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Channel: I Ching, Numerologia Orientale e Feng Shui
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Serata aperta di I CHING a Torino il 20 marzo

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i ching 37 bisIncontri aperti di consultazione e condivisione sull’I Ching a Torino con Valter Vico

Tutti gli appassionati ed i curiosi dell’I Ching (Yi Jing, I King) sono invitati a partecipare agli incontri aperti mensili di consultazione e condivisione sul Libro dei Mutamenti che si tengono presso il Centro Tao, a Torino, in Via Mombarcaro 23.

Giovedì 20 marzo alle 21 ci sarà il consueto appuntamento serale mensile con l’I Ching (per gli incontri successivi e per i corsi vedi il calendario generale degli appuntamenti, incontri, corsi e seminari in tutta Italia)

Durante questi incontri scambiamo le nostre esperienze ed opinioni sul “Libro dei Mutamenti”, consultiamo l’oracolo sui quesiti proposti dai partecipanti e ne interpretiamo insieme il responso. Ognuno contribuisce in base al suo livello di conoscenza ed alla sua intuizione. Per tutti è un’occasione unica per conoscere ed approfondire praticamente l’utilizzo dell’oracolo.

Ricordati di portare la tua copia dell’I Ching.

La partecipazione è libera, previa prenotazione, ma è necessaria la tessera associativa annuale. Chi non l’avesse potrà acquistarla all’inizio della serata al prezzo di 15 euro (comprensivo di assicurazione).

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: <<Salute! Nulla che non sia propizio.>>.” (I Ching, Ta Chuan, 2/6)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per informazioni e prenotazioni:
Valter Vico
333.26.90.739
valter.vico@facebook.com


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Corso di I CHING a TORINO sabato 5 aprile

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Per imparare ed approfondire l’utilizzo personale dell’I Ching, l’antico Libro dei Mutamenti:

GIORNATA MONOGRAFICA TEORICO/PRATICA DI I CHING (aperta a tutti)

sabato 5 aprile (dalle 10 alle 18)

Docente: Valter Vico

Sede: Centro Tao, Via Mombarcaro 23, Torino

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: – Salute! Nulla che non sia propizio.” [Ta Chuan, 2/6]

INFO ED ISCRIZIONI

Tel. 333.26.90.739 – Email: valter.vico@facebook.com

(Vai al calendario generale degli appuntamenti, incontri corsi e seminari in tutta Italia)


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“Chi ha e chi non ha” #IChing #Esagramma 55

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55 - 120px-Iching-hexagram-55.svgL’Abbondanza: non rattristarti, tu devi essere come il sole a mezzogiorno. (I Ching, Esagramma 55)

Avere di tutto e di più eppure non poter essere felici.
Essere sommersi dagli avvenimenti, tanto da non riuscire a dare una direzione alla propria vita.
Essere bombardati dalle informazioni, ma non comprendere cosa sta realmente succedendo.
Questi sono alcuni dei temi trattati dall’Esagramma numero 55 del Libro dei MutamentiL’Abbondanza  ䷶ 豐  Feng.

Leggi il seguito di questo post »


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L’esagramma del mese: La Grande Forza (aprile)

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wshiatsu:

#IChing #Esagramma del mese

Originally posted on I Ching, Numerologia Orientale e Feng Shui:

di Andrea Biggio

aprile/maggio – Dà Zhuàng, La Grande Forza 

Nel ciclo degli esagrammi del calendario dopo l’esagramma 11 la Prosperità, la Pace, segue il 34, La Potenza del Grande, rapportato all’epoca in cui la natura sta giungendo alla pienezza della fioritura, la quale poi lascerà spazio alla nascita dei frutti. Nel ciclo delle stagioni ci troviamo ancora nella prima fase, quella che corrisponde alla Primavera, cui sono associati l’est e il mattino, il sorgere ed il ri-sorgere (periodo pasquale) di tutte le cose. Nell’uomo è l’emergere e il ri-emergere delle energie vitali che si dispiegano, dei pensieri, delle emozioni e dei sentimenti che premono dall’interno per manifestarsi. E’ importante ricordare che, per i cinesi, la stagione primaverile è l’inizio dell’anno e pertanto è già cominciata nel giorno del capodanno cinese. Nella tradizione di quel popolo, infatti, gli equinozi e i solstizi rappresentano il centro delle stagioni, il loro culmine…

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I Bioritmi Energetici del mese con i 9 Ki – Aprile: 4 Vento, 6 Cielo

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Terra Uomo CieloQuesto mese ha i numeri giusti per consentirci di realizzare appieno i nostri progetti ed i nostri sogni?

L’antica saggezza del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, ci insegna che siamo noi stessi, con le nostre scelte e con le nostre azioni, a determinare il nostro destino. Salute e fortuna dipendono dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dai periodi e dalle circostanze favorevoli.

Bioritmi Energetici dei 9 Ki sono uno dei metodi tradizionali più semplici ed efficaci utilizzati per conoscere e sfruttare le influenze ambientali positive (per saperne di più sulla Numerologia del Ki delle Nove Stelle, detta anche Metodo dei 9 KiAstrologia del Feng Shui o Astrologia dell’I Ching, leggi l’articolo “Diamo i numeri!“.)

Periodo: 6 aprile – 5 maggio

Energia dell’anno (1° Numero): 4 Vento

Energia del mese (2° Numero): 6 Cielo

I Ching, Esagramma associato: ䷈ 9 La Forza Domatrice del Piccolo

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DELL’ANNO (4 VENTO)

Casa 4- archetipo arbustoQuesto anno è caratterizzato dal numero 4 Vento (Albero), Elemento Legno.

Il simbolo dell’energia del 4 Vento è l’arbusto che rappresenta l’energia dello sviluppo e del gruppo. Ciò facilita la maturazione e la comunicazione.

Risulterà più semplice rafforzare le attività ed i progetti che abbiamo impostato, si presenteranno nuove opportunità e promesse per il futuro, ma è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo, perchè c’è il rischio di disperdersi in troppe iniziative senza che nessuna riesca realmente a radicarsi.

Le tendenze energetiche di ogni persona verranno amplificate, così come l’emotività che si manifesterà nello sguardo e nella voce e che attirerà simpatie e attenzione.

Nuovi interessi per culture antiche e lontane, filosofia, religione e ricerca spirituale.

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DEL MESE (6 CIELO)

6 pianta giovaneQuesto mese è caratterizzato dal numero 6 Cielo, Elemento Metallo.

Il simbolo dell’energia del 6 Cielo è la pianta giovane di cui si comincia a percepire la forza. Allo stesso modo questa energia fornisce sicurezza, intuito e trasmette un’aura di capacità che viene recepita all’esterno.

La sicurezza di sé caratteristica di questa energia forte e penetrante può aiutarci nel lavoro e nella vita di tutti i giorni, il pericolo è di eccedere, isolarsi o diventare arroganti.

Saranno comunque favoriti avanzamenti di carriera, incarichi di responsabilità e guadagni.

POTENZIALE EVOLUTIVO PERSONALE DEL MESE SECONDO L’I CHING

09-Small-TamingEsagramma ䷈ 9 La Forza Domatrice del Piccolo

LA SENTENZA
La Forza Domatrice del Piccolo ha riuscita.
Dense nubi, nessuna pioggia dalle nostre contrade occidentali.

L’IMMAGINE
Il vento soffia nel cielo:
L’immagine della Forza Domatrice del Piccolo.
Così il nobile raffina le forme esteriori del suo carattere.

Potresti avere la tentazione di spingere avanti le cose, ma devi essere paziente e trattenere la tua forza finché la situazione non si sviluppa. Esercita l’autocontrollo ed assumi un punto di vista sul lungo periodo. Sapersi frenare adesso ti ripagherà nel futuro.

Nel trattare con gli altri, in questo periodo, ti è richiesto un approccio tattico e gentile. Questo può anche significare il dover passare sopra all’ignoranza ed alla mancanza di tatto di chi ti sta intorno. Essendo tollerante puoi essere in grado di esercitare un modesto grado di amichevole persuasione. Poco per volta saprai conquistarti la fiducia e la confidenza degli altri. Al momento acquistare una certa influenza nelle piccole cose è il massimo a cui puoi aspirare.

BIORITMO ENERGETICO PERSONALE DEL MESE

Esaminiamo ora il Bioritmo Energetico Personale generale del mese per ognuno dei 9 Numeri Energetici calcolati secondo il metodo del Ki delle Nove Stelle.

