumento. Dai 64 esagrammi si possono far derivare le invenzioni umane che hanno condotto allo sviluppo della civiltà. Il processo d’individuazione junghiano altro non è che una continua e personale rielaborazione evoluta del principio di piacere in principio di realtà. Come afferma Freud: sublimare il piacere, sospendendone l’immediata soddisfazione, per convogliarlo in creatività del pensiero, immaginando così lo sviluppo successivo di scoperte maggiormente soddisfacenti: la nascita della civiltà ordinata dalla regole e dalla morale. Nella filosofia indiana ciò corrisponde al passaggio dal secondo al sesto chakra e nell’I Ching dalla seconda alla quinta linea dell’esagramma, la linea del principe. Il Pai Hu T’ung descrive lo stato primordiale della società umana:

Nei tempi primitivi non esisteva ancora nessun ordinamento morale e sociale. Gli uomini conoscevano soltanto la propria madre, non il loro padre. Affamati, ricercavano cibo; sazi, buttavano via i resti… Allora venne Fu Hsi e guardò in alto e contemplò le immagini nel cielo, guardò in basso e contemplò gli eventi sulla terra… Egli tracciò gli otto segni [trigrammi] per governare il mondo. (355)

Per questo motivo Lao Tze afferma che: Il Tao veste e nutre tutti gli esseri e non si atteggia a loro signore.

Proviamo a fare un confronto con la stessa definizione di Jung:

É affermazione unanime di tutti i platonici che, come nel mondo degli archetipi tutto è in tutto, così anche in questo mondo corporeo tutto è in tutto, ma in maniera diversa a seconda della natura degli esseri o delle cose che accolgono. Così pure gli elementi non sono solo in questo mondo inferiore, ma anche in cielo, nelle stelle, nei demoni, negli angeli e infine (anche) nel creatore e archetipo del tutto.

Cos’altro deve essergli sembrata la tavola dei 64 esagrammi dell’I Ching se non una guida logica alle coincidenze significative che determinano i mutamenti che rendono l’uomo un essere individuale (principium individuationis)?

Alchimia e Sincronicità

L’Oriente ci apre invece una via diversa di comprensione, più ampia, più profonda ed elevata: la comprensione attraverso la vita.”

Sempre da Jung ci proviene una pietra miliare della nostra cultura psicologica occidentale. Libido: simboli di trasformazione, un testo indispensabile per un occidentale affinché meglio possa comprendere lo spirito mercuriale contenuto nella libido, Qi o della Kundalini,che sempre lega le opposte dimensioni di Cielo e Terra, il tempo e lo spazio degli accadimenti sincronici. L’uomo, la creatura, è sempre al centro vivificata dallo spirito come avvolto da un serpente di Luce, il serpente della vera conoscenza degli opposti archetipi: del Bene e del Male, propizio e sciagura.

La Sincronicità e l’Alchimia: Come in alto così in basso

Un’altra intuizione di Jung riguardo alle pratiche psicofisiche taoiste fu di aver constatato che l’I Ching rappresentava la possibilità concreta di poter applicare all’essere umano gli stessi procedimenti della scomparsa Alchimia europea come trasmutazione psicologica. Jung non era interessato alla diffusione pratica dello yoga indiano o cinese che considerava culturalmente inutili, impossibili e fuorvianti per gli occidentali, per cui, animato soltanto da scopi intellettuali, cercava unicamente il confronto possibile con approcci culturali lontani ma riconducibili alle sue stesse teorie e al suo modo intuitivo di fare ricerca in campi come quello psicologico dove il metodo scientifico non può essere esaustivo di tutto l’orizzonte psichico umano. Proponendo con successo in Europa l’interesse per le filosofie orientali, Jung compì quell’operazione di re-suscitare con linfa ancora vitale (vedi: il Crogiuolo, nella prefazione all’I Ching), l’interesse per l’alchimia europea medioevale in quella parte almeno dove occulto è sinonimo di inconscio, che come sappiamo costituisce le fondamenta esoteriche della psicologia analitica junghiana.

La scienza è lo strumento dello spirito occidentale, e con essa si possono aprire più porte che con le sole mani. L’Oriente ci apre invece una via diversa di comprensione, più ampia, più profonda ed elevata: la comprensione attraverso la vita. L’imitazione occidentale si riduce ad una tragica incomprensione della psicologia orientale ed è inoltre sempre così sterile… Non di questo si deve trattare, non di imitare in modo disorganico un mondo straniero, ma piuttosto di riedificare nella sede sua propria la cultura occidentale e condurvi il vero europeo, nella sua quotidianità occidentale, con i suoi problemi coniugali, con le sue nevrosi, i vaneggiamenti sociali e politici, e con le sue sbigottite incertezze riguardo a una visione del mondo. Per questo è così penoso vedere l’europeo rinunciare a sé stesso e imitare in modo affettato l’Oriente. Il mero intelletto non è in grado di comprendere l’importanza pratica che per noi potrebbero assumere le idee orientali e perciò riesce (soltanto) a classificarle tra le curiosità filosofiche ed etnologiche. L’incomprensione giunge a un punto tale che persino dotti sinologi non hanno inteso l’applicazione pratica dello I Ching (Yi Jing) e considerano questo testo null’altro che una raccolta di astruse formule magiche.

Per quanto Jung possa essere considerato un padre della New Age, si può affermare che egli fu un precursore nel modo di fare ricerca a tutto campo, interdisciplinariamente, e questo modo di pensare lo riprese certamente dal fare ricerca come concepito dagli alchimisti, creando un legame diretto tra quel virtute et conoscenza di dantesca memoria.

Ecco alcune risposte al motivo di tanto interesse per il pensiero cinese direttamente dal Saggio sulla Sincronicità come principio di nessi acausali, edito da Jung nel 1952.

Per noi i particolari contano sempre in sé e per sé; per lo spirito orientale essi integrano sempre un quadro generale. Ora in questa totalità sono comprese, come lo erano già nella psicologia primitiva o nella nostra psicologia medioevale prescientifica (e tale lo è ancora in parte), cose il cui rapporto con le altre cose non può ancora essere inteso che come casuale, cioè come coincidenza la cui significatività sembra arbitraria. In questo quadro rientra la teoria medioevale della filosofia naturale sulla Correspondentia, in particolare la concezione già propria degli antichi della simpatia di tutte le cose. Ippocrate dice: “Un unico confluire, un unico cospirare (conflatio), sentendo tutto insieme. Tutto in rapporto alla totalità, ma in rapporto alla parte le parti (presenti) in ogni parte con intenzione all’effetto. Il grande principio va fino alla parte estrema, dalla parte estrema al grande principio: un’unica natura, l’Essere e il Non-Essere. Ma il principio universale si trova anche nella più piccola parte, la quale perciò coincide con il tutto”.

Sempre riguardo all’incessante bisogno di ricercare leggi supreme alla base della comunicazione all’interno dell’universo, da cui ricavare leggi sul principio di sincronicità, egli afferma che: Fino ad oggi non sappiamo che questo: deve esistere un principio che sta alla base di tutti i fenomeni del genere, e che potrebbe spiegarli. Sia la concezione primitiva sia la concezione antica e medioevale della natura presuppongono l’esistenza, accanto alla casusalità, di un simile principio. Fino a Leibniz la causalità non è né unica né predominante. Nel corso del diciottesimo secolo essa è poi diventata il principio esclusivo delle scienze naturali. Con l’ascesa delle scienze naturali nel diciannovesimo secolo la correspondentia è tuttavia scomparsa dal quadro, e di conseguenza il mondo magico di epoche precedenti, sembrò definitivamente tramontato, finché verso la fine del secolo i fondatori della Society for Psychical Research tornarono a mettere sul tavolo il problema in via indiretta, cioè tramite l’indagine del cosiddetto fenomeno telepatico.

I cinesi però fecero quel qualcosa in più che destò l’interesse di Jung, poiché egli stesso afferma che:

É ovvio che a livello primitivo la sincronicità sembri non un concetto a sé, ma una causalità magica. Questa rappresenta la forma primitiva del nostro classico concetto di causalità, mentre l’evoluzione della filosofia cinese ha sviluppato dalla significanza del magico il concetto di Tao, della coincidenza significativa, ma non una scienza naturale fondata sulla causalità.

Prendendo spunto dalla citata Bussola d’oro, è doveroso aggiungere che dopo aver iniziato con Ippocrate, Jung nel suo saggio, ci descrive minuziosamente lo sviluppo sia del concetto di Legge Universale, la quale per simpatia sostiene tutte le leggi del particolare, che di scienza del “generale” da cui dipendono le scienze specialistiche. Egli ci ripropone anche tutti i sistemi dell’Ars combinatoria, costituiti da ruote e macchine, ideate nel medioevo da Raimondo Lullo, fino all’Horologium vitae di Leibniz, e che corrispondono nei principi alle due ruote taoiste del Re Wen e di Fu Xi.

L’obiettivo dell’arte combinatoria era il corretto uso dell’intelligenza attraverso apparecchi logici, vere e proprie macchine inferenziali capaci di dimostrare la verità o la falsità di un’asserzione. L’intelligenza – affermava Lullo – chiede imperiosamente una scienza generale applicabile a tutte le conoscenze, ed è quasi inevitabile vedere in lui un precursore delle moderne ricerche relative all’intelligenza artificiale, anche perché il filosofo non si accontentò di indagini teoriche, ma passò decisamente alla costruzione concreta delle macchine combinatorie. La sua idea era quella di disporre su un circolo gli elementi fondamentali, simboli, che formano una nozione (per esempio, relativamente all’idea di Dio: bontà, grandezza, onnipotenza e così via). Queste caselle concettuali vanno poi messe in relazione fra loro da particolari schemi grafici che si possono disegnare al centro delle ruote. Poiché ogni ragionamento è una forma di collegamento fra nozioni, diventa così possibile una rappresentazione della conoscenza e dei suoi procedimenti secondo moduli geometrici. Nella terminologia moderna il lullismo consiste in una descrizione topologica delle operazioni mentali, in cui cioè i rapporti tra le nozioni che formano il discorso sono espresse da collegamenti di tipo spaziale. Questi diagrammi dovrebbero permettere di scoprire le leggi del pensiero associativo; Lullo dimostrò che nelle ruote dedicate a problemi naturali prevale sempre lo schema del quadrato degli opposti: terra e acqua opposte ad aria e fuoco, primavera ed estate opposte ad autunno e inverno, e così via. Moltiplicando il numero delle ruote concettuali e ponendole in rotazione attorno al centro, diventava possibile creare nuove ed inusitate associazioni mentali. In questo modo la Ars demostrandi (capacità di dimostrare ) perseguita da Lullo tendeva a trasformarsi in Ars inveniendi (possibilità di far scoperte). Ma R. Lullo (1232-1315) è preceduto nella descrizione di Jung da Filone ( 25 a.C.- 42 d.C. ) del quale cita:

Avendo Dio voluto far accordare sotto di sé inizio e fine del divenuto, così che le cose siano legate da necessità ad amicizia, ha fatto come inizio il cielo, ma come fine ha fatto l’uomo; il cielo lo creò come la più perfetta delle cose percepibili imperiture, l’uomo come il migliore degli esseri perituri nati dalla terra, come – se dobbiamo dire la verità – un piccolo cielo che reca in sé le immagini delle molte nature simili alle stelle…

Ora poiché ciò che é perituro e ciò che è imperituro sono contrapposti, egli ha dato a entrambi, al principio e alla fine, la più splendida forma: all’inizio come abbiamo detto quella del cielo, alla fine quella dell’ uomo.

Sempre continuando sulla relazione tra macro e micro-dimensioni, Jung cita anche Teofrasto (371-288 a. C. ) e Plotino: Secondo Teofrasto ciò che è sovrasensoriale e ciò che è sensoriale sono legati insieme da un legame di comunanza. Questo legame non può essere la matematica, ma presumibilmente solo la divinità. Analogamente le anime individuali che in Plotino nascono da una sola anima universale sono simpatiche o antipatiche in rapporto reciproco, e la distanza non ha importanza alcuna.

L’excursus junghiano della storia (e utilità) della casualità, continua con citazioni da Pico della Mirandola:

In primo luogo c’è nelle cose la unità, grazie alla quale ogni cosa è una con se stessa, consiste di sé stessa ed è in rapporto con sé stessa. In secondo luogo e grazie ad essa (unità) che una creatura viene unita alle altre e infine tutte le parti del mondo formano un solo mondo.