Il 1° Numero Energetico personale è il più importante e dipende dall’anno di nascita che troverete indicato nella tabella riportata qui di seguito. Attenzione però che in questo sistema si utilizza l’anno medio cinese standard che parte il 4 febbraio di ogni anno, per cui chi è  nato fra il 1° gennaio ed il 3 febbraio deve considerare l’anno precedente (ad esempio: 2 febbraio 2000 -> 1999).

Questo mese non consente di realizzare grandi obiettivi, ma è un periodo adatto a preparare pazientemente le risorse, le relazioni e le informazioni che potranno essere utili al momento opportuno.

Il numero maggiormente favorito in questo periodo è 8 Monte.

Numero Bioritmo del mese  Anno di nascita (dal 4 febbraio al 3 febbraio)
1 Acqua altalenante 2008,1999,1990,1981,1972,1963,1954,1945,1936,1927
2 Terra complicato 2007,1998,1989,1980,1971,1962,1953,1944,1935,1926
3 Tuono complicato 2006,1997,1988,1979,1970,1961,1952,1943,1934,1925
4 Vento complicato 2005,1996,1987,1978,1969,1960,1951,1942,1933,1924
5 Centro altalenante 2013,2004,1995,1986,1977,1968,1959,1950,1941,1932
6 Cielo altalenante 2012,2003,1994,1985,1976,1967,1958,1949,1940,1931
7 Lago complicato 2011,2002,1993,1984,1975,1966,1957,1948,1939,1930
8 Monte positivo 2010,2001,1992,1983,1974,1965,1956,1947,1938,1929
9 Fuoco altalenante 2009,2000,1991,1982,1973,1964,1955,1946,1937,1928

Con le 9 energie della Numerologia dell’I Ching impariamo ad armonizzare i nostri bioritmi individuali con quelli ambientali. Conoscere gli influssi energetici che determinano la nostra costituzione e la nostra personalità e comprendere le leggi immutabili che determinano l’incessante evoluzione che caratterizza tutti i cicli della natura e dell’esistenza ci consente di essere liberi e di scegliere a ragion veduta quale indirizzo dare alla nostra vita per poter realizzare concretamente i nostri sogni.

Prima di prendere una decisione importante su questioni di lavoro, famiglia o relazioni, richiedi una Consultazione Numerologica Personale (su appuntamento o via mail) per valutare obiettivamente la situazione, i suoi possibili sviluppi e le migliori azioni da intraprendere (o da non intraprendere).

Valter Vico

Consulti con l’I Ching e la Numerologia Orientale, su appuntamento (a Torino) o via mail

333.26.90.739, valter.vico@facebook.com

ViVa I Ching: la Numerologia e l'I Ching a Torino

NOTE

Il “potenziale evolutivo” è liberamente tratto da “The Everyday I Ching” di Sarah Dening, ed. St. Martin’s Griffin.

I testi dell’I Ching sono liberamente tratti da “l King, Il Libro dei Mutamenti”, ed. Astrolabio Ubaldini.

I testi delle energie del mese e dell’anno sono scritti in collaborazione con Dorotea Carbonara.


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Serata aperta di I CHING a Torino il 17 aprile

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i ching 37 bisIncontri aperti di consultazione e condivisione sull’I Ching a Torino con Valter Vico

Tutti gli appassionati ed i curiosi dell’I Ching (Yi Jing, I King) sono invitati a partecipare agli incontri aperti mensili di consultazione e condivisione sul Libro dei Mutamenti che si tengono presso il Centro Tao, a Torino, in Via Mombarcaro 23.

Giovedì 17 aprile alle 21 ci sarà il consueto appuntamento serale mensile con l’I Ching (per gli incontri successivi e per i corsi vedi il calendario generale degli appuntamenti, incontri, corsi e seminari in tutta Italia)

Durante questi incontri scambiamo le nostre esperienze ed opinioni sul “Libro dei Mutamenti”, consultiamo l’oracolo sui quesiti proposti dai partecipanti e ne interpretiamo insieme il responso. Ognuno contribuisce in base al suo livello di conoscenza ed alla sua intuizione. Per tutti è un’occasione unica per conoscere ed approfondire praticamente l’utilizzo dell’oracolo.

Ricordati di portare la tua copia dell’I Ching.

La partecipazione è libera, previa prenotazione, ma è necessaria la tessera associativa annuale. Chi non l’avesse potrà acquistarla all’inizio della serata al prezzo di 15 euro (comprensivo di assicurazione).

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: <<Salute! Nulla che non sia propizio.>>.” (I Ching, Ta Chuan, 2/6)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per informazioni e prenotazioni:
Valter Vico
333.26.90.739
valter.vico@facebook.com


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Corso di Numerologia Orientale a Roma con Valter Vico

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I Ching Roma

“DIAMO I NUMERI!”
Corso di Astrologia del Feng-Shui secondo il metodo dei 9 Ki
con Valter Vico, a Roma, dal 17 maggio (aperto a tutti)

Il Ki delle Nove Stelle, noto anche come metodo dei Nove Ki o dei Nove Palazzi, oppure come Astrologia del Feng Shui, è un sistema semplice, ma profondo che si basa su 3 numeri energetici personali calcolati in base alla data di nascita e consente di comprendere le caratteristiche e le inclinazioni di base della persona e le sue relazioni con gli altri. In Oriente viene tradizionalmente utilizzato negli affari e per valutare la compatibilità di coppia nel combinare i matrimoni.

I tre numeri personali sono associati ai Trigrammi dell’I Ching e sono la base per calcolare il proprio Esagramma di Nascita, per cui questo metodo consente di prendere confidenza con la struttura interna del Libro dei Mutamenti in modo pratico, piacevole e giocoso.

Il corso si articola in 3 seminari da sabato 17 maggio (dalle 9:30 alle 19).

Sede: Alchemia, Piazza Ottavilla 10, Roma

Prenotazione obbligatoria: Tiziano Mattei, Tel: 329.56.78.357 – Email: tizianomattei@gmail.com

trigrammi_colori


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Come incrementare la vitalità

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52 - il piccolo stopper

Il piccolo Alejandro di 5 anni, durante una partita di calcio “stoppa” l’arbitro e l’allenatore che stanno litigando

Stare fermi quando è tempo di stare fermi,
procedere quando è tempo di procedere:
così moto e quiete non mancano il momento giusto.
Questa via è splendida e luminosa.
(I Ching, Esagramma 52, Commento alla decisione)

In una delle sessioni del XXIV Convegno Nazionale della Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori abbiamo consultato collettivamente l’I Ching, il Libro dei Mutamenti, ponendo una domanda in sintonia con il tema del convegno: “come incrementare la nostra vitalità?“.

Il responso dell’oracolo è stato il Monte (Esagramma 52) che “muta” nel Vento (Esagramma 57).

Il Monte ed il Vento sono simboli che rappresentano, rispettivamente, il corpo e l’energia vitale, i pilastri del lavoro dell’Operatore Shiatsu, ma, come vedremo, hanno un significato molto più generale che tocca la vita e l’evoluzione personale di ognuno di noi, nel corpo, nella mente e nello spirito.

Leggi il seguito dell’articolo >


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Frenare con fermezza oppure con dolcezza? (#IChing #Esagramma 9 e 26)

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09 - 120px-Iching-hexagram-09.svgdi Andrea Biggio

Ci sono situazioni nella vita in cui la nostra grande energia va trattenuta per una migliore sua canalizzazione. Alcune volta ci viene richiesto di “frenare con fermezza” e determinazione ed altre di “frenare con dolcezza”. In ogni caso sarà il nostro equilibrio a guadagnarci. C’è, in ogni modo, una enorme forza yang e, dunque, questa va trattata secondo le circostanze con una dolcezza e ricettività più yin, con mezzi yin tipicamente femminili, oppure contrapponendo allo yang presente e prorompente una vera e propria forza altrettanto yang, più maschile, un’energia che riesca a fronteggiare la forza in eccesso.

(leggi il seguito dell’articolo…)


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Corso di I CHING a TORINO sabato 10 maggio

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Per imparare ed approfondire l’utilizzo personale dell’I Ching, l’antico Libro dei Mutamenti:

GIORNATA MONOGRAFICA TEORICO/PRATICA DI I CHING (aperta a tutti)

sabato 10 maggio (dalle 10 alle 18)

Docente: Valter Vico

Sede: Centro Tao, Via Mombarcaro 23, Torino

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: – Salute! Nulla che non sia propizio.” [Ta Chuan, 2/6]

INFO ED ISCRIZIONI

Tel. 333.26.90.739 – Email: valter.vico@facebook.com

(Vai al calendario generale degli appuntamenti, incontri corsi e seminari in tutta Italia)


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L’I Ching e… Gottfried Wilhelm von Leibniz

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Portrait of Gottfried Leibniz (1646-1716), Ger...

appare quasi necessario l’invio di missionari cinesi presso di noi affichè ci insegnino l’uso e la prassi della Teologia Naturale

il reverendo Padre Bouvet ed io abbiamo scoperto il senso apparentemente più vero, secondo la lettera, dei caratteri di Fohi [Fu Xi], fondatore dell’Impero, che consistono solo nella combinazione di lineee intere e spezzate e che passano per i più antichi della Cina, come anche per i più semplici. Ci sono 64 figure comprese nel libro chiamato Ye Kim [I Ching], ossia il Libro delle Variazioni [...] si tratta dell’aritmetica binaria che quel grande legislatore sembra aver posseduto e che io ho ritrovato alcune migliaia di anni dopo.

(Gottfried Wilhelm von Leibniz in una lettera a Nicole de Redmond del 1715, in riferimento alla “Ruota di Fu Xi” riportata in fondo all’articolo.)

… che ben presto noi saremo inferiori ai cinesi in ogni campo: certo non dico ciò perchè io invidi loro questa nuova luce, anzi piuttosto me ne rallegro, ma perchè bisogna che noi a nostra volta desideriamo apprendere da essi quelle cose che finora potrebbero risultare più vantaggiose per noi, in particolare l’uso della filosofia pratica ed un genere di vita più onesto, per non dire ora di altre loro arti. Certamente mi sembra che la nostra condizione, dato che le corruzioni si stanno diffondendo smisuratamente, è tale da apparire quasi necessario l’invio di missionari cinesi presso di noi affinchè ci insegnino l’uso e la prassi della Teologia Naturale, come noi inviamo loro i nostri Missionari a insegnare la Teologia della Rivelazione. Pertanto io credo che, se fosse stato scelto qualche sapiente capace di giudicare non la bellezza delle Dee ma l’eccellenza dei popoli darebbe l’aureo pomo ai cinesi.

(Gottfried Wilhelm von Leibniz nella prefazione a “Novissima Sinica” di Giuseppe Suario nel 1697)

[Le citazioni sono tratte da: Selene Ballerini, I Ching - L'arte del mutamento, ed. Venexia]


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I Bioritmi Energetici del mese con i 9 Ki – Maggio: 4 Vento, 5 Centro

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Terra Uomo CieloQuesto mese ha i numeri giusti per consentirci di realizzare appieno i nostri progetti ed i nostri sogni?

L’antica saggezza del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, ci insegna che siamo noi stessi, con le nostre scelte e con le nostre azioni, a determinare il nostro destino. Salute e fortuna dipendono dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dai periodi e dalle circostanze favorevoli.

Bioritmi Energetici dei 9 Ki sono uno dei metodi tradizionali più semplici ed efficaci utilizzati per conoscere e sfruttare le influenze ambientali positive (per saperne di più sulla Numerologia del Ki delle Nove Stelle, detta anche Metodo dei 9 KiAstrologia del Feng Shui o Astrologia dell’I Ching, leggi l’articolo “Diamo i numeri!“.)

Periodo: 6 maggio – 5 giugno

Energia dell’anno (1° Numero): 4 Vento

Energia del mese (2° Numero): 5 Centro

I Ching, Esagrammi associati: ䷓ 20 La Contemplazione (La Visione) e ䷴ 53 Lo Sviluppo (Il Progresso Graduale)

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DELL’ANNO (4 VENTO)

Casa 4- archetipo arbustoQuesto anno è caratterizzato dal numero 4 Vento (Albero), Elemento Legno.

Il simbolo dell’energia del 4 Vento è l’arbusto che rappresenta l’energia dello sviluppo e del gruppo. Ciò facilita la maturazione e la comunicazione.

Risulterà più semplice rafforzare le attività ed i progetti che abbiamo impostato, si presenteranno nuove opportunità e promesse per il futuro, ma è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo, perchè c’è il rischio di disperdersi in troppe iniziative senza che nessuna riesca realmente a radicarsi.

Le tendenze energetiche di ogni persona verranno amplificate, così come l’emotività che si manifesterà nello sguardo e nella voce e che attirerà simpatie e attenzione.

Nuovi interessi per culture antiche e lontane, filosofia, religione e ricerca spirituale.

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DEL MESE (5 CENTRO)

Casa 5 – archetipo la terraQuesto mese è caratterizzato dal numero 5 Centro, Elemento Terra.

Il simbolo dell’energia del 5 Centro è la terra e tutte le cose tendono a ritrovare l’equilibrio che è essenziale per lo sviluppo e la vita di ogni vivente. Ciò che non è armonico spesso si “aggiusta”, anche drasticamente e traumaticamente, indipendentemente dalla nostra volontà.

Può sembrare un periodo difficile da gestire, a causa di difficoltà, instabilità e cambiamenti improvvisi: il consiglio è di lasciare che le cose si assestino cercando di intervenire il meno possibile. È fondamentale cercare di mantenersi equilibrati, stabili, centrati e “con i piedi ben piantati per terra”.

Anche i rapporti interpersonali non sono sempre facili.

Si percepisce una situazione di instabilità che richiede un grande dispendio energetico, è quindi importante prendersi cura di se stessi, riposando a sufficienza, e recuperando energia con esercizi di respirazione ed alimenti di ottima qualità ed in giusta quantità (questa energia favorisce gli eccessi di appetito).

POTENZIALE EVOLUTIVO PERSONALE DEL MESE SECONDO L’I CHING

Questo periodo è descritto da due Esagrammi del Libro dei Mutamenti per cui possono presentarsi o l’una o l’altra delle condizioni riportate qui di seguito, oppure una combinazione di entrambe. Ognuno può scegliere consapevolmente di attivare una delle due opzioni (questo mese consiglio caldamente la prima).

20-yicard20 bisEsagramma ䷓ 20 La Contemplazione (La Visione)

Contemplazione della mia vita
Decide di progresso o ritirata.

In questo periodo è possibile fare un salto di qualità ed aprirsi al mondo. Riflettendo sulla propria vita è possibile decidere se e come agire, se andare avanti o se ritirarsi. Non vi sono apprezzamenti mantici, nulla viene detto sulle conseguenze delle nostre scelte: siamo liberi di scegliere sotto la nostra responsabilità. La visione è di tipo pragmatico ed orientata all’azione. L’importante è dare una direzione alla nostra vita. Ricordiamoci però che non si può sempre e solo avanzare, ma che ogni percorso evolutivo è sempre costituito di passi avanti e di passi indietro.

Esagramma ䷴ 53 Lo Sviluppo (Il Progresso Graduale)

L’oca regale si avvicina gradatamente all’altipiano.
Il marito esce di casa e non ritorna più.
La moglie porta in grembo un bimbo ma non lo dà alla luce.
Sciagura!
Propizio è respingere predoni.

Sii paziente perché se non lo sei rischi di fare qualcosa di cui ti pentirai. Esercita l’autocontrollo per evitare di causare danni a te stesso o agli altri. Sarebbe poco saggio lasciarsi trascinare in un conflitto, piuttosto lascia che la situazione si sviluppi in modo naturale. Se sei costretto ad agire fai solo ciò che è assolutamente necessario per salvaguardare la tua posizione.

BIORITMO ENERGETICO PERSONALE DEL MESE

Esaminiamo ora il Bioritmo Energetico Personale generale del mese per ognuno dei 9 Numeri Energetici calcolati secondo il metodo del Ki delle Nove Stelle.

Il 1° Numero Energetico personale è il più importante e dipende dall’anno di nascita che troverete indicato nella tabella riportata qui di seguito. Attenzione però che in questo sistema si utilizza l’anno medio cinese standard che parte il 4 febbraio di ogni anno, per cui chi è  nato fra il 1° gennaio ed il 3 febbraio deve considerare l’anno precedente (ad esempio: 2 febbraio 2000 -> 1999).

Questo mese richiede a tutti grandi doti di riflessione, stabilità e radicamento. Solo chi porta il numero 9 Fuoco risulta chiaramente favorito.