Per rafforzare il concetto, e anche perché citati in altri testi da Jung, riportiamo anche Nicola Cusano, Giordano Bruno e Marsilio Ficino. Fu Cusano che per primo parlò della Coincidentia oppositorum a proposito di eventi che secondo la causalità appaiono come insanabilmente contraddittori per la mente umana a meno di non ricorrere ad un altro modo di pensare, tipo per congetture e analogie geometriche, come nel caso dell’infinità di Dio. Per esempio la retta e il cerchio sono figure diverse (finite), ma se si estende un cerchio all’infinito, diventa impossibile distinguerlo da una retta. Marsilio Ficino ripropose inconsapevolmente il concetto taoista di equidistanza dell’uomo, microcosmo, sia dal cielo superiore che dalla terra inferiore, sintetizzando il concetto di uomo copula mundi: esso è il centro di simmetria fra il mondo superiore e inferiore. Il termine medio in cui è posto l’uomo per Ficino, che corrisponde alla linea di mezzo dei trigrammi dell’I Ching, fa sì che l’individuo, al pari della concezione taoista, possa liberamente tendere verso l’alto della spirito o verso il basso della materia. Di analogo significato è l’uomo camaleonte proposto da Pico della Mirandola. L’effetto continuo del panpsichismo sull’individuo i cinesi lo rilevano sul corpo come energia sostanziale, che scorre nei meridiani, e sulla mente (diremo noi occidentali ) sotto forma di immagini archetipiche; questo concetto verrà affrontato nei successivi articoli sulla relazione energetica tra: floriterapia secondo Kramer e meridiani dell’agopuntura, e chakraterapia indiana.

Dopo aver affrontato questo lungo percorso sull’evoluzione del pensiero sincronistico, e avendolo paragonato con quello cinese, e avendo constatato quanto Jung lo considerasse sufficientemente già compiuto prima di quello europeo, ci siamo chiesti quale poteva esser stato per Jung l’utilizzo pratico dell’I Ching, e a questo punto non solo teorico. Tutto ciò che sappiamo, e che abbiamo ricavato direttamente dal saggio sulla sincronicità e dalla prefazione al testo di Wilhelm, ci dice che Jung aveva un duplice rapporto con il testo. Il primo, quello del ricercatore che avendo trovato una miniera di un metallo sconosciuto si apprestava allo sfruttamento tanto atteso, costituito dalla dimostrazione pratica e sperimentale di un evento sincronistico, quale è quello che avviene durante l’operazione oracolare, in cui si ha la rivelazione, nel qui ed ora, della coincidenza dei due fattori psichico e fisico. Sappiamo dalla Prefazione e da Sogni, ricordi e riflessioni che Jung sapeva interrogare e interpretare l’I Ching come un esperto taoista, ma ovviamente il suo intento era di trovare il modo di compiere un esperimento dimostrabile scientificamente e non solo a se stesso.

Pur tuttavia osservava Jung, questi esperimenti, avevano conferito al fenomeno della sincronicità una base almeno statistica, ma non sufficiente, vista l’impossibilità di controllare in laboratorio le variabili di un fenomeno, dalle variabili appunto infinite, poiché fuori dalla causalità; che fare allora?

Questo fatto mi ha indotto a chiedermi se non esiste un metodo che da un lato provi il fenomeno della sincronicità e dall’altro permetta di riconoscere contenuti psichici in maniera che si possano almeno ricavare determinati punti fermi sulla natura del fattore psichico coinvolto. Mi sono domandato se non esiste un metodo che renda possibili risultati misurabili o numerabili, e che al tempo stesso ci sia modo di penetrare nei retroscena psichici della sincronicità. Partendo sempre dalla totalità, il metodo dell’ I Ching sembrava essere il migliore disponibile.

www.linocarriero.com

Bibliografia junghiana: Libido: simboli di trasformazione. Sogni, ricordi e riflessioni. Opere n.:11, 13 e 14.

Elisa Rossi: Shen, Casa editrice Ambrosiana, 2002

E. Rochat De La Vallèe: Ligshu, la psiche nella tradizione cinese, Jaca book

Giulia Boschi: La radice e i fiori, Erga Edizioni

I testi degli articoli sono adattamenti dell’autore dalla tesi di laurea in Psicologia IL TAO E LA PSICOLOGIA, Teorie comparate sul processo d’individuazione: C.G.Jung e l’I Ching taoista. Lino Carriero


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Corso di I CHING a TORINO sabato 2 novembre

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Per imparare ed approfondire l’utilizzo personale dell’I Ching, l’antico Libro dei Mutamenti:

GIORNATA MONOGRAFICA TEORICO/PRATICA DI I CHING (aperta a tutti)

sabato 2 novembre (dalle 10 alle 18)

Docente: Valter Vico

Sede: Centro Tao, Via Mombarcaro 23, Torino

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: – Salute! Nulla che non sia propizio.” [Ta Chuan, 2/6]

INFO ED ISCRIZIONI

Tel. 333.26.90.739 – Email: valter.vico@facebook.com

(Vai al calendario generale degli appuntamenti, incontri corsi e seminari in tutta Italia)


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Esagramma 1: “Il senso del tempo” #IChing

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01 - 120px-Iching-hexagram-01.svgLa preda incrocia la tigre 
che a volte osserva soltanto, 
altre volte si avventa sicura, 
ma sempre agisce.”

La vita odierna è scandita dal tempo meccanico dell’orologio per il quale ogni minuto ed ogni secondo hanno invariabilmente la stessa durata, ma tutti noi sappiamo per esperienza diretta che la durata del nostro tempo interiore non è costante, ma legata alla specifica qualità di ogni singolo momento: esistono periodi Yin e periodi Yang, periodi pieni e periodi vuoti, periodi di quiete e periodi di attività.

(continua a leggere…)


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Seminario di I CHING con Valter Vico a VICENZA il 23 e 24 novembre

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i ching 88Sabato 23 e domenica 24 novembre 2013, a Vicenza,

seminario teorico/pratico di I Ching “Il tempo delle previsioni – Interpretare l’I Ching”, con Valter Vico.

Per informazioni ed iscrizioni:
Scuola Internazionale di Shiatsu-Italia
Associazione Percorsi di Bamboo
Via del Progresso n. 38, 36100 Vicenza
francabedin@yahoo.it
338 9233075 – 049 630273


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L’esagramma del mese: Lo Sgretolamento (novembre)

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23 - 120px-Iching-hexagram-23.svgAndrea Biggio
novembre/dicembre – Un tempo consacrato al riposo ed al ristabilimento delle proprie forze
Esagramma  23 剝 Bo. 
Lo Sgretolamento. La Frantumazione, Usure, Falling Away, Lo Spogliare. 
Nella sequenza del Calendario, dopo il 20 Il Vedere, La Contemplazione, nel quale le forze oscure sono montate ulteriormente fino a entrare nel trigramma superiore ed hanno occupato i due terzi dell’intera figura, viene il 23, L’Usura. Le linee yang stanno per essere quasi completamente scacciate da quelle yin che crescono dal basso.

E’ il periodo che precede il solstizio d’inverno. E’, dunque, un tempo prevalentemente yin in cui consacrarsi al riposo e a ristabilire le proprie forze, sia fisiche che interiori. L’autunno è la stagione della pace. L’uomo è nella pace e nella tranquillità. L’autunno per lui è il momento di ritornare su sé stesso, verso sé. Il Tao dell’autunno è la “manutenzione” della raccolta della vita.

剝 Bo

L’ideogramma cinese, vuol dire mondare, potare rami e foglie da un albero; denudare, pelare. Spellare, decorticare. L’ideogramma raffigura, a destra, un’ascia e a sinistra un albero con le fronde che cominciano a cadere, lentamente ramo per ramo. Nel Rituale della dinastia degli Zhou è detto che nel periodo che precede il solstizio d’inverno bisogna sfoltire le chiome troppo piene degli alberi allo scopo di favorire l’accumulo, durante l’inverno, dell’energia nelle radici. Ciò consente all’albero, spogliato di ciò che è esteriore, di rinforzarsi internamente durante il freddo invernale (un tempo yin di accettazione ed essenzialità) e preparare, dunque, il rifiorire della primavera che “sicuramente” poi seguirà nel suo tempo!

Il Responso Strategico

23-yicard23La Montagna, trigramma di sopra, fa cadere sassi e detriti di troppo che scendono giù, che finiscono sulla Terra, trigramma di sotto, la quale quindi ne risulta arricchita. Il trigramma di sopra simboleggia l’Uomo Superiore e quello di sotto la Gente Comune di cui Egli ha cura, donando con generosità. Ci si mantiene “superiori” solo con ricche elargizioni agli ”inferiori”, come la montagna fa con la terra. Confucio dice che “devozione ed arresto sono la conseguenza della contemplazione dell’immagine” di questo esagramma e che “il nobile considera sempre l’alternarsi di diminuzione e aumento, pieno e vuoto: poiché questo è il corso del cielo”.
E’ un tempo di risposta all’affaticamento del periodo precedente e nel quale ci si consacra al riposo ed al ristabilimento delle forze. Bisogna reggere la situazione in modo yin, durevolmente e adattandovisi, tornando alla nostra interiorità.
Tutto è ciclico e le stagioni si alternano, si succedono, finiscono. Per poi ritornare!
Questo esagramma simboleggia sia la fine di qualcosa, un morire a sé stessi e un disfarsi di vecchie modalità, sia – nel contempo – una nascita, un processo di gestazione e parto del nuovo. Ogni declino, infatti, secondo la saggezza dell’ Yi Jing, presuppone e contiene in sé stesso anche la crescita del principio opposto: quindi la “morte” simbolica come premessa per una rinascita. L’esagramma può venire in risposta anche a situazioni nelle quali qualcosa si è deteriorato, è giunto al punto di non ritorno e richiede presenza di spirito e indole yin.
Strategia in pratica:
Nei periodi difficili è bene saper economizzare le proprie energie. La sola strategia efficace è “farne il meno possibile”. Rinunciare ad agire (che non è lo stare fermi), adesso, non è vigliaccheria, anzi…
C’è qualcosa, nell’esagramma, che evoca il wu-wei, che non è semplicemente – come molti credono – il semplice non agire, ma significa nella frase completa in cui è inserito wu wei er bu wu wei “ non fare niente ma che niente non sia fatto”!

Il potenziale di situazione per il management

Il manager, quando è circondato da persone arriviste, volgari, egoiste, che hanno guadagnato potere, e si trova da solo a difendere principi di giustizia e lealtà, deve stare attento a non intraprendere iniziative che sarebbero sicuramente votate al fallimento, in questo contesto d’avidità e d’ignoranza. Tutto il potenziale strategico risiede nel cessare subito di “battersi” e “dibattersi”. Bisogna dedicare le proprie forze al mondare e tagliare lentamente, ramo per ramo, una tipica e vecchia modalità propria che interagisce con l’ambiente, da considerarsi ormai superata. Questo consente di preparare il cambiamento con modalità discrete e silenziose. Quando il contesto sarà tornato nuovamente fecondo e favorevole e riemergeranno fattori portanti di rinnovamento, allora il ciclo sarà al giro di boa e si invertirà. Quindi è questione per il manager di non scoraggiarsi ma di rafforzarsi!
Dunque, non sembra proprio di essere, come invece afferma William Sadler (I Ching del Manager – ed. L’Età dell’Acquario), di fronte ad una “perdita di tutto, senza che nulla rimanga”. L’esagramma 23, invece, parla al manager di come economizzare le proprie energie e convogliarle sulla sua trasformazione, senza impegnarsi in una lotta ma diminuendo la sua iniziativa come opportuna misura di consolidamento e rafforzamento delle proprie radici. Il potenziale di situazione potrebbe risiedere anche, molto più banalmente, nella necessità di “prendersi una lunga vacanza” per riposarsi e far decantare la situazione senza interventi diretti!