Numero Bioritmo del mese  Anno di nascita (dal 4 febbraio al 3 febbraio)
1 Acqua altalenante 2008,1999,1990,1981,1972,1963,1954,1945,1936,1927
2 Terra altalenante 2007,1998,1989,1980,1971,1962,1953,1944,1935,1926
3 Tuono altalenante 2006,1997,1988,1979,1970,1961,1952,1943,1934,1925
4 Vento complicato 2005,1996,1987,1978,1969,1960,1951,1942,1933,1924
5 Centro complicato 2013,2004,1995,1986,1977,1968,1959,1950,1941,1932
6 Cielo altalenante 2012,2003,1994,1985,1976,1967,1958,1949,1940,1931
7 Lago altalenante 2011,2002,1993,1984,1975,1966,1957,1948,1939,1930
8 Monte altalenante 2010,2001,1992,1983,1974,1965,1956,1947,1938,1929
9 Fuoco positivo 2009,2000,1991,1982,1973,1964,1955,1946,1937,1928

Con le 9 energie della Numerologia dell’I Ching impariamo ad armonizzare i nostri bioritmi individuali con quelli ambientali. Conoscere gli influssi energetici che determinano la nostra costituzione e la nostra personalità e comprendere le leggi immutabili che determinano l’incessante evoluzione che caratterizza tutti i cicli della natura e dell’esistenza ci consente di essere liberi e di scegliere a ragion veduta quale indirizzo dare alla nostra vita per poter realizzare concretamente i nostri sogni.

Prima di prendere una decisione importante su questioni di lavoro, famiglia o relazioni, richiedi una Consultazione Numerologica Personale (su appuntamento o via mail) per valutare obiettivamente la situazione, i suoi possibili sviluppi e le migliori azioni da intraprendere (o da non intraprendere).

Valter Vico

Consulti con l’I Ching e la Numerologia Orientale, su appuntamento (a Torino) o via mail

333.26.90.739, valter.vico@facebook.com

ViVa I Ching: la Numerologia e l'I Ching a Torino

NOTE

Il “potenziale evolutivo” è liberamente tratto da “The Everyday I Ching” di Sarah Dening, ed. St. Martin’s Griffin.

I testi dell’I Ching sono liberamente tratti da “l King, Il Libro dei Mutamenti”, ed. Astrolabio Ubaldini.

I testi delle energie del mese e dell’anno sono scritti in collaborazione con Dorotea Carbonara.


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Il simbolismo dei numeri: UNO, “l’unità” #Numerologia #MTC #FengShui

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Fabrizio Bonanomi

in numerologia la cifra esprime una quantità, il numero ha invece in sé una essenza intrinseca che esprime una qualità

I numeri

Obbedire al Dao, modellarsi allo Yin-Yang e conformarsi ai Numeri è la condizione indispensabile per raccogliere il Modello offertoci dalla Tradizione, al fine di comprenderla nei suoi diversi aspetti. Lo studio della numerologia è un cammino molto complesso, ciò che è importante mettere a fuoco in questo contesto sono le chiavi che ci consentono di cogliere le Leggi Generali, il Modello Universale che, applicato ad ogni singolo individuo, ci permette di comprendere la sua essenza.
In numerologia, la cifra esprime una quantità, il numero ha invece in sé una essenza intrinseca che esprime una qualità, una valenza energetica, che è sempre stata la stessa in tutte le culture sebbene diverse e lontane nel tempo e nello spazio. Oltre alla sua propria valenza intrinseca ogni numero assume un significato ed un simbolismo in funzione dei numeri che lo compongono. […]
La numerologia è considerata la scienza sacra per eccellenza. Sembra che essa sia antica come la scrittura: infatti, presso tutti i popoli antichi, egiziani, ebrei, greci, cinesi ed indiani, se ne trovano testimonianze scritte ed alcuni studiosi ne fanno risalire le origini addirittura alla leggendaria Atlantide! Nelle mani dei capi tribù e degli sciamani di migliaia di anni fa, sia in oriente che in occidente, i numeri costituivano di fatto uno strumento di potere, di cui solo pochi “eletti” potevano conoscere i segreti più reconditi.
E così, al pari delle altrettanto preziose tecniche di guarigione, la loro conoscenza divenne monopolio dei più potenti ed intraprendenti membri del clan. Il linguaggio però era agli albori e di grande aiuto si rivelò il disegno che permetteva di superare immediatamente l’enorme difficoltà di comunicare foneticamente, quando l’espressione linguistica non riusciva ancora a soddisfare le esigenze del caso.
Vennero così codificati diversi segni/simboli ricorrenti il cui significato mutò con il passare del tempo. L’uso e l’interpretazione di questi segni assunse un aspetto per così dire “mistico”, che andava ben oltre il loro puro e semplice valore numerico […]
Uno, il primo dei numeri, il garante dell’unità

Traduzioni:

Ricci

Wade : i – pinyin: yi
Rad. 1
Uno. Primo.

(Oracolare)
(Ds.

yu i jen: Io, l’unico (il sovrano)

(Testi Antichi)
Uno; uno solo. Primo. In primo luogo. Il solo.

(Ds.

i ren: L’uomo unico, colui che ha la norma, che funge da timone, il sovrano.)

Tendere ad un solo scopo, essere tutt’uno con qualcosa.Unire (senso forzato); riunire; congiungere. Lo stesso; uguale. Puro; senza mescolanze; perfetto. Tutto, interamente; tutto intero. L’Unità; l’uno (principio fondamentale – origine di tutti gli esseri). Molto, tanto.

(Ds.

t’ai i: Grande Unità (condizione originale, prima della distinzione del Cielo e della Terra)

(Shou Wen)
L’Uno è iniziale; è il principio assoluto; una volta stabilita la Via (tao) con e attraverso l’Uno, Cielo e Terra sono prodotti e distinti, i Diecimila esseri si evolvono e si realizzano.

(Filosofia Cinese)

L’Uno, esso contiene la totalità e l’origine dei Diecimila esseri dell’Universo. Modalità con la quale si strutturano gli esseri, la loro coesione, la loro intima coerenza e la modalità per preservare la loro identità. Preservazione dell’identità dell’essere attraverso la molteplicità delle loro espressioni. Unità del Cielo/Terra; unificazione dell’essere. Oggetto privilegiato della contemplazione. Uno solo, Unico. Unificare, uniformare, unire.

Wieger

I Uno : rappresenta l’unità, principio della numerazione. Rappresenta l’unità primordiale, sorgente di tutte le altre.

(L.e. 1a)

Wilder & Ingram

I Uno, rappresenta l’unità primordiale. Il primo nella serie dei numeri, esso rappresenta la sorgente di tutto ciò che segue. Esso è il primo radicale.

Commentario

I-1, numero dispari non divisibile se non per se stesso, è il primo dei radicali della lingua Cinese. La sua qualità è a garanzia della coesione dell’essere. (questo è l’uomo tutto d’un pezzo).
Difficile è tradurre in parole una entità come I-1.
E’ come osservare un’opera d’arte, un quadro, ad occhi socchiusi sfuocando leggermente la vista per cogliere l’integrità dell’opera, carpirne il messaggio globale; poi è necessariamente logico osservarne i contenuti, ma, in modo taoista, si può affermare che, comunemente, iniziare è uno, tutto inizia da un piccolo passo o da un grande passo, ma è sempre il primo passo.
Parlare di uno, parlare di unità, significa sviarne il significato. Usare parole od esempi per descriverlo significa speculare e speculare è sinonimo di divisione. Ma se l’unità si divide non è più tale.
Questo modo di vedere ed interpretare le cose è tipico del Pensiero Cinese, esso non manca di aspetti speculativi che la filosofia stessa ha prodotto, riprodotto e lasciato ai posteri: i testi Classici Antichi.
Testi e commentari ai Testi ci vengono in aiuto. Ci sciolgono nodi filosofici in apparenza contraddittori ed incomprensibili.
Le relazioni, le situazioni particolari, sono dettate dai Classici (testi classici della MCC e filosofia Cinese), i Classici sono i Numeri.
Il TaoTth Kin

è uno di questi, e propone una chiave di lettura dell’ “Ordine Universale” attraverso capitoli i cui numeri di riferimento non sono casuali.
Il contenuto dei capitoli è, in qualche modo, una modalità di esplicare la qualità del numero a cui il capitolo stesso è legato.
Il contenuto racchiuso nel quinto capitolo ad esempio, descrive in un modo grafico e più circostanziato una situazione o cosa che, per interposta persona, mostra la qualità del numero cinque in quanto tale. Quindi il quinto capitolo non si accolla solo un valore numerico, ma sarà importante per il lettore comprendere che in quelle righe si comunica il cinque qualitativo.
Vista la difficoltà di approccio e la complessità del primo dei numeri, osserviamo il primo capitolo di questo testo classico, in cui si parla dell’Uno, e dove si enuncia: “nome che uno enuncia non è il nome” e ancora, “chiamato per nome è la madre dei diecimila esseri”. Non è possibile parlare di uno, dell’unità, non è possibile dare un nome che ne limita il significato globale, la visione globale.

Ognuno (ogni-uno), ogni essere umano, è un sol fiotto. Parlare di un aspetto è dividere una unità. Uno è l’essere che tutto contiene, il Caos.

Hun Dun

(caos primordiale) è trampolino di partenza, è realtà totale, è involucro da cui si sviluppano tutte le differenze, tutte le situazioni particolari.

Il comunicare, l’attrarsi, il separarsi sono peculiari aspetti dell’Uno.
Parlare di Uno è parlare di Due, oppure Tre, oppure Quattro e così via.
Uno è garante dell’unità dell’essere. Uno è il supporto di tutti i numeri dispari o pari perché, in fondo, Uno è tutto. Uno contiene in potenza tutto il resto, e quindi anche tutti i numeri successivi che risultano essere una sorta di sottoinsiemi.
Per usare una metafora, possiamo immaginare un libro, al cui interno sono presenti dei capitoli numerati che descrivono in dettaglio ciò che in copertina il libro enuncia: l’argomento del libro.
I capitoli del testo ne scrutano “Il Titolo”; essi svolgono questo compito sviluppando nel dettaglio l’argomento in questione attraverso l’analisi di una situazione particolare, una modalità, un punto di vista originale.
Nella fattispecie, attraverso l’aspetto qualitativo del numero, i capitoli generano un “modello” attraverso il quale è possibile illuminare di luce nuova il “Titolo” stesso.
Nel contempo le argomentazioni dei capitoli non escono dal seminato, sono coerenti e fedeli al tema trattato, al “Titolo”, all’Uno.
In definitiva il capitolo in cui si descrive il 2 parla dell’unità espressa in una coppia, nel due; ciò significa parlare di unità (uno) attraverso le sue parti costitutive (due).
Allo stesso modo si replica per il tre, quattro, cinque, e così via: situazioni particolari di una unica entità.
In modo simbolico Uno è la copertina del libro con in vista il “Titolo”. Copertina che garantisce uno stesso filo conduttore al suo contenuto, ma nello stesso tempo Uno è il libro stesso, un insieme logico ed ordinato di capitoli a scansione successiva.
Di seguito procederemo man mano con la descrizione dei numeri successivi, ma si esorta il lettore a ricordare sempre l’Uno e a riportare tutto all’unità, alla coesione implicita dei numeri, unica e sola garante della “vitalità” dei numeri stessi.
Uno è garanzia di coesione, è globale e globalità, è l’entità di un gruppo, di una valle, di una regione, di uno stato, tutto nel medesimo istante.
Nel corpo, UNO è Sinergia continua. E’ vivere le emozioni, vivere il momento mentre il corpo dorme, digerisce.
Uno permette i rapporti mentre la vita (respiro, digestione, rigenerazione ecc…) procede in modo autonomo.
Nel Taoismo è implicito il concetto di ciclicità e non di linearità. Ogni cosa dopo il suo debutto, con il passare del tempo, non si conclude, non finisce, ma, attraverso la logica di ciclicità e trasformazione, tutto ritorna al punto di partenza, al suo inizio. Al contrario la nozione lineare, prevede un inizio ed una fine di qualsiasi cosa, e sembra non prendere in considerazione l’aspetto della trasformazione.
Sarà perciò importante comprendere situazioni particolari, – il due, il tre e così via – tenendo ben presente la non separazione dei tasselli costitutivi del modello; la forza dell’uno sarà garante della coesione intrinseca di tutti i numeri successivi.
Anche i numeri nella loro interezza (da 1 a 10) sono sintesi e regolatori di questa ciclicità. Il ritorno all’Uno è perciò il ritorno alla realtà profonda dell’intimo in noi.
Non è entrare in un passato mitico, ma entrare in profondità in noi e sentire le “VERE” forze della vita in noi.
Insieme ai Testi Classici i cui contenuti ricalcano una sorta di “condotta morale” a cui attenersi, i “maestri dell’Alta Antichità” hanno fatto seguire pratiche a mediazione corporea, il Qi Gong, il Tai Ji Quan, l’arte della meditazione ecc., costituendo una sorta di “condotta fisica” assolutamente complementare a quella morale.
Lo Zen è espressione concreta di questi lasciti successivamente migrati in ogni parte del mondo.
A proposito dell’Uno e del suo rapporto con le “arti orientali”, il Maestro e Monaco Buddista Zen Engaku Taino (Luigi Mario), in uno dei suoi scritti parla dello Zen cogliendo nel segno :
“… Lo Zen significa pure ricercare l’essenza, l’unità, la completezza della vita e viverla, nel suo flusso senza contrastarla, al di là di tutti i dualismi del bene e del male, del bello e del brutto, distinzioni che sono solo frutto della nostra mente, e accettando la vita per ciò che è…” . (Luigi Mario)

Ed ancora, I-1 è una sorta di uscita nei due sensi, un punto di passaggio obbligato nel movimento dall’indistinto alla presa di forma, è l’abbraccio del cielo/terra prima di espandersi;I-uno è la foresta pluviale con il microclima e la catena biologica animale che la anima. E’ l’oceano cristallino delle barriere coralline e l’abissale oscuro delle profondità, dal plancton ai capodogli, dal sassolino della spiaggia bianca alle catene montuose degli abissi marini, sistemi capaci di autoregolarsi e che funzionano tutt-uno.
La nostra comprensione dell’unità passa attraverso la visione globale del sistema, dall’estremamente piccolo (molecola o atomo, q’i in energetica), all’estremamente grande (Universo e galassie), senza soffermarsi nella fase Uno, alla osservazione distinta del neutrino nell’atomo o della stella Polare nell’Orsa Maggiore, della sequoia o del germoglio di bambù.
Analogamente il pensiero ossessivo può limitare il nostro rapporto con il mondo perdendo di vista la realtà globale, che in energetica è costituita dall’insieme delle 5 volontà.
Questi aspetti speculativi limitano la realtà globale. La realtà è da visitare nella sua totalità, in questo modo potremo cogliere, o forse, meglio percepire il respiro delle cose, il respiro Universale, la Grande Regola che tutto governa.

“Uno”: aspetto antropomorfo e punto di vista di altre tradizioni, culture, religioni:

Uno è base e punto iniziale di molteplici numerazioni sviluppate nei secoli a latitudini diverse.

La verticalità è per molte di queste numerazioni, caratteristica fondante. La decisione dell’ominide di assumere la posizione eretta, il solo essere vivente che sino ad ora ne ha avuto facoltà, ha fatto si che Uno potesse essere equiparato all’uomo in piedi, sino ad assumerne il simbolo. Gli antropologi definiscono “Uno-simbolo dell’uomo eretto”, nella sua verticalità, un segno distintivo ancora più caratterizzante della ragione stessa. Ne sono testimoni molte raffigurazioni, dipinti e manufatti, eretti a simbolo: il simbolo fallico eretto, totem, obelischi ecc., sintesi ed unione fra la terra produttrice ed il cielo organizzatore. E’ istintività primordiale e trascendenza in una sola rappresentazione.

Uno è per molte tradizioni, il sole sorgente di vita. E’ moralità e misticismo. E’ nell’essere umano la potenzialità, è al tempo stesso inizio e fine di ogni cosa, cosmicità e raziocinio. Per diverse religioni Uno è equiparabile a Dio, per il cristianesimo è l’indescrivibile, il “mistero” di cui possiamo notare le manifestazioni. Dio è in cielo, in terra ed in ogni luogo, quindi Dio è l’insieme delle manifestazioni, l’Uno.

Nella cultura Persiana Uno (yak) è il “Dio Unico”, la cui grafia è identica alla prima lettera dell’alfabeto arabo-persiano. In questo caso il Simbolismo prende forma e diventa Eroe. Eroe che nella leggenda cavalleresca prende in carico la difesa di una entità unica quale è la comunità mussulmana, al motto “non esiste altro Dio che il Dio Unico”. Uno diviene valore fondante per la condotta di vita e al tempo stesso posta in gioco, a giustificazione di guerre e crociate (cristiane).