Alimentazione e cucina

Il Metallo è l’elemento, o meglio il tipo di energia, legato all’autunno ed al pomeriggio/sera. Per far comprendere meglio agli occidentali che hanno studiato la filosofia greca (i quattro elementi: terra – aria – acqua – fuoco) si potrebbe dire che questa del Metallo è una variazione sul tema “Terra”, elemento che lo precede.
L’autunno è la stagione della pace e l’Uomo è tranquillo e quindi raccoglie le sue energie (i frutti della primavera e dell’estate) senza lasciare che si perdano all’esterno. Per essere in armonia con il tempo l’uomo si corica presto e si alza presto!
Gli organi associati al Metallo e quindi più attivati in questo periodo, secondo la Medicina Tradizionale Cinese, sonopolmoni e intestino crasso, i quali, se sono in ordine e conseguenti ad una alimentazione equilibrata, non danno soverchi problemi – come a molti accade – in questo periodo. Sono, infatti, ambedue, organi di assimilazione e di eliminazione dei rifiuti, degli scarti: la parte di sotto rispetto a quelli solidi e la parte di sopra rispetto a quelli aeriformi.
L’autunno per la cucina è una stagione deliziosa. Se ci pensate bene, in primavera-estate le verdure e gli ortaggi sani sono pochi (se escludiamo le solanacee: peperoni, pomodori, melanzane, patate), mentre in autunno la scelta si moltiplica. Le verdure a foglie verdi aiutano i polmoni e le radici (carote, rape) rinforzano l’intestino. Fanno bene in questo periodo lo zenzero e i prodotti fermentati, che nutrono la flora intestinale: in particolare, miso, umeboshi, insalatini, crauti etc.
Ricordiamoci, inoltre, che durante l’autunno bisogna diminuire cibi crudi, insalate e frutta fresche, e allungare i tempi di cottura (yanghizzazione) delle verdure, aumentando contemporaneamente la quantità di legumi e soprattutto di cereali. Ricordiamoci pure che le solanacee contengono la solanina, un potente veleno della famiglia della nicotina, e pertanto possono essere mangiate saltuariamente e solo durante la stagione estiva che le produce in modo non forzoso, poi non più! I rimedi alimentari che sono validi per i problemi intestinali lo sono anche per quelli respiratori, dato il collegamento tra i due organi. Tè Mu e riso cotto con meno acqua asciugano il corpo e aiutano l’eliminazione degli accumuli di tossine (muco etc.). Curiamo soprattutto l’intestino e avremo curato anche i principali problemi respiratori tipici dell’autunno.

andreabiggio34@gmail.com


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Le basi matematiche dell’I Ching

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Riporto alcuni estratti da un articolo del 1974 di Martin Gardner sull’analisi combinatoria del Libro dei Mutamenti

L’I Ching, o Libro dei Mutamenti, è uno dei più antichi libri del mondo ed anche uno dei più enigmatici. Per più di 2000 anni è stato usato in Oriente come libro di divinazione ed è tuttora studiato con rispettosa deferenza come sorgente della saggezza confuciana e taoista.
[...]
Il fondamento combinatorio dell’I Ching consiste in 64 esagrammi. Essi mostrano ogni possibile permutazione di due tipi di linee prese sei alla volta. Ogni esagramma ha un nome tradizionale cinese. I due tipi di linee rappresentano la dualità di base della metafisica cinese: la linea spezzata corrisponde allo yin, la linea intera allo yang. Prendendo 2 linee alla volta ci sono 2×2=4 possibilità di combinarle formando i cosiddettidigrammi e 2x2x2=8 possibilità di formare trigrammi.
[...]
Ci sono due modalità antiche per rappresentare gli otto trigrammi in un cerchio. La più antica, conosciuta come disposizione di Fu Xi dal nome del mitico fondatore della prima dinastia cinese (la dinastia Xia, 2205-1766 a.C.) è riportata qui di fianco. Si noti che le coppie opposte sono complementari sia per quanto riguarda il significato simbolico che dal punto di vista matematico poichè ogni elemento si ottiene dall’altro sostituendo le linee yin con le yang e le linee yang con le yin. Questa disposizione, che solitamente incornicia il famigliare simbolo dello yin-yang, è tuttora largamente utilizzata in Cina, Giappone e Corea come augurio di buona fortuna da appendere sulla porta o da riprodurre sui gioielli. E’ anche chiamata “cielo anteriore” o “disposizione primaria”.La disposizione di Re Wen (dal nome del leggendario padre del fondatore della dinastia Zhou), riprodotta qui di fianco (detta anche “cielo posteriore” o “disposizione del mondo interiore”), abbandona il posizionamento complementare della sequenza di Fu Xi, di modo che i trigrammi posti ai punti cardinali della bussola simbolizzano le stagioni in ordine ciclico. Partendo dal sud ☲ (tradizionalmente mostrato in alto) e muovendosi in senso orario i trigrammi disposti ai punti cardinali rappresentano estate ☲, autunno ☱, inverno ☵ e primavera ☳.La più antica disposizione dei 64 esagrammi, che è conosciuta come sequenza di Re Wen, è l’ordine in cui essi appaiono nell’I Ching (si veda l’immagine riportata qui di seguito).
[...]

Si noti che gli esagrammi sono appaiati in un modo singolare. Ogni esagramma dispari è seguito da un esagramma che è o il suo inverso o il suo complementare. Se l’esagramma dispari è simmetrico (rimane uguale anche se rovesciato), viene complementato per produrre l’esagramma successivo. Se manca di simmetria, viene invertito.

C’è un qualche tipo di ordinamento matematico che determina la sequenza in cui le coppie di esagrammi si susseguono l’un l’altra? Questo è un problema irrisolto. Di volta in volta uno studioso dell’I Ching annuncia di aver scoperto uno schema matematico sottostante la sistemazione delle coppie, ma ogni volta un’indagine più ravvicinata rivela che sono state fatti tanti e tali assunti arbitrari da far in modo che in effetti l’ordine fosse imposto prima che esso emergesse dall’analisi. Per quanto si possa conoscere, le coppie dell’ordinamento di Re Wen sono disposte in ordine casuale e non vi sono basi conosciute per determinare quale membro di una coppia preceda l’altro.

Solo nell’undicesimo secolo gli studiosi cinesi scoprirono una modalità di ordinamento degli esagrammi molto semplice ed elegante. Questa sistemazione è attribuita a Fu Xi (si veda l’illustrazione riportata qui di seguito).

Lo spazio bianco in basso rappresenta il Tai Chi, lo stato dell’universo quando era “senza forma, e vuoto” (come riporta Genesi 1:2). Questo caos indifferenziato si divide nelle metà yin (nera) e yang (bianca) della riga 1. Nella riga 2 vediamo lo yin suddividersi in yin e yang e similmente lo yang. Questa suddivisione binaria continua per sei passi verso l’alto.
Lo schema ora rivela automaticamente tutti i poligrammi di ordine da 1 a 6. Dividendo le righe 1 e 2 verticalmente in quattro parti uguali e rimpiazzando in ciascuna parte il nero con la una linea spezzata ed il bianco con una linea intera si ottengono i quattro digrammi. Le righe 1, 2 e 3 divise verticalmente in otto parti uguali generano gli otto trigrammi. Le righe 1, 2, 3 e 4 in 16 parti danno i 16 tetragrammi, le righe 1, 2, 3, 4 e 5, in 32 parti danno i 32 pentagrammi, e le righe 1, 2, 3, 4, 5 e 6, in 64 parti, danno i 64 esagrammi.

L’illustrazione successiva mostra gli esagrammi nel loro tradizionale ordine di Fu Xi, o “naturale.

Procedendo da sinistra a destra, a partire dalla prima riga del quadrato, gli esagrammi corrispondono a quelli riportati nello schema di Fu Xi letto sempre da sinistra a destra.
Possiamo ora capire perchè Leibniz, che pensava di aver inventato il sistema binario alla fine del 17° secolo, fosse così stupefatto dopo aver appreso per la prima volta della sequenza di Fu Xi da Padre Bouvet, un missionario gesuita in Cina. Sostituiamo 0 ad ogni linea spezzata, 1 ad ogni linea intera, poi prendiamo gli esagrammi in ordine, leggendo ognuno di essi dal basso verso l’alto ed otteniamo la sequenza: 000000, 000001, 000010, 000011, …, 111111. Non si tratta di nient’altro che di contare i numeri da 0 a 63 espressi in notazione binaria.
Sia Leibniz che Padre Bouvet erano convinti che Fu Xi, colpito dall’ispirazione divina, avesse scoperto l’aritmetica binaria, ma non c’è nessuna chiara evidenza di questo. Gli studiosi dell’I Ching dell’11° secolo non avevano fatto niente di più che scoprire una modalità naturale di disporre gli esagrammi. Non fu che al tempo di Leibniz che la sequenza di Fu Xi venne riconosciuta isomorfa ad un’utile notazione aritmetica.

Poichè il potere del 2 si esplica ovunque nelle strutture matematiche e fisiche, non è sorprendente che gli studiosi cinesi siano stati capaci di applicare gli esagrammi praticamente a qualunque cosa, dalla struttura dei cristalli al sistema solare ed al cosmo. Z.D. Sung, nel suo dilettevole libretto The Symbols of Yi King (Shanghai, The China Modern Education Company, 1934), racconta come stava facendo ruotare una scatola di cerini in mano un giorno (per simulare la rotazione della Terra in orbita attorno al sole) quando improvvisamente percepì un modo naturale per generare gli otto trigrammi agli angoli di un cubo.

Supponendo che le tre coordinante cartesiane di un cubo unitario, x, y e z, indichino la prima, la seconda e la terza cifra di un numero binario a 3 cifre, indichiamo con 000 l’angolo d’origine delle coordinante. Gli altri angoli corrispondono ai numeri binari di tre cifre da 0 a 7, dove 0 e 1 indicano la distanza dell’angolo dall’origine di ogni linea coordinata. Gli otto numeri corrispondono, naturalmente, agli otto trigrammi, con i trigrammi complementari disposti agli angoli diametricalmente opposti del cubo. Con una procedura siile gli angoli di un ipercubo unitario genera i poligrammi di ordine superiore.
Invece di avventurarsi nelle dimensioni superiori, Sung divide il cubo in 64 cubi più piccoli che egli identifica con i 64 “modi” del sillogismo classico. (La premessa maggiore, la premessa minore e la conclusione di un sillogismo possono prendere ognuna quattro forme differenti generando 64 possibili modi.)
[...]

(tratto da: “The combinatorial basis of the ‘I Ching’, the Chinese book of divination and wisdom”, Scientific American 230, gennaio 1974)

Traduzione di Valter Vico
Immagini di Tiziano Mattei


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I Bioritmi Energetici del mese con i 9 Ki – Novembre: 5 Centro, 2 Terra

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Terra Uomo CieloQuesto mese ha i numeri giusti per consentirci di realizzare appieno i nostri progetti ed i nostri sogni?

L’antica saggezza del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, ci insegna che siamo noi stessi, con le nostre scelte e con le nostre azioni, a determinare il nostro destino. Salute e fortuna dipendono dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dai periodi e dalle circostanze favorevoli.

Bioritmi Energetici dei 9 Ki sono uno dei metodi tradizionali più semplici ed efficaci utilizzati per conoscere e sfruttare le influenze ambientali positive (per saperne di più sulla Numerologia del Ki delle Nove Stelle, detta anche Metodo dei 9 KiAstrologia del Feng Shui o Astrologia dell’I Ching, leggi l’articolo “Diamo i numeri!“.)

Periodo: 8 novembre – 7 dicembre

Energia dell’anno (1° Numero): 5 Centro

Energia del mese (2° Numero): 2 Terra

I Ching, Esagrammi associati: 2 Il Ricettivo, ䷖ 23 La Frantumazione

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DELL’ANNO (5 CENTRO)

Casa 5 – archetipo la terraQuesto anno è caratterizzato dal numero 5 Centro, Elemento Terra.

Il simbolo dell’energia del 5 Centro è la terra e tutte le cose tendono a ritrovare l’equilibrio che è essenziale per lo sviluppo e la vita di ogni vivente. Ciò che non è armonico spesso si “aggiusta”, anche drasticamente e traumaticamente, indipendentemente dalla nostra volontà.

Può sembrare un periodo difficile da gestire, a causa di difficoltà, instabilità e cambiamenti improvvisi: il consiglio è di lasciare che le cose si assestino cercando di intervenire il meno possibile. È fondamentale cercare di mantenersi equilibrati, stabili, centrati e “con i piedi ben piantati per terra”.

Anche i rapporti interpersonali non sono sempre facili.

Si percepisce una situazione di instabilità che richiede un grande dispendio energetico, è quindi importante prendersi cura di se stessi, riposando a sufficienza, e recuperando energia con esercizi di respirazione ed alimenti di ottima qualità ed in giusta quantità (questa energia favorisce gli eccessi di appetito).

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DEL MESE (2 TERRA)

Casa 2 - archetipo araturaQuesto mese è caratterizzato dal numero 2 Terra, Elemento Terra.

Il simbolo dell’energia del 2 Terra è l’aratura. Prima di piantare il seme deve essere preparato il terreno. Ripulito, dissodato, arato e seminato. Eliminare tutto ciò che non serve in ogni ambito (casa, lavoro, rapporti, rancori, ecc.). Conservare ciò che non serve più crea stagnazione. Avere consapevolezza che i risultati futuri dipendono da come si semina.

Occorre responsabilità, impegno e fatica per creare stabilità e trovare tutto ciò che può nutrire la nostra vita.

POTENZIALE EVOLUTIVO PERSONALE DEL MESE SECONDO L’I CHING

02-The-ReceptiveQuesto periodo è descritto da due Esagrammi del Libro dei Mutamenti per cui possono presentarsi o l’una o l’altra delle condizioni riportate qui di seguito, oppure una combinazione di entrambe.

Esagramma ䷁ 2 Il Ricettivo

Draghi combattono fuori mura.
Il loro sangue è nero e giallo.

Non lasciarti coinvolgere nelle lotte di potere. La tentazione di metterti in competizione creerebbe solo delle difficoltà a te a agli altri. Sii flessibile e disponibile a cooperare.

Esagramma ䷖ 23 La Frantumazione

Ecco un grosso frutto non ancora mangiato.
Il nobile riceve una carrozza.
All’ignobile si sgretola la sua casa.

La situazione si è deteriorata fino al suo estremo. Ora però hai la possibilità di iniziare un periodo di rinnovata vitalità, speranza e successo personale. Se ci rifletti ti renderai conto che superare le difficoltà ti ha reso più forte. Le energie negative si nutrono del potere stesso che tu dai loro: abbandonale a se stesse e si autodistruggeranno.

BIORITMO ENERGETICO PERSONALE DEL MESE

Esaminiamo ora il Bioritmo Energetico Personale generale del mese per ognuno dei 9 Numeri Energetici calcolati secondo il metodo del Ki delle Nove Stelle.