Uno è per C.G. Jung, il tentativo di far conciliare i contrari. Egli identifica nei simboli la chiave di questa unione e li chiama “simboli unificatori”. Come sopra descritto, il simbolo per essere considerato tale deve presentare in sé la tensione degli opposti. La necessità di far conciliare in noi il razionale e l’irrazionale, ad esempio, trova posto in noi nel simbolo. In un piano superiore, Uno è appunto colui che concilia e fa convivere gli opposti, collocandoli spesso al di fuori dello spazio-tempo. Jung riporta come esempio il Mandala, gli esagrammi, lo Zodiaco, la Cabala, Il sigillo di re Salomone, e altre non di minore importanza. Quando il simbolo diviene tutt’uno con l’Uomo, le due opposte energie si fondono ecco ritrovato l’Uno, situazione in cui i contrari convivono e si realizza “l’equilibrio dinamico dei contrari armonizzati”. L’uomo è allora capace di assimilare ed utilizzare questa nuova energia vitale, che lo riposiziona nella totalità del cosmo. Spesso rappresentato come Guerriero della luce, per Jung Uno è in noi è l’archetipo dell’Io. Se immaginiamo l’Io associato ad un corpo fatto di carne, l’immagine stessa spesso sfuma, a significare che in realtà l’esigenza di auto affermazione dell’individualità dell’Io lo fa rinunziare alla forma. E’ l’inizio (1) della necessità di “individualita” che, come vedremo poi, per alcuni autori è la messa in campo del Due, “identificazione dell’Io e del Sé”, vittoria del Guerriero sul Drago che sempre si cela in ogni dove.

(Tratto da “I Numeri e l’ordine naturale delle cose”, ed. Macunix 2005)

Fabrizio Bonanomi, operatore shiatsu e studioso di Medicina Cinese Classica; Direttore didattico dell’Istituto TAI, Istituto Superiore di Medicina Cinese Classica applicata allo Shiatsu; ha frequentato corsi di formazione ed approfondimento ed è socio dell’Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura di Roma, ha frequentato e frequenta i corsi di formazione ed aggiornamento di MTC classica dell’istituto Ricci di Parigi.
Autore del libro “I Numeri e l’Ordine Naturale delle Cose” Ed. Macunix, è coautore del libro “Medicina tradizionale Cinese per lo Shiatsu ed il Tuina” CEA Edizioni. E’ membro dell’Istituto Culturale della Federazione Italiana Shiatsu (F.I.S.). E’ direttore della rivista Shiatsu News della Federazione Italiana Shiatsu (F.I.S.). E’ direttore responsabile del giornale in Rete www.shiatsunews.com


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Il tuo partner ha i numeri giusti?

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wshiatsu:

Giovedì 15 maggio, alle 18:30, per “i Giovedì Olistici della Belgravia“,
conferenza di Numerologia Orientale con Valter Vico:
“Il tuo partner ha i numeri giusti?”,
Sede: Libreria Belgravia – Via Vicoforte 14/d – Torino
Info: 347 597 7883 – 011 385 2921 – libreria.belgravia@gmail.com

 

Originally posted on I Ching, Numerologia Orientale e Feng Shui:

Il tuo partner ha i numeri giusti?

Ecco come “calcolare” l’affinità di coppia con il sistema dei 9 Ki, tuttora molto in voga in Oriente, che viene utilizzato da secoli in Giappone per combinare matrimoni felici e duraturi.

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Serata aperta di I CHING a Torino il 22 maggio

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i ching 37 bisIncontri aperti di consultazione e condivisione sull’I Ching a Torino con Valter Vico

Tutti gli appassionati ed i curiosi dell’I Ching (Yi Jing, I King) sono invitati a partecipare agli incontri aperti mensili di consultazione e condivisione sul Libro dei Mutamenti che si tengono presso il Centro Tao, a Torino, in Via Mombarcaro 23.

Giovedì 22 maggio alle 21 ci sarà il consueto appuntamento serale mensile con l’I Ching (per gli incontri successivi e per i corsi vedi il calendario generale degli appuntamenti, incontri, corsi e seminari in tutta Italia)

Durante questi incontri scambiamo le nostre esperienze ed opinioni sul “Libro dei Mutamenti”, consultiamo l’oracolo sui quesiti proposti dai partecipanti e ne interpretiamo insieme il responso. Ognuno contribuisce in base al suo livello di conoscenza ed alla sua intuizione. Per tutti è un’occasione unica per conoscere ed approfondire praticamente l’utilizzo dell’oracolo.

Ricordati di portare la tua copia dell’I Ching.

La partecipazione è libera, previa prenotazione, ma è necessaria la tessera associativa annuale. Chi non l’avesse potrà acquistarla all’inizio della serata al prezzo di 15 euro (comprensivo di assicurazione).

Perciò in tempi di quiete il nobile contempla queste immagini e medita sulle sentenze. Se imprende qualcosa egli contempla le alterazioni e medita sui responsi oracolari. Perciò egli viene benedetto dal dal cielo: <<Salute! Nulla che non sia propizio.>>.” (I Ching, Ta Chuan, 2/6)

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

Per informazioni e prenotazioni:
Valter Vico
333.26.90.739
valter.vico@facebook.com


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Zhuang Zi: l’intelligenza e la parola

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zhuanzi

La grande intelligenza abbraccia, 
la piccola discrimina;
la grande parola è luminosa,
la piccola parola è prolissa.

(Zhuang Zi, cap. II, ed. Adelphi)


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L’I Ching e l’aritmetica binaria di Leibniz