Il 1° Numero Energetico personale è il più importante e dipende dall’anno di nascita che troverete indicato nella tabella riportata qui di seguito. Attenzione però che in questo sistema si utilizza l’anno medio cinese standard che parte il 4 febbraio di ogni anno, per cui chi è  nato fra il 1° gennaio ed il 3 febbraio deve considerare l’anno precedente (ad esempio: 2 febbraio 2000 -> 1999).

Questo mese rappresenta per tutti un momento di transizione in cui “preparare il terreno” per la futura crescita e ricercare  stabilità e radicamento. È un periodo particolarmente adatto per dedicarsi alla casa ed alla famiglia.

Numero Bioritmo del mese  Anno di nascita (dal 4 febbraio al 3 febbraio)
1 Acqua complicato 2008,1999,1990,1981,1972,1963,1954,1945,1936,1927
2 Terra positivo 2007,1998,1989,1980,1971,1962,1953,1944,1935,1926
3 Tuono complicato 2006,1997,1988,1979,1970,1961,1952,1943,1934,1925
4 Vento complicato 2005,1996,1987,1978,1969,1960,1951,1942,1933,1924
5 Centro positivo 2013,2004,1995,1986,1977,1968,1959,1950,1941,1932
6 Cielo altalenante 2012,2003,1994,1985,1976,1967,1958,1949,1940,1931
7 Lago positivo 2011,2002,1993,1984,1975,1966,1957,1948,1939,1930
8 Monte positivo 2010,2001,1992,1983,1974,1965,1956,1947,1938,1929
9 Fuoco positivo 2009,2000,1991,1982,1973,1964,1955,1946,1937,1928

Con le 9 energie della Numerologia dell’I Ching impariamo ad armonizzare i nostri bioritmi individuali con quelli ambientali. Conoscere gli influssi energetici che determinano la nostra costituzione e la nostra personalità e comprendere le leggi immutabili che determinano l’incessante evoluzione che caratterizza tutti i cicli della natura e dell’esistenza ci consente di essere liberi e di scegliere a ragion veduta quale indirizzo dare alla nostra vita per poter realizzare concretamente i nostri sogni.

Prima di prendere una decisione importante su questioni di lavoro, famiglia o relazioni, richiedi una Consultazione Numerologica Personale (su appuntamento o via mail) per valutare obiettivamente la situazione, i suoi possibili sviluppi e le migliori azioni da intraprendere (o da non intraprendere).

Valter Vico

Consulti con l’I Ching e la Numerologia Orientale, su appuntamento (a Torino) o via mail

333.26.90.739, valter.vico@facebook.com

ViVa I Ching: la Numerologia e l'I Ching a Torino

NOTE

Il “potenziale evolutivo” è liberamente tratto da “The Everyday I Ching” di Sarah Dening, ed. St. Martin’s Griffin.

I testi dell’I Ching sono liberamente tratti da “l King, Il Libro dei Mutamenti”, ed. Astrolabio Ubaldini.

I testi delle energie del mese e dell’anno sono scritti in collaborazione con Dorotea Carbonara.


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Dal Libro dei Mutamenti (I-Ching) alla grande musica occidentale

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Ruota-EsamusigrammaticaSaper ascoltare:
un’ipotesi inconsueta
con Paolo Antinucci

Da una parte, il libro orientale fra i più enigmatici e intensi della letteratura di tutti i tempi, dall’altra alcune opere musicali della tradizione artistica occidentale. Protagonisti congiunti degli otto incontri sono gli 8 esagrammi fondamentali e gli 8 brani corrispondenti. Di pari passo alla lettura delle folgoranti sentenze dell’I-Ching, si segue l’andamento emotivo legato, invece, all’ascolto, in un percorso, insieme ai partecipanti, di associazioni di senso verso nuove visioni e conoscenze.

11/14/18/21/25/28 novembre e 2/5 dicembre ore 21
il Circolo dei lettori – Via Bogino 9, 10123 Torino
Massimo 25 partecipanti
Singola lezione € 8
Abbonamento 8 lezioni € 55 | ridotto Carta Entusiasmo e under 30 € 50


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Serata aperta di I CHING a Torino il 21 novembre

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i ching 37 bisIncontri aperti di consultazione e condivisione sull’I Ching a Torino con Valter Vico

Tutti gli appassionati ed i curiosi dell’I Ching (Yi Jing, I King) sono invitati a partecipare agli incontri aperti mensili di consultazione e condivisione sul Libro dei Mutamenti che si tengono presso il Centro Tao, a Torino, in Via Mombarcaro 23.

Giovedì 21 novembre alle 21 ci sarà il consueto appuntamento serale mensile con l’I Ching (per gli incontri successivi e per i corsi vedi il calendario generale degli appuntamenti, incontri, corsi e seminari in tutta Italia)

Durante questi incontri scambiamo le nostre esperienze ed opinioni sul “Libro dei Mutamenti”, consultiamo l’oracolo sui quesiti proposti dai partecipanti e ne interpretiamo insieme il responso. Ognuno contribuisce in base al suo livello di conoscenza ed alla sua intuizione. Per tutti è un’occasione unica per conoscere ed approfondire praticamente l’utilizzo dell’oracolo.

Ricordati di portare la tua copia dell’I Ching.

La partecipazione è libera, previa prenotazione, ma è necessaria la tessera associativa annuale. Chi non l’avesse potrà acquistarla all’inizio della serata al prezzo di 15 euro (comprensivo di assicurazione).

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: <<Salute! Nulla che non sia propizio.>>.” (I Ching, Ta Chuan, 2/6)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per informazioni e prenotazioni:
Valter Vico
333.26.90.739
valter.vico@facebook.com


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Esagramma 20: “Punti di vista”

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I Ching - Esagramma 20 - La VisioneVedere, guardare, osservare, contemplare: la visione ha molti possibili livelli di coinvolgimento, di percezione e di comprensione.

L’Esagramma dell’I Ching che tratta il tema della visione è il numero 20 La Contemplazione (La Visione), ䷓ 觀 Guan.

(continua a leggere…)


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Corso di I CHING a TORINO sabato 30 novembre

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Per imparare ed approfondire l’utilizzo personale dell’I Ching, l’antico Libro dei Mutamenti:

GIORNATA MONOGRAFICA TEORICO/PRATICA DI I CHING (aperta a tutti)

sabato 30 novembre (dalle 10 alle 18)

Docente: Valter Vico

Sede: Centro Tao, Via Mombarcaro 23, Torino

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: – Salute! Nulla che non sia propizio.” [Ta Chuan, 2/6]

INFO ED ISCRIZIONI

Tel. 333.26.90.739 – Email: valter.vico@facebook.com

(Vai al calendario generale degli appuntamenti, incontri corsi e seminari in tutta Italia)


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L’esagramma del mese: Lo Slancio Ricettivo (dicembre)

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Andrea Biggio

dicembre/gennaio – “Chi vuole precedere si smarrisce e perde la strada; chi segue, con pazienza e tenacia, trova una direzione durevole” 

Nella sequenza del Calendario, dopo il 23, L’Usura, Lo Sgretolamento, è il tempo dell’esagramma n°2 Kun, Slancio Ricettivo: le linee yang dei mesi precedenti sono state completamente scacciate verso l’alto da quelle yin cresciute dal basso.
È il periodo del solstizio d’inverno (21 dicembre, la giornata più corta dell’anno). L’oscurità giunge al suo massimo e la natura ci sembra al minimo della sua attività, ma in effetti l’energia viene conservata e concentrata nella terra per preparare, nel ciclo dei mutamenti, Il Ritorno, 24.
E’ l’inizio delle feste più care a molti popoli: feste come il Natale, Capodanno, Epifania e Carnevale, che rappresentano nella stagione invernale un punto simbolico di svolta (dopo il 21 dicembre le giornate ricominceranno ad allungarsi), non soltanto nella tradizione cristiana (nascita del Cristo) ma anche negli usi delle preesistenti festività pagane e degli antichi riti della rinascita.
Subito dopo il solstizio, il 22 dicembre il Sole entra in Capricorno per restarvi fino al 20 gennaio. Il Capricorno è un segno di Terra, femminile, è il più profondo di tutto lo zodiaco, è cardinale perché legato alla notte più lunga dell’anno, momento a partire dal quale la luce torna a crescere e pochi giorni dopo inizia un nuovo anno, una nuova vita… Una “nuova luce” ci collega maggiormente alla spiritualità ed alla vita interiore.

坤 Kun è un ideogramma che viene usato per indicare: la terra, intesa come superficie del globo terrestre; femmina, femminino, virtù femminili; risposta alla chiamata; luna, moglie, madre.
E’ il suolo che nutre. La disponibilità. La souplesse. Il riposo. L’interiorizzazione. La fedeltà. La protezione. La pazienza.
E’ rappresentata la piena forza Yin, tipica della terra capace di sostenere tutte le forme di vita. Non si tratta di qualcosa semplicemente femminile, negativa e passiva, come oggi si tende comunemente a credere e considerare. Questa energia yin è, al contrario, “attivazione” di qualità tipiche della donna: di accettazione, di relazione, di disponibilità, di cooperazione, di comprensione, di ascolto. E’ un’energia vasta, feconda, paziente e tollerante. Ci sono tutte le capacità di nutrire, sostenere, adeguarsi. C’è una funzione di completamento. E’ disponibilità, è consentire, è adattabilità alle circostanze, tutte caratteristiche femminili tipiche.
Perciò è detto, a chi intende intraprendere qualcosa: “Chi vuole precedere si smarrisce e perde la strada; chi segue, con pazienza e tenacia, trova una direzione durevole”. Ci sono momenti nei quali siamo tentati inconsciamente di prendere le cose di petto, di prendere iniziative, di essere “tutto yang”, di agire “sul” mondo senza aprirci a lui: ciò produce un blocco. La soluzione può trovarsi nel saper essere “yin”, nel permettere al movimento del mondo di portarci, appunto … di seguirlo!
Malintesi occidentali, incoraggiati anche da una certa parte della storia cinese che ha relegato la donna ed il femminile in posizioni di inferiorità e subordinazione all’uomo, tendono ad associare valori di positività allo yang (e al maschile) e negatività allo yin (e al femminile). In tal modo la società contemporanea ha purtroppo favorito costantemente ciò che è yang a scapito di ciò che è yin e, di conseguenza tra le altre cose, la conoscenza razionale e scientifica (più maschile e razionale – emisfero sinistro) rispetto a quella intuitiva ed emotiva (più femminile e poetica – emisfero destro). Ma nella mente umana, come nel cosmo, il razionale e l’intuitivo, lo yang e lo yin, il maschile ed il femminile, sono forze complementari in cui una delle due può essere più o meno prevalente rispetto all’altra, ma mai sola. Per i cinesi gli opposti non si escludono a vicenda ma si implicano ed ognuno è il segreto dell’altro.
Pertanto ciò che è yin o yang non è né bello né brutto, né positivo né negativo, perché il focus va spostato piuttosto sull’espressione di un equilibrio/squilibrio dinamico di queste due forze primordiali e sempre complementari tra loro. Infatti, quando i cinesi antichi distinguevano lo Yin/Yang come negativo/positivo, constatavano soltanto delle qualità complementari inscindibili e sempre compresenti e prevalenti in diverso modo l’una sull’altra, nonché leggi naturali (legge delle polarità e legge d’analogia) presenti in ogni fenomeno, ma non esprimevano mai giudizi di valore su tali forze elementari.

Il Responso Strategico

Kun, come l’esagramma n°1, Qian Lo Slancio Creativo, descrive, nel taoismo, uno dei due principi fondamentali, chiamati Lo Spazio e La Forza, La Materia e L’Energia, la Terra ed il Cielo: flussi, rispettivamente del Grande Yin e Grande Yang. La Recettività è la forza della Terra. La differenza tra le due forze fondamentali è questa. Il Cielo non devia mai dalla direzione una e costante che gli detta la sua interezza, la “souplesse” caratteristica della Terra le consente la mobilità necessaria per adattarsi ad ogni situazione.
Il Libro dei Mutamenti, per mezzo di questo esagramma, ci dice che – nella situazione per cui si è chiesto il responso – noi possiamo restare in equilibrio soltanto se adottiamo una strategia prevalentemente yin.
L’Yi Jing, con i suoi esagrammi, ci aiuta a mettere in sintonia il “nostro” microcosmo di esseri umani, con il macrocosmo, con l’universo, con la natura e, nello spazio-tempo, con i ritmi delle stagioni, del giorno/notte, delle età della vita. Le parole del filosofo ermetico ed alchimista Ermete Trismegisto “come in alto, così in basso” spiegano bene come nell’Universo, sopra e sotto, in cielo e in terra, nel macrocosmo come nel microcosmo, a ogni livello di manifestazione, regnano le medesime leggi. E’ importante per l’Essere Umano accordarsi con queste leggi, con il Dao (Tao) .
Quando riceviamo questo esagramma in risposta, la migliore strategia adottabile è dunque quella di evitare di prendere iniziative, e di ben terminare – invece – ciò che è stato già avviato e intrapreso, con slancio. Ricordate che lo yin non è sinonimo né di sottomissione, né di passività, né d’inferiorità.
Per comprendere meglio lo yin in rapporto allo yang, così come “raccontati” nel Yi Jing, bisogna pensare ad un dettaglio della massima importanza. Il testo della sentenza del n° 2 contiene 29 ideogrammi, mentre quello del n°1 ne contiene solo 5, a testimonianza della maggiore complessità e quindi importanza che viene attribuita alle qualità femminili, in rapporto al mascolino. Dobbiamo ricordare che nell’intero Libro dei Cambiamenti le strategie pensate in termini di yin sono molte di più di quelle che si attuano con contenuti e modalità yang, perciò c’è chi lo chiama il grande libro dello yin.

Il Dao De Jing nella “stanza” n°52 (Laozi – Einaudi 2004) dice :
…Scorgere quanto è minuto si dice “acutezza”,
Attenersi alla molle accondiscendenza si dice “essere forte”…

Il potenziale di situazione nel management

Il manager deve stare attento alla rigidità ed all’aggressività. Deve lavorare su se stesso e sulle sue possibilità di “souplesse”, allo scopo di meglio integrare valori tipicamente femminili di disponibilità, discrezione, tenacia, apertura. Lo Yin di questo esagramma non è dunque sinonimo né di sottomissione, né di passività, né di inferiorità!
Sé è stata posta allo Yi una domanda concernente una iniziativa o una decisione che si vogliono prendere, Kan lo sconsiglia, incoraggiando invece a mantenere per il momento una posizione di secondo piano. Ed è questo adattarsi il fattore portante della situazione, perché è proprio a partire da ciò, che il manager si farà amici ed alleati per portare a termine il suo progetto.
Non bisogna dunque ostinarsi a voler occupare la posizione di testa per affermarsi contro venti e maree. Evitare di prendere iniziative ma terminare ciò che è già in corso.
La migliore strategia si può apprenderla dallo spazio che c’è al centro dell’esagramma, che è un “vuoto”. Ed è proprio il vuoto, quello spazio nel quale le cose possono accadere, che nell’ottica del Libro dei Cambiamenti genera la trasformazione.

Alimentazione e cucina

Nella Teoria dei 5 Elementi l’INVERNO è associato all’ACQUA. Gli organi che appartengono all’elemento Acqua sono Reni e Vescica. I Reni, che sono in corrispondenza con l’inverno ed il nord, sono incaricati della trasmissione della vita, della procreazione, e dunque della sessualità; ma anche di tutte le creazioni comprese quelle artistiche e spirituali; del passaggio dal potenziale al reale. I Reni sono emblematicamente legati all’Acqua, prima origine della nascita e della vita, luogo e sorgente delle trasformazioni, essenza, matrice, origine invisibile ma anche potenza; come la potenza del chicco di grano che, sotto la terra coperta di neve, già contiene tutto l’albero nel suo divenire.
Nell’alimentazione di questo periodo è bene dunque agevolare la funzione di reni e vescica, rafforzando il sistema immunitario (che ci protegge dal freddo) con sali minerali di buona qualità, quelli vegetali, e quindi con cereali integrali e verdure (cotte) di terra e di mare (alghe) mangiati quotidianamente; ai quali potremo aggiungere agevolmente un poco più di grassi sani (olio e semi oleosi). Il cibo tipico che rappresenta l’espressione dell’elemento Acqua, perché ne agevola la funzione, sono i legumi: quindi non facciamoceli mancare neanche un giorno. E’ necessaria molta attenzione a non ingerire troppi liquidi e cibi acquosi e umidi come per esempio bibite, frutta fresca e pomodori crudi. Bisogna “yanghizzare” il cibo, cioè cuocerlo bene e fargli perdere acqua e umidità in modo da rafforzare i reni …dimenticando la storiella raccontata da molti medici “ufficiali” che bisogna bere litri di acqua al giorno! Non serve bere tanto se ci si alimenta in questo modo… a meno che non si mangino carni e formaggi due volte al giorno.

andreabiggio34@gmail.com


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L’I Ching e… Carl Gustav Jung

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Carl Gustav JungL’Yi Jing non si fa avanti con dimostrazioni e risultati, non fa l’imbonitore di se stesso, né è facile avvicinarglisi. Quasi fosse una parte della natura, aspetta di essere scoperto.”

Io non conosco il cinese e non sono mai stato in Cina. Posso assicurare il lettore che davvero non è molto facile trovare il giusto accesso a questo monumento del pensiero cinese, così infinitamente diverso dai nostri modi di pensare. Per capire in generale di cosa tratti un simile libro è imperativo buttare a mare certi pregiudizi della mentalità occidentale. […]
Il modo in cui l’Yi Jing tende a considerare la realtà implica un giudizio poco favorevole per i nostri procedimenti causalistici. L’istante che sta sotto osservazione appare all’antica visione cinese più come un colpo di fortuna che come il risultato ben definito di catene causali concorrenti. […]
Mentre la mentalità occidentale pone ogni cura nel vagliare, pesare, scegliere, classificare, isolare, l’immagine che il cinese si fa del momento racchiude ogni cosa fino al più minuto e assurdo particolare, perché l’istante osservato è il totale di tutti gli ingredienti. […]
L’inventore dell’Yi Jing, chiunque sia stato, era convinto che l’esagramma elaborato in un dato momento coincideva con questo momento anche nella qualità, e non soltanto nel tempo. Per lui l’esagramma era l’esponente del momento in cui si realizzava […] in quanto l’esagramma era concepito come un indicatore della situazione essenziale prevalente al momento della sua origine.
Questa teoria implica un certo strano principio che io ho denominato sincronicità, un concetto che formula un punto di vista diametralmente opposto a quello della causalità. Quest’ultimo, essendo una verità meramente statistica e non assoluta, è una specie di ipotesi di lavoro sul modo in cui gli eventi evolvono l’uno dall’altro, mentre la sincronicità considera particolarmente importante la coincidenza degli eventi nello spazio e nel tempo, scorgendovi qualche cosa di più che il mero caso, e cioè una peculiare interdipendenza degli eventi oggettivi tra loro, come pure tra essi e le condizioni soggettive (psichiche) dell’osservatore o degli osservatori. […]
Il punto di vista cinese non si cura dell’atteggiamento che assumiamo di fronte ai responsi dell’oracolo. Siamo perplessi soltanto noi, giacché inciampiamo sempre di nuovo nel nostro pregiudizio, ovvero nella nostra nozione di causalità. L’antica saggezza dell’Oriente dà la debita importanza al fatto che l’individuo intelligente chiarisca i propri pensieri, ma non ne dà nessuna alla maniera in cui lo fa. Quanto meno si pensa alla teoria dell’Yi Jing, tanto meglio si dorme. […]
L’Yi Jing non si fa avanti con dimostrazioni e risultati, non fa l’imbonitore di se stesso, né è facile avvicinarglisi. Quasi fosse una parte della natura, aspetta di essere scoperto.

[Carl Gustav Jung, dalla prefazione all’edizione inglese dell’Yi Jing, 1949]

Leggi anche:
Jung e l’I Ching (prima parte): Archetipi e Processo d’individuazione
Jung e l’I Ching (seconda parte): Alchimia e Sincronicità


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I Bioritmi Energetici del mese con i 9 Ki – Dicembre: 5 Centro, 1 Acqua

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Terra Uomo CieloQuesto mese ha i numeri giusti per consentirci di realizzare appieno i nostri progetti ed i nostri sogni?

L’antica saggezza del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, ci insegna che siamo noi stessi, con le nostre scelte e con le nostre azioni, a determinare il nostro destino. Salute e fortuna dipendono dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dai periodi e dalle circostanze favorevoli.

Bioritmi Energetici dei 9 Ki sono uno dei metodi tradizionali più semplici ed efficaci utilizzati per conoscere e sfruttare le influenze ambientali positive (per saperne di più sulla Numerologia del Ki delle Nove Stelle, detta anche Metodo dei 9 KiAstrologia del Feng Shui o Astrologia dell’I Ching, leggi l’articolo “Diamo i numeri!“.)

Periodo: 8 dicembre – 5 gennaio

Energia dell’anno (1° Numero): 5 Centro

Energia del mese (2° Numero): 1 Acqua

I Ching, Esagrammi associati: ䷃ 4 La Stoltezza Giovanile, ䷆ 7  L’Esercito

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DELL’ANNO (5 CENTRO)

Casa 5 – archetipo la terraQuesto anno è caratterizzato dal numero 5 Centro, Elemento Terra.

Il simbolo dell’energia del 5 Centro è la terra e tutte le cose tendono a ritrovare l’equilibrio che è essenziale per lo sviluppo e la vita di ogni vivente. Ciò che non è armonico spesso si “aggiusta” da solo, anche drasticamente e traumaticamente, indipendentemente dalla nostra volontà.

Può sembrare un periodo difficile da gestire, a causa di difficoltà, instabilità e cambiamenti improvvisi: il consiglio è di lasciare che le cose si assestino cercando di intervenire il meno possibile. È fondamentale cercare di mantenersi equilibrati, stabili, centrati e “con i piedi ben piantati per terra”.

Anche i rapporti interpersonali non sono sempre facili.

Si percepisce una situazione di instabilità che richiede un grande dispendio energetico, è quindi importante prendersi cura di se stessi, riposando a sufficienza, e recuperando energia con esercizi di respirazione ed alimenti di ottima qualità ed in giusta quantità (questa energia favorisce gli eccessi di appetito).

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DEL MESE (1 ACQUA)

1 semeQuesto mese è caratterizzato dal numero 1 Acqua, Elemento Acqua.

Il simbolo dell’energia dell’1 Acqua è il seme che riposa in attesa di essere piantato, poderosa forza vitale che però necessita di tempo per potere manifestarsi al meglio. Quindi in questa casa è importante è importante imparare a “non fare” ed a prendersi cura di se stessi e del proprio sviluppo interiore (pratiche energetiche, lettura, meditazione, ecc.).

L’energia di questa casa è paragonabile a quella della notte e dell’inverno. È un’energia interiore che non favorisce la comunicazione ed i rapporti ma che è necessaria per rigenerarsi.
In questo periodo sono favoriti lo studio e la ricerca.

POTENZIALE EVOLUTIVO PERSONALE DEL MESE SECONDO L’I CHING

04-Youthful-FollyQuesto periodo è descritto da due Esagrammi del Libro dei Mutamenti per cui possono presentarsi o l’una o l’altra delle condizioni riportate qui di seguito, oppure una combinazione di entrambe.

Esagramma ䷃ 4 La Stoltezza Giovanile

Quando si punisce la stoltezza non è propizio commettere prevaricazioni.
Propizio è soltanto difendersi da prevaricazioni.

Se una persona rifiuta caparbiamente di capire e continua ostinatamente a ripetere gli stessi errori è giunto il momento di contrastare, con determinazione, ma senza eccessi, le sue prevaricazioni e di rivolgersi a chi di dovere perchè prenda i provvedimenti del caso.

Se sei tu stesso a dover decidere ed applicare la punizione, mantieni la tua obiettività ed evita i coinvolgimenti emozionali per non andare oltre a ciò che è strettamente necessario, rischiando di commettere a tua volta un’ingiustizia.

Esagramma ䷆ 7  L’Esercito

Il grande principe emana ordini,
Fonda stati, infeuda famiglie.
Uomini comuni non vanno adoperati.

Quando raggiungi i tuoi obiettivi evita l’autocompiacimento perchè in tal modo le cose potrebbero scivolarti di mano. Ricompensa chi ti ha aiutato, ma, nel delegare le responsabilità, sii realistico nel considerare le capacità delle persone coinvolte. Attenzione a non buttar via ciò che hai guadagnato.

BIORITMO ENERGETICO PERSONALE DEL MESE

Esaminiamo ora il Bioritmo Energetico Personale generale del mese per ognuno dei 9 Numeri Energetici calcolati secondo il metodo del Ki delle Nove Stelle.

Il 1° Numero Energetico personale è il più importante e dipende dall’anno di nascita che troverete indicato nella tabella riportata qui di seguito. Attenzione però che in questo sistema si utilizza l’anno medio cinese standard che parte il 4 febbraio di ogni anno, per cui chi è  nato fra il 1° gennaio ed il 3 febbraio deve considerare l’anno precedente (ad esempio: 2 febbraio 2000 -> 1999).

Questo mese pone la priorità di rafforzarsi lasciando il giusto tempo al riposo per recuperare energia ed imparando a difendersi  dalle prevaricazioni per non indebolirsi.

Chi porta il numeri di Metallo, 6 Cielo e 7 Lago, risulta particolarmente favorito.