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JOSEPH NEEDHAM

La nostra comune aritmetica ha per base 10, e l’aggiunta di uno zero all’ultima posizione intera moltiplica il numero per 10. Ma quest’uso è puramente arbitrario. L’aritmetica avrebbe potuto avere per base il 12, nel qual caso le divisioni per tre o per quattro non avrebbero comportato frazioni di numeri interi. Alcune proprietà dei numeri sono fondamentali in ogni sistema, mentre altre dipendono dalla base arbitrariamente scelta. Per esempio, il fatto che, sommando insieme numeri dispari, si abbia la serie dei quadrati, si verificherebbe comunque, indipendentemente dalla base scelta. Ma che tutti i multipli di 9 siano cifre che, una volta sommate, danno 9 non è una proprietà fondamentale e deriva semplicemente dal fatto che il 9 è il penultimo numero nella serie di base arbitrariamente scelta. A Leibniz venne in mente che sarebbe stata possibile e forse anche utile un’aritmetica avente come base il 2; in quest’aritmetica “binaria” o “diadica”, uno zero aggiunto a qualsiasi numero avrebbe avuto la proprietà di moltiplicarlo soltanto per 2, proprio come nella comune aritmetica lo moltiplica per 10.
I numeri verrebbero pertanto rappresentati nel modo seguente:
1=1; 2=10; 3=11; 4=100; 5=101; 6=110; 7=111; 8=1000; 9=1001; 10=1010; 11=1011; 12=1100; 13=1101; 14=1110; 15=1111; …La prima descrizione di questo sistema apparve nel 1703, in un saggio dal titolo Explication de l’Arithmétique Binaire. Ma il sottotitolo prosegue così: “…qui se sert des seuls caracteres 0 e 1, avec des remarques sur son utilité et sur ce qu’elle donne le sens des anciennes figures chinoises de Fohy [Fu Xi]“. (…) Era avvenuto che Leibniz s’era messo in contatto con un missionario gesuita in Cina, Joachim Bouvet, il quale era particolarmente interessato alLibro dei Mutamenti, e col quale Leibniz intrattenne una lunga corrispondenza, dal dal 1697 al 1702. La scoperta che gli esagrammi dell’I Ching potevano essere interpretati come un’altra maniera di scrivere numeri secondo il sistema binario, se si fossero prese le linee continue (Yang hsiao) per rappresentare l’1, e le linee spezzate (Yin hsiao) per rappresentare lo 0, pare sia stata inizialmente un’idea di Bouvet piuttosto che di Leibniz. Bouvet aveva attirato l’attenzione di Leibniz sul Libro dei Mutamenti nel 1698, ma fu solo nell’aprile del 1701, quando Leibniz gli mandò la tavola dei suoi numeri binari, che l’identità con gli esagrammi fu realmente compresa, e nel novembre dello stesso anno Bouvet spedì a Leibniz due completi diagrammi delle serie. Uno di questi era la “tavola di separazione” [...], l’altra una combimazione formata da un quadrato e da un circolo [vedi l'immagine della disposizione degli esagrammi di Fu Xi al fondo dell'articolo].
[...] Non senza ragione, Leibniz si stupì di trovare la sua numerazione binaria impiegata per una serie di numerali da 63 a 0 negli esagrammi del Libro dei Mutamenti, che ai suoi tempi si riteneva unanimemente risalissero per lo meno al -II millennio. Egli continuò a dissertare per il resto della sua vita sulla scoperta che aveva effettuato congiuntamente a Bouvet, come si può vedere, ad esempio, alla fine di una sua lunga lettera del 1716 sulla filosofia cinese, nella quale la sezione quarta è intitolata “Des Caractères dont Fohi, Fondateur de l’Empire Chinois, s’est servi dans ses Ecrits, et de l’Arithmétique Binaire”; la scoperta continuò a suscitare interesse nel XVIII secolo, come attesta la pubblicazione fattane da Haupt nel 1753.
Ma il punto di reale interesse per la storia della Scienza, è vedere il significato, se ve n’è uno, che riveste questa vicenda. “Il fatto che due menti speculative, – scrive H. Wilhelm - a distanza di sei secoli e mezzo, a estremi opposti della Terra, e partendo da basi completamente differenti, siano potute pervenire allo stesso schema ordinativo è veramente sorprendente. Non si può fare a meno di pensare che la coincidenza non fu accidentale e che entrambi i sistemi poggiano in qualche modo sulla stessa base naturale”. Waley, che a quel tempo (1921) credeva che gli esagrammi risalissero a un’antichità molto remota, avanzò l’idea che la scoperta di Leibniz implicasse una certa qual conoscenza, da parte dei Cinesi, dello zero e del valore posizionale assai prima del -1000. Nonostante le critiche diPelliot, Olsvanger (che continua ad accogliere impossibili datazioni leggendarie), resta del parere, nella sua riscoperta, a quanto pare indipendente, dell’aritmetica binaria degli esagrammi, che essi racchiudano il concetto del valore di posizione e dello zero.
Tali proposte dovrebbero naturalmente essere scartate. Gli uomini che inventarono gli esagrammi si preoccuparono semplicemente di formare tutte le permutazioni e combinazioni possibili da due elementi di base, le asticciole lunghe e quelle corte. Una volta formate queste, era ovvio che apparissero possibili parecchie combinazioni ugualmente logiche, e infatti due di esse giunsero ad acquisire grande rilevanza, benché altre ve ne fossero che si sarebbero potute escogitare senza alcuna difficoltà. Il pricipale difetto che inerisce all’attribuzione di significati matematici agli esagrammi sta nel fatto che niente esulava maggiormente dal pensiero degli antichi esperti dell’I Ching di un qualsiasi tipo di calcolo quantitativo, come ha esurientemente dimostrato Granet. Si potrebbe pensare che i divinatori, in quanto lavoravano sulle “mutazioni” degli esagrammi, sostituendo linee spezzate a linee intere e viceversa, eseguissero semplici operazioni di aritmetica binaria, sennonché essi di certo le eseguirono senza comprenderle. Indubbiamente si deve pretendere che ogni invenzione, sia essa matematica o meccanica, venga fatta coscientemente e si prefigga un obiettivo utile. Quindi, se gli indovini dell’I Ching non erano consapevoli dell’aritmetica binaria e non ne fecero alcun uso, la scoperta di Leibniz e Bouvet starebbe solo a significare che il sistema di ordine astratto incorporato nella versione che Shao Yung [Shao Yong] diede dell’I Ching coincide casualmente col sistema di ordine astratto inerente all’aritmetica binaria. E non ci deve trattenere la convinzione espressa da Leibniz e da Bouvet che Dio avrebbe ispirato Fu-Shi a collocarlo proprio là. Recentemente Barde ha avanzato un’ipotesi più plausibile. Egli ritiene che le linee dei kua fossero connesse non tanto con le asticciole lunghe e corte usate per la divinazione, quanto con le bacchette da calcolo che i Cinesi certamente usavano sin da epoca remota. I simboli sarebbero pertanto derivati dai procedimenti connessi con l’uso di una aritmetica in base 5, nella quale le linee incerte o spezzate sarebbero state bacchette con valore 1, mentre le linee forti o intere sarebbero state bacchette con valore 5. Che aritmetiche in base 5 siano esistite presso popoli primitivi è un fatto ben noto agli antropologi.
Potrebbe non essere privo di significato il fatto che i primi cinque numerali cinesi siano, e siano stati, di forma somigliante a bacchette; mentre nei numerali romani vi è una chiara sopravvivenza dell’aritmetica in base 5, dal momento che 6 è 51, 7 è 52, ecc. Una forma antica di moltiplicazione, prima della costruzione della tavola di moltiplicazione in base 10, avrebbe avuto bisogno della memorizzazione di certi numeri: 25 (la somma dei primi cinque numeri dispari), 144 (i primi sei numeri dispari, ciascuno moltiplicato per quattro), e 216 (i primi sei numeri dispari ciascuno moltiplicato per cinque). Questi sono precisamente i numeri che risaltano maggiormente nella Grande Appendice dell’I Ching. Se siamo sulla pista giusta, i simboli magico divinatori avrebbero potuto essere una degenerazione di una forma molto antica di aritmetica. Ne discende come corollario che gli esagrammi sarebbero stati un prodotto della fase iniziale e i trigrammi un prodotto successivo del pensiero analitico; Barde ha radunato testimonianze sinologiche a dimostrazione del fatto che le cose stavano esattamente così.

(Tratto da Joseph Needham, “Scienza e civiltà in Cina”, citato da http://www.cicap.org/emilia/bol/7cina.htm)


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I Bioritmi Energetici del mese con i 9 Ki – Giugno: 4 Vento, 4 Vento

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Terra Uomo CieloQuesto mese ha i numeri giusti per consentirci di realizzare appieno i nostri progetti ed i nostri sogni?

L’antica saggezza del Libro dei Mutamenti, l’I Ching, ci insegna che siamo noi stessi, con le nostre scelte e con le nostre azioni, a determinare il nostro destino. Salute e fortuna dipendono dalla nostra capacità di cogliere le opportunità offerte dai periodi e dalle circostanze favorevoli.

Bioritmi Energetici dei 9 Ki sono uno dei metodi tradizionali più semplici ed efficaci utilizzati per conoscere e sfruttare le influenze ambientali positive (per saperne di più sulla Numerologia del Ki delle Nove Stelle, detta anche Metodo dei 9 KiAstrologia del Feng Shui o Astrologia dell’I Ching, leggi l’articolo “Diamo i numeri!“.)

Periodo: 6 giugno – 7 luglio

Energia dell’anno (1° Numero): 4 Vento

Energia del mese (2° Numero): 4 Vento

I Ching, Esagramma associato: ䷸ 57 Il Mite (Il Penetrante, Il Vento)

BIORITMO ENERGETICO AMBIENTALE DELL’ANNO E DEL MESE (4 VENTO)

Casa 4- archetipo arbustoQuesto anno e questo mese sono caratterizzati dal numero 4 Vento (Albero), Elemento Legno.

Il simbolo dell’energia del 4 Vento è l’arbusto che rappresenta l’energia dello sviluppo e del gruppo. Ciò facilita la maturazione e la comunicazione.

Risulterà più semplice rafforzare le attività ed i progetti che abbiamo impostato, si presenteranno nuove opportunità e promesse per il futuro, ma è fondamentale non perdere di vista l’obiettivo, perchè c’è il rischio di disperdersi in troppe iniziative senza che nessuna riesca realmente a radicarsi.

Le tendenze energetiche di ogni persona verranno amplificate, così come l’emotività che si manifesterà nello sguardo e nella voce e che attirerà simpatie e attenzione.

Nuovi interessi per culture antiche e lontane, filosofia, religione e ricerca spirituale.

POTENZIALE EVOLUTIVO PERSONALE DEL MESE SECONDO L’I CHING

57-yicard57Esagramma ䷸ 57 Il Mite (Il Penetrante, Il Vento)

LA SENTENZA
Il Mite. Mediante piccole cose riuscita.
Propizio è avere ove recarsi.
Propizio è vedere il grand’uomo.

L’IMMAGINE
Venti che si susseguono:
L’immagine del Mite che Penetra.
Così il nobile diffonde i suoi comandi.
Ed opera le sue faccende.

La tua sfida in questo periodo è quella di chiarire bene i tuoi intenti. La mente è immensamente potente: se sei fortemente risoluto a realizzare qualcosa ed indirizzi costantemente tutte le tue risorse in quella direzione, presto o tardi avrai successo. Si apriranno delle porte che ti aiuteranno a trovare la tua strada, si presenteranno misteriosamente nuove opportunità di successo. Devi essere determinato nel prendere impegni di lungo periodo, devi avere la forza di perseguirli costantemente ed è essenziale che tu creda in ciò che fai. Se hai dei dubbi sulla effettiva validità dei tuoi obiettivi le tue incertezze opereranno negativamente come una profezia che si autoavvera.