Numero Bioritmo del mese  Anno di nascita (dal 4 febbraio al 3 febbraio)
1 Acqua complicato 2008,1999,1990,1981,1972,1963,1954,1945,1936,1927
2 Terra altalenante 2007,1998,1989,1980,1971,1962,1953,1944,1935,1926
3 Tuono altalenante 2006,1997,1988,1979,1970,1961,1952,1943,1934,1925
4 Vento altalenante 2005,1996,1987,1978,1969,1960,1951,1942,1933,1924
5 Centro complicato 2013,2004,1995,1986,1977,1968,1959,1950,1941,1932
6 Cielo positivo 2012,2003,1994,1985,1976,1967,1958,1949,1940,1931
7 Lago positivo 2011,2002,1993,1984,1975,1966,1957,1948,1939,1930
8 Monte altalenante 2010,2001,1992,1983,1974,1965,1956,1947,1938,1929
9 Fuoco altalenante 2009,2000,1991,1982,1973,1964,1955,1946,1937,1928

Con le 9 energie della Numerologia dell’I Ching impariamo ad armonizzare i nostri bioritmi individuali con quelli ambientali. Conoscere gli influssi energetici che determinano la nostra costituzione e la nostra personalità e comprendere le leggi immutabili che determinano l’incessante evoluzione che caratterizza tutti i cicli della natura e dell’esistenza ci consente di essere liberi e di scegliere a ragion veduta quale indirizzo dare alla nostra vita per poter realizzare concretamente i nostri sogni.

Prima di prendere una decisione importante su questioni di lavoro, famiglia o relazioni, richiedi una Consultazione Numerologica Personale (su appuntamento o via mail) per valutare obiettivamente la situazione, i suoi possibili sviluppi e le migliori azioni da intraprendere (o da non intraprendere).

Valter Vico

Consulti con l’I Ching e la Numerologia Orientale, su appuntamento (a Torino) o via mail

333.26.90.739, valter.vico@facebook.com

ViVa I Ching: la Numerologia e l'I Ching a Torino

NOTE

Il “potenziale evolutivo” è liberamente tratto da “The Everyday I Ching” di Sarah Dening, ed. St. Martin’s Griffin.

I testi dell’I Ching sono liberamente tratti da “l King, Il Libro dei Mutamenti”, ed. Astrolabio Ubaldini.

I testi delle energie del mese e dell’anno sono scritti in collaborazione con Dorotea Carbonara.


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Un metodo “ragionevole” di interpretazione dell’Yi Jing #IChing

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I Ching - Il Libro dei Mutamenti”PALETTI” DELL’INTUIZIONE: ELEMENTI PER UN METODO RAGIONEVOLE DI INTERPRETAZIONE DELL’ YI JING
Cyrille J.- D. Javary

L’Yi Jing non è una scienza, è un’arte, per cui la sua pratica richiede talento e tecnica. Tradizione multisecolare, sintesi rinnovata col passare dei secoli, la pratica individuale dell’Yi Jing, che erroneamente chiamiamo ”divinazione“, ci apre a una nuova visione del mondo. Yin/Yang per la sua dialettica attiva e la sua dinamica interna disloca i dilemmi sui quali sovente ci blocchiamo. La saggezza delle risposte dell’Yi Jing a volte ci sorprende, ma è comunque sempre di aiuto, non fosse altro per il dialogo che ci induce a instaurare con la situazione e sopratutto con noi stessi, ma senza guida, senza un metodo d’investigazione l’Yi Jing può rivelarsi un esercizio rischioso, poiché il consultante si trova a fronteggiare sentenze lapidarie con simbolismi e formule esotiche e arcaiche, l’utilizzatore deve così ricorrere alla propria intuizione e ai commentari della traduzione di cui dispone.
Al momento non abbiamo traduzioni soddisfacenti e correttamente spiegate dell’Yi Jing, quelle in commercio si rifanno in parte tutte alla stessa fonte, la traduzione di Richard Wilhelm, che risale a tre generazioni fa e il cui contenuto non trova d’accordo molti sinologi che la considerano sorpassata, sul piano filologico, storico e psicologico, ciò nonostante l’Yi Jing funziona e innumerevoli utilizzatori testimoniano della veridicità dei suoi consigli, evidentemente vi è qualcosa che passa oltre e che parla
direttamente alla nostra intuizione. L’intuizione, una delle qualità umane più efficaci, è un dono che ciascuno può coltivare e rafforzare, per esempio, con esercizi appropriati di Qi Gong. I cinesi hanno sempre apprezzato l’intuizione e hanno cercato nel campo dell’Yi Jing un metodo globale di analisi che permettesse loro di utilizzarla al meglio.
Il Centro Djohi di Parigi ha sviluppato e insegna questo metodo da diversi anni, allo scopo di dare, con l’aiuto di una metodologia ragionevole, dei “paletti” all’intuizione affinché essa possa sviluppare tutta la propria potenza induttiva senza perdersi nelle steppe dell’immaginario.
Questo metodo si compone di due parti: l’analisi e l’interpretazione che si sviluppano in otto punti.

L’analisi è la verifica e la cernita degli elementi che appaiono nella risposta apportata dall’Yi Jing, è la parte che richiede la maggiore obiettività. L’interpretazione consiste nel legare assieme tra loro tutti gli elementi dell’analisi e nell’organizzarli assieme in modo da far emergere la loro gerarchizzazione e una sintesi personale.

L’analisi è la parte Yang, centrifuga, dello studio di una consultazione, si prende possesso di tutti i dati apportati dalle figure lineari e dai testi. L’interpretazione è la parte Yin, centripeta, è una decantazione che permette di far emergere, eliminando informazioni non pertinenti alla domanda, il senso specifico della risposta.

Gli otto punti secondo cui si sviluppa questo metodo sono i seguenti:

  1. la questione della domanda
  2. l’analisi visuale delle figure
  3. l’esagramma opposto
  4. l’esagramma nucleare
  5. gli esagrammi derivati
  6. i trigrammi
  7. i Testi Canonici
  8. la sintesi

LA QUESTIONE DELLA DOMANDA

È un momento essenziale nella consultazione, perché esige l’implicazione personale di chi interroga il Libro. Una consultazione dell’Yi Jing è simile a una presa del polso cinese, riguarda solo la persona che vi si presta. È una veduta aerea di un paesaggio interiore, la radiografia dell’organizzazione delle forze Yin/Yang che stanno alla base del consultante in un dato momento, nella tensione particolare di questa persona verso un determinato scopo. È valida solo per il tempo della domanda. Più è precisa la formulazione della domanda, più precisa sarà la risposta dell’Yi Jing e più precisa la sua interpretazione. Il consultante, effettuando lui stesso il lancio delle monete o utilizzando gli steli d’achillea, entra attivamente nella propria domanda, riassumendo si può dire che la migliore formulazione di una domanda all’Yi Jing si presenta sotto forma di un quesito che comporta un verbo d’azione di cui il consultante è il soggetto.
Spesso i nomi cinesi degli esagrammi sono dei verbi, è facile che l’Yi Jing risponda alla domanda proprio con un verbo, inoltre questo tipo di formulazione permette di escludere dall’utilizzazione ragionata dell’Yi Jing ogni idea di divinazione, poiché impedisce sia le domande d’informazione sull’avvenire, sia le domande implicanti atteggiamenti o sentimenti di persone al di fuori del consultante, infine la domanda va scritta. Qui non si tratta di ortodossia, ma di armonia, poiché a questa domanda l’Yi Jing risponderà sotto forma di un’immagine che sarà essa stessa descritta a parole.
Ancora un’altra ragione a favore della formulazione scritta e datata è la possibilità di poter tornare ulteriormente a considerare le consultazioni ottenute in passato. L’ideale sarebbe quindi di tenere un quaderno delle proprie consultazioni, una sorta di giornale di bordo della propria navigazione nel flusso del cambiamento.
Nel caso in cui la domanda si presenti sotto forma di un’alternativa, di una scelta tra due possibili soluzioni, bisogna assolutamente ricorrere al metodo della doppia consultazione. Questa tradizione più che millenaria, è più antica dell’Yi Jing stesso, poiché risale alle interrogazioni effettuate sui gusci delle tartarughe durante l’età del bronzo, consiste nell’interrogare l’Yi Jing su ciascuna delle alternative considerate.

A parte le domande precise di attitudine o le domande generali di strategia, tutti gli altri quesiti posti all’Yi Jing nello spirito indicato precedentemente, possono tradursi in una doppia consultazione sotto forma di:
A) fare questo?
B) non fare questo?
La pratica della doppia consultazione porta a considerare la realtà e il suo contrario sotto una nuova luce che ancor prima della risposta che si otterrà è già ricca d’insegnamenti.

ANALISI VISUALE DELLE FIGURE

La sottigliezza della risposta data dal libro delle Mutazioni sta soprattutto nel fatto che essa non si presenta sotto forma di un esagramma, ma di due. Questa due figure non sono né indipendenti né equivalenti. Chiameremo “esagramma ottenuto” la figura ricavata in seguito alle manipolazioni aleatorie riportate linea per linea dal basso verso l’alto. È la parte fondamentale della risposta.
L’esagramma ottenuto rappresenta l’organizzazione delle forze Yin/Yang del consultante, determinata e materializzata dalla sua particolare tensione verso lo scopo che si propone, dalla materia in cui la sua domanda è stata formulata ed è verso la comprensione di questo esagramma che convergono tutte le regole di analisi. Attraverso la manipolazione si determina non solo la natura Yin o Yang di ciascuno dei sei tratti dell’esagramma ottenuto, ma si differenziano anche quelli che restano Yin o Yang per tutto il tempo della domanda (indicati con 8 per lo Yin e 7 per lo Yang), da quelli che appaiono come per una sorta di arresto sull’immagine nell’istante precedente alla loro mutazione, cioè la loro trasformazione nel proprio contrario. La risposta è allora completata da una seconda figura che chiameremo “esagramma di prospettiva”.
L’esagramma di prospettiva è la figura ottenuta operando la trasformazione di Yin in Yang e viceversa delle linee così dette mutanti dell’esagramma ottenuto (indicate con 6 per Yin e 9 per lo Yang).
L’esagramma di prospettiva, spesso chiamato a torto “esagramma di mutazione”, non rappresenta come generalmente si crede, il futuro della situazione, ma permette di precisare la consonanza particolare e l’esagramma che ha ottenuto, rappresenta la prospettiva nella quale l’esagramma deve essere letto, da cui il suo nome.
Essendo l’analisi visuale di queste due figure una delle parti essenziali nello studio di una consultazione, conviene disegnarle ben grandi, su di un foglio bianco, sulla cui parte superiore sarà stata riportata la domanda e la data della consultazione. Tracceremo le due figure allo stesso livello per rilevare che appartengono allo stesso periodo e soprattutto per far apparire con più chiarezza le variazioni da una figura all’altra.

La visuale si basa sull’apprezzamento globale del rapporto Yin/Yang all’interno di ogni figura e sullo studio della ripartizione dei tratti Yin e Yang in ciascuna delle due figure che si basa principalmente su:

  • La proporzione del numero dei tratti Yin e Yang in ogni figura.
  • La disposizione reciproca dei tratti Yin e Yang, centro e periferia.
  • La disposizione e la ripartizione dei tratti nei tre livelli (1-2, 3-4, 5-6).
  • I rapporti di polarità fra l’alto e il basso (1-4, 2-5, 3-6).

Così come sull’evoluzione di ciascuno di questi fattori in seguito alla mutazione da una figura all’altra occorre ricordare la struttura generale dei sei livelli di un esagramma, su cui poggiamo tutte queste considerazioni:

  1. INGRESSO entrata nella situazione.
  2. GOVERNATORE gestire le cose da basso, nel quotidiano; applicare gli ordini dall’alto.
  3. PASSAGGIO passaggio da un livello all’altro; esteriorizzazione.
  4. MINISTRO materializzare le direttive dall’alto; trasmettere le informazioni dal basso.
  5. SOVRANO governare le cose dall’alto a lungo termine; dirigere, gestire.
  6. CONCLUSIONE uscita dalla situazione; intravedere l’evoluzione successiva.

L’occupazione di ciascuno di tali livelli da parte di linee Yin o Yang molto spesso orienta verso il senso globale dell’esagramma, questa struttura a sei livelli è la sola regola generale dell’Yi Jing e permette ad esempio di determinare l’adeguamento di ogni tratto con il livello o il posto che occupa, in funzione della qualità pari o dispari di questo livello. I posti dispari/Yang sono situati al primo, terzo e quinto livello; i posti pari/Yin sono situati al secondo, quarto e sesto livello. La situazione ideale è quella in cui la natura dei tratti corrisponde a quella del posto che occupa, cioè i tratti Yang in posti dispari e quelli Yin in posti pari, è rappresentata dall’esagramma 63.63 - 120px-Iching-hexagram-63.svg
È interessante comparare le figure della consultazione con questa struttura ideale per determinare dove esse si distaccano da questa consonanza Yin/Yang, così come il diminuire o l’aumentare di queste qualità al passaggio della mutazione. Tuttavia, questo tipo di analisi deve essere utilizzato con precauzione nella misura in cui l’adeguamento è sempre relativo alla situazione considerata nel suo insieme. Torniamo un istante alla divisione della figura in tre livelli, oltre la divisione classica dell’esagramma in due sottoinsiemi di tre linee, che considereremo più tardi, vi è un altro sistema di ripartizione meno conosciuto, ma molto interessante, che consiste nel riprodurre a livello della figura la grande triade cinese: Terra, Mondo Umano, Cielo.
Ripartiamo dunque l’esagramma in tre zone di due linee, diagrammi, ognuna messa in rapporto analogico con queste tre entità. Le corrispondenze tra queste tre zone sono spesso molto ricche d’insegnamenti.

L’ESAGRAMMA OPPOSTO

L’esagramma opposto è la figura ottenuta rimpiazzando ciascuno dei tratti Yin con dei tratti Yang e viceversa, indipendentemente dal fatto che siano mutanti o no. L’insieme dei 64 esagrammi si divide così in 32 coppie di esagrammi legati da una relazione specifica e strutturale.
In una consultazione, l’esagramma opposto rappresenta “ciò che la situazione non è”. È una sorta d’immagine al negativo, ricca d’insegnamenti “al contrario”. La sua prima utilità è che permette di avere, fin dall’inizio, un’informazione d’insieme sulla situazione; alcuni esagrammi, a causa del loro senso assai generale o astratto, sono meglio chiariti dai loro esagrammi opposti.
Per una domanda riguardante un lavoro da intraprendere se l’esagramma ottenuto è il 31 INFLUENZARE, il senso non appare chiaro.

31 - L'Emozione

L’esagramma opposto è il 41 DIMINUIRE

41 - 120px-Iching-hexagram-41.svg

Sappiamo già che intraprendere questo lavoro sarà il contrario di una situazione di diminuzione.
L’apporto dell’esagramma opposto può persino estendersi fino a suggerire comportamenti appropriati, facendo riferimento al testo della sua Grande Immagine e applicando il contrario del consiglio fornito. Nel nostro esempio, il testo della Grande Immagine dell’esagramma 41 parla di “moderare le proprie passioni”, vi è quindi l’indicazione che il consultante non deve moderarsi nell’intraprendere questo lavoro. Anche qui, come per tutte le indicazioni fornite dai testi, suscettibili di problemi di traduzione, esse si devono tenere in considerazione soltanto quando rafforzano la coerenza delle informazioni ottenute dagli altri metodi di analisi.

L’ESAGRAMMA NUCLEARE

L’esagramma nucleare è la figura costituita dalle quattro linee centrali di un esagramma, rappresenta il cuore della situazione, il motore profondo che l’anima.
In un esagramma il primo e sesto tratto occupano una posizione a parte, rappresentando i bordi, l’entrata e l’uscita, prima e dopo.
Essi “avvolgono” i quattro tratti centrali che costituiscono la parte più indicativa dell’esagramma, localizzata intorno al livello umano, materiale, quotidiano, che è costituito dal terzo e quarto tratto.
L’esagramma nucleare è costituito dai tratti 2, 3, 4 al primo, secondo e terzo posto e dati tratti 3, 4, 5 al quarto, quinto e sesto posto.
Esempio:

6 nucleo

L’esagramma nucleare da informazioni importanti, dunque, sulla forza fondamentale che è al cuore di un esagramma.
L’esagramma 36 OSCURARE LA PROPRIA LUCE, non sembra evocare una situazione facile, né proporre una strategia piacevole, ma all’esame del suo esagramma nucleare lo vediamo sotto un’altra luce: il motore profondo che anima il fatto di “oscurare la propria luce” è una maniera di “liberarsi” (40), è una strategia liberatoria che permette di sfuggire a una situazione caratterizzata dall’arbitrarietà e l’ingiustizia. Lo studio dell’esagramma nucleare permette di avere accesso ai meccanismi interni dell’Yi Jing poiché i due tratti esterni dell’esagramma ottenuto non partecipano alla costruzione del nucleare, ne consegue che se ogni esagramma ha un nucleare, questa stessa figura è anche il nucleare di altri tre esagrammi.
Possiamo così raggruppare i 64 esagrammi in “famiglie” di quattro figure che hanno in comune lo stesso esagramma nucleare. Queste famiglie rappresentano quattro materializzazioni differenti di una stessa forza fondamentale. Possiamo altresì utilizzare i bordi esterni per sistemarli secondo lo schema classico cinese delle “quattro immagini”.
Si tratta della disposizione delle strutture a due tratti secondo un’organizzazione stagionale:

  • al Sud, corrispondente l’estate, il bigramma Yang-Yang ⚌
  • all’Ovest, l’autunno, il bigramma Yin-Yang ⚎
  • al Nord, inverno, il bigramma Yin-Yin ⚏
  • e all’Est, primavera, il bigramma Yang-Yin ⚍

Prendiamo per esempio la famiglia degli esagrammi che hanno come nucleare l’esagramma 2. Le quattro figure che la compongono hanno ciascuna i tratti centrali Yin e non differiscono che per i tratti 1 e 6, che sono o Yin o Yang:

7 nucleo

FAMIGLIA DELL’ESAGRAMMA 2

Da questo schema si evidenzia che la forza fondamentale del puro Yin, rappresentata dell’esagramma 2, prende una forma “primaverile” con l’esagramma RITORNO (24), una forma “autunnale” con l’esagramma USURA (23), una forma “invernale”, totalmente Yin con l’esagramma 2, e infine una forma “estiva” particolarmente Yang con l’esagramma NUTRIZIONE (27).

Questa costruzione particolarizza 16 esagrammi nucleari, che occupano una posizione a parte tra i 64. Seppur dotati di un significato particolare, questi esagrammi sono figure a sei tratti come le altre, vale a dire che hanno anch’esse un nodo, una forza fondamentale che le anima.
Quali sono dunque i nucleari dei nucleari? Non sono altro che i quattro pilastri fondamentali dell’Yi Jing, gli esagrammi 1, 2, 63, 64.

8 nucleo

GLI ESAGRAMMI DERIVATI

Chiameremo esagramma derivato quello che appare per mutazione di una linea di un esagramma qualsiasi. La nozione di esagramma derivato apre vasti orizzonti, tanto allo studio di una consultazione particolare, quanto alla comprensione dell’Yi Jing in generale. A livello pratico, è aiuto importante nello studio di una consultazione in quanto riesce a chiarire un po’ i problemi di comprensione dei testi, spesso oscuri, delle 384 linee degli esagrammi. Gli esagrammi derivati permettono di farsi un’idea della particolarità del momento specifico della situazione descritta dalla linea considerata.
I manuali cinesi dicono perciò che l’esagramma derivato “abita” la linea, cioè ne dà la colorazione, quando il testo di una linea è troppo oscuro o troppo arcaico, l’esagramma derivato per mutazione di questa linea apporterà elementi preziosi per capire cosa vi succede e quindi intravedere la condotta appropriata. L’indicazione fornita dall’esagramma derivato ci permette di evitare di essere prigionieri tanto delle scelte operate dal traduttore, quanto della suggestione operata in noi dalle parole che ha
scelto.
Facciamo un esempio: l’esagramma 23 USURA descrive un momento in cui è importante saper tenere duro nella lotta contro ciò che consuma dall’interno o dall’esterno. Il testo del terzo tratto di questo esagramma è composto di soli quattro ideogrammi, di cui gli ultimi due sono facili da comprendere: «Nessun errore.» Mentre i primi due sono molto oscuri a causa della loro concisione: vi è il nome dell’esagramma e un altro ideogramma che ha un significato troppo generale perché se ne possa comprendere il senso. È come se a questo terzo posto, a livello del passaggio, il problema della gestione dell’usura si riassumesse nell’usura stessa. Che fare per tradurre il consiglio dell’Yi Jing in termini applicabili alla situazione in cui ci troviamo? Ricorrendo all’esagramma derivato qualcosa viene a chiarirsi. La mutazione di questa terza linea conduce all’esagramma 52 STABILIZZARE: vi è dunque nella situazione considerata, (esagramma 23, terza linea), qualcosa in rapporto con il consiglio di calmarsi, (senso generale dell’esagramma 52), di dominare la propria paura (Grande Immagine), di tenere duro nella solitudine, «Agire alla corte del re senza vedere nessuno.» (Testo del Giudizio), senza contrarsi, «Stabilizzare la schiena senza sentire il corpo.» (Testo del Giudizio).
Nella consultazione dell’Yi Jing il caso più comune è ottenere una sola linea mutante, in questa circostanza, l’esagramma derivato e l’esagramma di prospettiva corrispondono, ma quando vi sono più linee mutanti l’analisi diventa più delicata e non ci si deve lasciar tentare d’utilizzare gli esagrammi derivati per dare una sequenza cronologica ai diversi momenti sottolineati da ogni linea mutante. Le linee mutanti segnalano situazioni particolari che appaiono simultaneamente all’interno della situazione considerata: questo è un altro punto delicato nell’analisi di una consultazione soprattutto quando i testi delle linee sembrano contraddirsi tra loro, ma ai cinesi la contraddizione non fa paura ed effettivamente la vita non essendo avara di questo sapere di combinazioni, sembra proprio dar loro ragione.

I TRIGRAMMI

I trigrammi sono la chiave essenziale per penetrare nell’universo di Yin/Yang. Numerosi testi in lingua occidentale riportano la leggenda secondo cui i trigrammi sarebbero all’origine degli esagrammi.
Ci si rende facilmente conto di quanto ciò sia inesatto, osservando che più della metà degli esagrammi appaiono del tutto incomprensibili se ricondotti a questi soli elementi. Storicamente, i trigrammi sono nati da una riflessione globale sugli esagrammi, e non il contrario. I testi degli esagrammi sono stati fissati molte centinaia d’anni prima dello sviluppo dell’idea dei trigrammi. Occorre quindi tener sempre presente che un esagramma, più che la combinazione di due trigrammi, è una situazione intera, che non può essere ridotta a due elementi. Non di meno, non è senza ragione che la tradizione cinese ha incorporato i trigrammi al corpus dell’Yi Jing e ce ne dobbiamo servire, pur senza perderci troppo nelle immagini naturalistiche che sono loro attribuite spesso mal tradotte e mal comprese.
Se considerati poiché movimenti energetici e modelli di comportamento, i trigrammi forniscono elementi importanti nell’analisi di una consultazione. Se ci troviamo in difficoltà a tradurre in termini d’azione il senso di un esagramma, le qualità dei due trigrammi elementi apportano indicazioni di minima per determinare l’attitudine appropriata alla situazione. Sono inoltre efficaci per comprendere ciò che evolve tra l’esagramma ottenuto e l’esagramma di prospettiva.

I TESTI CANONICI

Rappresentano il punto di ancoraggio alla tradizione cinese. Il testo dell’Yi Jing propriamente detto si compone unicamente del Giudizio e dei testi delle linee dei 64 esagrammi. Tutto il resto è rappresentato dai Commentari Canonici molto più tardivi.
Tradizionalmente i testi da consultare sono:

  • Il Giudizio e la Grande Immagine dell’esagramma ottenuto.
  • I testi delle linee mutanti dell’esagramma ottenuto e in minor misura,
  • Il Giudizio e la Grande Immagine dell’esagramma di prospettiva.

Nulla impedisce di documentarsi su altri Commentari Canonici. Le definizioni della X Ala (Commentari sulle figure in disordine), per esempio, generalmente sono ricche d’insegnamenti. Inoltre ci si può documentare sui testi degli esagrammi opposti, nucleari o derivati, tenendo però presente che le indicazioni da essi fornite hanno valenza diversa da quelle contenute nei testi dell’esagramma ottenuto o dell’esagramma di prospettiva.
La più grande difficoltà dei testi dell’Yi Jing viene dal fatto che, essendo lo strato più antico del Libro delle Mutazioni, non sono sempre facili da capire né da interpretare. Non di meno, si possono stilare alcune regole:

I nomi degli esagrammi descrivono una data situazione e la sua gestione. A volte l’accento è posto più sulla descrizione (es. esagr. 55 ABBONDANZA); a volte più sulla sua gestione (esagr. 58 COMUNICARE). Nella nostra lingua raramente si può esprimere questa dialettica con una sola parola e di questo dobbiamo tenere conto. Esempio l’esagramma 4 si chiama MENG, che significa “Giovane Stolto” (descrizione), ma anche “Apprendimento, Ricevere un insegnamento” (gestione).

Il testo del Giudizio riassume ciò che l’Yi Jing pensa della situazione definita nel suo insieme. È spesso laconico o composto unicamente da indicazioni mantiche. È importante analizzare queste ultime con precauzione, il loro senso non è sempre preciso e soprattutto in maniera relativa, riguardo alla loro presenza o alla loro assenza.

Il testo della Grande Immagine esprime ciò che l’Yi Jing pensa che occorra fare in una determinata situazione. Indica generalmente l’azione ideale riguardo alla situazione considerata dalla figura servendosi di due frasi, di cui la seconda indica l’obiettivo e la prima il modo di realizzarlo.

I testi delle linee pongono l’accento sulla particolarità dei diversi stadi cui si sviluppa la situazione descritta dall’esagramma. Nel caso in cui il testo di una linea indichi una linea d’azione in contrasto con il consiglio espresso nel Giudizio, è il consiglio fornito dal testo della linea che occorre seguire. In effetti, se il testo del giudizio descrive in maniera generale la situazione in cui ci si trova, il testo della linea mutante indica un momento preciso di questa situazione che ci riguarda più da vicino. Vi sono quindi circostanze in cui conviene fare il contrario di quello che la situazione raccomandata in maniera globale.

Quando il testo di una linea mutante viene a contraddire il testo di un’altra linea mutante il problema è più complesso, perché bisogna allo stesso tempo seguire i due consigli. Non possono in alcun caso essere seguiti uno dopo l’altro, poiché il fenomeno della mutazione delle linee è avvenuto nello stesso momento.

Infine, vi è il problema della comprensione del testo stesso. Che cosa può significare, per esempio, una frase come: “Ecco che sopraggiunge la veste dai galloni scarlatti!» (Esagr.47, linea 2). A parte il fatto che il rosso è un colore onorifico, cosa che potrebbe far pensare trattarsi, per la veste in questione, di un segno esteriore di potere, quindi della proposizione di una carica onorifica, null’altro traspare da questa frase. Comprendere frasi scritte circa tremila anni fa può a volte apparire un’impresa ardua, ma non é per questo che si deve cadere in libere associazioni d’idee. Qui una piccola regola ci viene in aiuto: non tutte le parole di un testo invecchiano allo stesso modo e se il tempo porta via nel proprio fluire i sostantivi che descrivono la realtà di un’epoca, i verbi, loro sono esterni. Nel nostro esempio un fatto è certo: qualcosa “sopraggiunge”, qualcosa che modifica la situazione. Come regola generale, quando il testo è troppo arcaico, guardando i verbi e cambiandoli con l’esagramma derivato, si può arrivare ad avere un’idea molto precisa della situazione. Il testo completo delle linee del nostro esempio dice:
Esaurimento davanti al vino e al cibo.
Ecco che sopraggiunge la veste dai galloni scarlatti.
È favorevole fare i riti d’offerta agli antenati.
Sventurate le spedizioni. Nessun errore.
Questa è interpretabile come al cuore di una situazione di esaurimento arriva qualcosa che fa intravedere la possibilità di una riunione, (Esagr. derivato dalla linea: 45), a condizione di riallacciarsi alle proprie radici, “fare offerte agli antenati”, e di astenersi da azioni esteriori, “sventurate le spedizioni”, in queste condizioni gli errori commessi non saranno pregiudizievoli, “nessun errore”.

LA SINTESI

È evidentemente il momento più delicato nella analisi di una consultazione, quello in cui il rigore si mette da parte di fronte all’intuizione. Tutti gli elementi accumulati in precedenza, che cominciano a pesare a causa del loro gran numero, devono essere fusi e sintetizzati in una risposta che in forma ideale dovrebbe potersi formulare con una sola frase. La difficoltà principale è quella di operare una cernita fra tutte le informazioni di cui disponiamo, in modo da eliminare quelle che non servono all’elaborazione della risposta. Il metodo migliore è quello di conservare quelle indicazioni che sono apparse più volte durante i diversi metodi d’analisi. Quando sembra troppo difficile realizzare la sintesi, si può sempre ricondurre a quanto espresso dal nome dell’esagramma ottenuto, modulato da quello dell’esagramma di prospettiva. Nel dialogo intimo che s’instaura con l’antico libro cinese quel che conta è l’intuizione, resa più sicura dai paletti che le abbiamo imposto e il cuore.
N.B. Le traduzioni dei nomi degli esagrammi e diverse sentenze utilizzate in questo testo sono estratte dal MOT-A-MOT PREALABLE A’ LA TRADUCTION DU DJOHI, realizzato al Centro Djohi, Association pour l’Etude et l’Usage du Yi Jing – B.P. 322 – 75229 PARIS cedex 05.
Questo testo, scritto da Cyrille J.-D.Javary, riassume il metodo tradizionalmente cinese per lo studio di una consultazione dell’Yi Jing, utilizzato e divulgato dal Centre Djohi, ed è stato tratto dal N.98 della rivista “Question De”, ed. A. Michel.
È stato tradotto in italiano da Marina Camogliano del gruppo Djohi Cote d’Azur (Nice-Monaco- Genova), 38 rue Pastorelli – 06000 Nice.

(tratto da http://www.scribd.com/doc/19385573/palettiintuizione )


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“Tornerà da me?” (Esagramma 24)

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esagramma 24Tornerà da me?” è una delle domande ricorrenti che vengono poste all’I Ching, il Libro dei Mutamenti e spesso nel responso dell’oracolo compare l’Esagramma 24 ䷗ , Il Ritorno, per cui viene spontaneo interpretarlo come un pronostico del prossimo ritorno della persona amata.

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L’esagramma del mese: Il Ritorno (gennaio)

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Andrea Biggio

gennaio/febbraio – “Ciò che succede ora è già avvenuto in passato e accadrà in futuro” 
Sono da poco terminate le feste più care a molti popoli, feste come il Natale, Capodanno, Epifania, e sta per arrivare il Carnevale: queste festività ovunque rappresentano nella stagione invernale un punto simbolico di svolta (dopo il 21 dicembre le giornate hanno ricominciato ad allungarsi) non soltanto nella tradizione cristiana (nascita del Cristo) ma anche negli usi delle preesistenti festività pagane e degli antichi riti della rinascita. I periodi del solstizio d’inverno erano, ovunque nell’antichità, momenti dedicati ai sacrifici: ognuno sospendeva la propria attività per ritornare al focolare domestico per compiere riti propiziatori verso gli avi.
Nella sequenza del Calendario, dunque, dopo l’esagramma n°2 Slancio Ricettivo, associato al periodo del solstizio d’inverno e del riposo (inizi dicembre – inizi gennaio) durante il quale l’oscurità, tutte linee yin, ha raggiunto il massimo della prevalenza sulla luce e l’energia si è concentrata nascondendosi nelle profondità della terra, si prepara il Ritorno, esagramma n°24, nell’incessante ciclo del divenire.

Il Mito dell’Eterno Ritorno

Gli studiosi della mitologia distinguono due tipi di tempo: un tempo sacro e un tempo profano, un tempo razionale e un tempo mistico, un tempo che procede in avanti e una circolarità senza tempo. James Hillman, citando Plotino il suo filosofo preferito, ci ricorda che il tempo è ciclico. “Ciò che succede ora è già avvenuto in passato e accadrà in futuro, in modo se non esattamente identico, uguale a un qualche livello essenziale. La ripetizione ciclica riflette il tempo eterno del cosmo. La vita mutevole del mondo è governata da schemi divinamente immutabili, o forze archetipiche. La vita nel nostro mondo procede secondo il tempo profano, ignara perlopiù dei modelli mitici che va riproducendo, ineludibilmente. Noi non vediamo che il nuovo è il vecchio che, compiuto il cerchio, si ripresenta, non ci rendiamo conto che per capire il nuovo dobbiamo ritornare al vecchio. ma eterno ritorno significa anche tornare a rivolgersi alle cose eterne.”

復 Fù – L’ideogramma significa ristabilire, restaurare, ritornare, rivenire

E’ composto, nella sua forma arcaica, da due parti, a sinistra, un uomo (stilizzato) che va proprio verso sinistra e, a destra, un vecchio villaggio con, sotto, l’idea di passi: quindi un uomo che andando si rigira indietro e ritorna sui suoi passi, torna dove è già stato.

L’esagramma 24, Il Ritorno, significa ri-venire (10° Ala, segni misti): esso è infatti rappresentativo del periodo che segue il solstizio d’inverno quando l’oscurità, che aveva raggiunto il suo culmine, chiude la fase del ciclo discendente per lasciare spazio al ritorno del principio luminoso ascendente. Il grande Tao genera l’Uno (la lineayang che nasce dal basso).
E’ il momento in cui ogni anno, o ogni giorno a mezzanotte, oppure ad ogni istante di espirazione, si muore per rinascere a sé stessi subito dopo. Si ritorna all’origine, alla sorgente, affinché il tempo ciclico dell’energia che sta riaffiorando, possa avviare una nuova fase ascendente. Questo esagramma indica il ritorno alla Via (Dao) perché è legato al Re, al sovrano che è in noi, al Cuore. Si tratta dell’avvio quasi impercettibile di un movimento di rinnovamento: il flusso vitale concentrato nelle radici riprende la sua marcia espansiva verso l’alto, rappresentata dal tuono (trigramma inferiore) che erompe da sotto terra (trigramma superiore). E’ inverno e la potenza vitale, simboleggiata da questa scossa ancora nascosta, ha bisogno di essere fortificata col riposo senza dispersioni premature e quindi inutili: prima dell’attività sono necessari ancora raccoglimento e concentrazione.

La strategia

Quando un fenomeno raggiunge il suo apogeo, non può che cominciare a mutare nel suo opposto. Il germe della luce (la linea yang sotto) nasce nel cuore dell’oscurità (le linee yin). La forza ritorna, bisogna incoraggiarne il movimento ancora molto giovane. Non forzate le cose (wu wei) perché tutto arriverà al momento giusto (timing) e potranno persino esserci delle piacevoli sorprese.

Il potenziale di situazione per il management

Finalmente un giro di boa per il manager: la forza d’iniziativa rinasce, se ne cominciano a vedere i primissimi segnali. E’ bene incoraggiare questo nuovo movimento ancora poco percettibile, ma senza forzare le cose a crescere. Bisogna saper riconoscere in esso un processo di rinnovamento che comincia ed accompagnarlo con dolcezza e con molta fiducia. Attenzione a non farsi prendere da ansia e febbrilità nei progetti che interessano. Il tempo della piena azione ancora non è arrivato e le energie vanno conservate e preservate proprio per quel momento, perché comunque “Il Ritorno” contiene una promessa di sviluppo ed evoluzione, i cui contorni sono ancora indeterminati e non ben discernibili ai nostri occhi.

Alimentazione e cucina

Nell’Alimentazione L’INVERNO è associato all’ energia dell’ACQUA. Gli organi che si associano simbolicamente a questa energia sono Reni e Vescica. La loro funzione è quella di filtrare il sangue e trasformare in urina tutto ciò che viene scartato dal sistema digerente. I Reni sono incaricati della trasmissione della vita della procreazione e dunque della sessualità; ma anche di tutte le creazioni comprese quelle artistiche e spirituali; i reni sono i depositari del passaggio “dal potenziale al reale “.I reni, infatti, hanno l’incarico del passaggio dal Cielo Anteriore al Cielo Posteriore, cioè dalla potenza all’atto, dal virtuale al reale, all’incarnazione. Sono emblematicamente legati all’Acqua, prima origine della nascita e della vita, luogo e sorgente delle trasformazioni, essenza, matrice, origine invisibile ma anche potenza; la potenza del grano che, sotto la terra coperta di neve, già contiene tutto l’albero nel suo divenire. Se abbiamo reni forti e pieni di vitalità sperimentiamo coraggio, resistenza, e energia sessuale. Essi sono legati soprattutto all’emozione della paura e delle nostre attitudini di reazione alle cose della vita e quindi ci parlano delle nostre resistenze, sia quelle profonde (morte e sopravvivenza) che quelle relazionate ai cambiamenti della vita. I problemi renali possono indicare difficoltà nel trovare stabilità nella nostra vita e nel trovare il giusto mezzo tra l’attività, l’aggressività e la difesa, da una parte, che appartengono al rene sinistro, e la passività, l’ascolto, e la fuga che appartengono al rene destro. E’ per tale motivo che le tensioni renali ci possono comunicare la difficoltà di decidere della nostra vita e fare di conseguenza ciò che conviene perché possano realizzarsi i nostri obiettivi!
In questo periodo, è bene continuare a rafforzare il sistema immunitario (che ci protegge dal freddo) con sali minerali di buona qualità, quelli vegetali, e quindi con cereali integrali biologici/biodinamici e verdure (cotte) di terra e di mare (alghe) mangiati quotidianamente; ai quali potremo aggiungere agevolmente un poco più di grassi sani (oli e semi oleosi). Il cibo tipico che rappresenta l’espressione dell’elemento Acqua, perché ne agevola la funzione, sono i legumi: quindi non facciamoceli mancare neanche un giorno; l’energia dell’Acqua viene validamente supportata anche da verdure ad energia compatta come le carote e la bardana. In generale, è necessaria molta attenzione a non ingerire troppi liquidi e cibi acquosi e umidi come per esempio spremute, succhi, frutta fresca e pomodori crudi. Bisogna “yanghizzare” il cibo, cioè cuocerlo bene e fargli perdere acqua e umidità in modo da rafforzare i reni… dimenticando la storiella raccontata da molti medici “ufficiali” che bisogna bere sempre litri di acqua al giorno! Cosa è bene consumare in questo periodo, oltre a una buona dose di legumi? Riso, innanzitutto, per la purificazione del sangue; le verdure di mare (alghe) contro i calcoli renali ed un buon sale marino (possibilmente mediterraneo e siciliano in particolare), tamari e miso. Tra i legumi dare la prevalenza agli azuki, alla soia nera ed ai fagioli rossi (dalla forma simile a quella dei reni) consumandone anche una trentina di grammi al giorno, cotti con l’alga kombu!

(Immagine tratta dalle carte dell’I Ching di Holitzka)

andreabiggio34@gmail.com

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