BIORITMO ENERGETICO PERSONALE DEL MESE

Esaminiamo ora il Bioritmo Energetico Personale generale del mese per ognuno dei 9 Numeri Energetici calcolati secondo il metodo del Ki delle Nove Stelle.

Il 1° Numero Energetico personale è il più importante e dipende dall’anno di nascita che troverete indicato nella tabella riportata qui di seguito. Attenzione però che in questo sistema si utilizza l’anno medio cinese standard che parte il 4 febbraio di ogni anno, per cui chi è  nato fra il 1° gennaio ed il 3 febbraio deve considerare l’anno precedente (ad esempio: 2 febbraio 2000 -> 1999).

Questo mese la parola d’ordine è impegnarsi con determinazione sui propri obiettivi di lungo periodo.

Il numero maggiormente favorito in questo periodo è 3 Tuono.

Numero Bioritmo del mese  Anno di nascita (dal 4 febbraio al 3 febbraio)
1 Acqua altalenante 2008,1999,1990,1981,1972,1963,1954,1945,1936,1927
2 Terra complicato 2007,1998,1989,1980,1971,1962,1953,1944,1935,1926
3 Tuono positivo 2006,1997,1988,1979,1970,1961,1952,1943,1934,1925
4 Vento altalenante 2005,1996,1987,1978,1969,1960,1951,1942,1933,1924
5 Centro complicato 2013,2004,1995,1986,1977,1968,1959,1950,1941,1932
6 Cielo complicato 2012,2003,1994,1985,1976,1967,1958,1949,1940,1931
7 Lago complicato 2011,2002,1993,1984,1975,1966,1957,1948,1939,1930
8 Monte complicato 2010,2001,1992,1983,1974,1965,1956,1947,1938,1929
9 Fuoco altalenante 2009,2000,1991,1982,1973,1964,1955,1946,1937,1928

Con le 9 energie della Numerologia dell’I Ching impariamo ad armonizzare i nostri bioritmi individuali con quelli ambientali. Conoscere gli influssi energetici che determinano la nostra costituzione e la nostra personalità e comprendere le leggi immutabili che determinano l’incessante evoluzione che caratterizza tutti i cicli della natura e dell’esistenza ci consente di essere liberi e di scegliere a ragion veduta quale indirizzo dare alla nostra vita per poter realizzare concretamente i nostri sogni.

Prima di prendere una decisione importante su questioni di lavoro, famiglia o relazioni, richiedi una Consultazione Numerologica Personale (su appuntamento o via mail) per valutare obiettivamente la situazione, i suoi possibili sviluppi e le migliori azioni da intraprendere (o da non intraprendere).

Valter Vico

Consulti con l’I Ching e la Numerologia Orientale, su appuntamento (a Torino) o via mail

333.26.90.739, valter.vico@facebook.com

ViVa I Ching: la Numerologia e l'I Ching a Torino

NOTE

Il “potenziale evolutivo” è liberamente tratto da “The Everyday I Ching” di Sarah Dening, ed. St. Martin’s Griffin.

I testi dell’I Ching sono liberamente tratti da “l King, Il Libro dei Mutamenti”, ed. Astrolabio Ubaldini.

I testi delle energie del mese e dell’anno sono scritti in collaborazione con Dorotea Carbonara.


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Il simbolismo dei numeri: DUE, “la coppia” #YinYang #Numerologia #MTC #FengShui

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Fabrizio Bonanomi

WIN-300-681-106

Il Cielo si distingue dalla Terra e si delineano le “regole” dello yin-yang, le regole della mutua convivenza nella diversità 

Traduzioni:

Ricci

Wade : erh – pinyin: er Rad. 7

Due. Secondo, al secondo posto

(Oracolare)

Due, Secondo, al secondo posto.(Ds:

, erh shih: I due altari (ara sacrificale) ancestrali (differentemente attribuiti)(Testi Antichi)Due, secondo.

(Ds.

. erh san: due tre;Qualche. Voi, qualcosa di mio (compagno). Passo puro; Mescolanza; Misto. Dividere con; differire. Divergere (dal buon cammino) In secondo rango; Al seguito.

(Shou Wen)

Due: il numero della Terra.

(Numerologia Tradizionale)

Due è il numero della divisione, che permette l’apparire della coppia. Egli è il battito che attesta la vitalità propria di uno e rappresenta l’apertura dell’unità permettendone la relazione grazie alla distinzione.Due volte, doppio. Raddoppiare.

(Matematico)

Dividere per due. Pari, uguali a; comparabili a.

Wieger 

Eùll. Due, la cifra della Terra, perché essa è accoppiata al Cielo. La cifra dei due principi yin e yang. In grafia: due tratti uguali (L.e. 2 a)

Commentario:

Er-2, numero pari e facilmente divisibile, (settimo radicale) non è direttamente derivante da I-1 (primo radicale), ma gode anche nel tratto costitutivo di vita propria, come a definirsi caposaldo; in effetti è caposaldo importante dei numeri pari, numeri legati alla Terra: divisibilità in grado di moltiplicare le cose. Er-2 nel nostro modo di concepire i numeri è 1+1, Er-2 è speculazione e definizione di I-1, è divisione all’interno dell’unità,

1 è la circonferenza nella globalità dello yin-yang, i due puntini in campo opposto non ripartiscono lo yin dallo yang a sottolinearne l’unione nella diversità: nasce così la coppia, ossia “l’insieme di due entità” spesso complementari o contrapposte ma sempre cariche di tensione che le porta a cercare l’unione compensando ed appianando le disparità, non 2 cose divise.

Yin, Terra, condensazione, stabilità, spazio.

Yang, Cielo, leggerezza, le nuvole che passano e corrono, il passaggio dei soffi è il tempo. (vedi yang) L’interscambio fra cielo e terra è umidità, ed ancora nuvole e pioggia. Terra che si apre alla potenza fecondante del Cielo e conserva l’acqua nella sua profondità e diviene feconda. La terra non potrebbe essere terra senza yin-acqua- ed il cielo non potrebbe essere cielo senza yang -fuoco-.

L’esistenza di Er-2 cielo/terra è complementarità, la terra non si racchiude e condensa su sé stessa, Il Cielo non si espande all’infinito, in direzione dell’infinito,ma per far si che vi sia Er-2 vi deve essere relazione. La moneta cinese, riportata qui a lato, è un emblema che raffigura questo scambio.

L’uso quotidiano ne rafforza l’essenza ed il simbolismo, essa è il sostituto temporale e simbolico della relazione di scambio. Al 42° capitolo del T.t.k.

si enuncia “…Uno genera il due…” , in altre traduzioni “…Uno dà la vita in due” ad indicare che dal Caos primordiale (Hun Dun

) passando dall’Uno, attraverso una sorta di ordinamento delle cose, ecco sgorgare la luce dal buio. Il Cielo si distingue dalla Terra e si delineano quelle che verranno enunciate come le “regole” dello yin-yang, le regole della mutua convivenza nella diversità. Er-2, insieme sono: coppia, un paio, separazione e accoppiamento, CON-DIVISIONE. E’ la compenetrazione definitiva, è la messa in campo dell’Unità, è la prima organizzazione, il tessuto della totalità (i diecimila) degli esseri. Nella filosofia e nella medicina Cinese troveremo in ogni dove questo aspetto a coppie, definito per esempio in interno/esterno, alto/basso, caldo/freddo, umidità/secchezza, cielo/terra, e così via. A questo punto è tappa d’obbligo, soffermarsi sul significato dei due emblemi che danno vita alla coppia, lo yin e lo yang. Vediamone gli ideogrammi:

YIN

RICCI

Versante di una montagna riparato dal sole, il versante nord, lato della valle riparato dal sole. Cielo coperto, nuvoloso.Yin, principio femminile, passivo che, unito allo Yang, danno vita agli esseri. Tenuto nell’ombra. Segreto, occulto. Parti genitali (per ambo i sessi)

WIEGER

A lato vengono proposte quattro diverse forme antiche di scrittura dello stesso carattere, con la prima che è la versione attualmente in uso.

Analisi etimologica del tratto: per una maggiore comprensione dell’ideogramma, di seguito propongo l’analisi delle sue parti costitutive dal punto di vista della loro derivazione etimologica.

Yin: Tempo coperto, attualmente, il tempo presente (L.e.14p) La parte superiore della figura sta’ ad indicare il presente, adesso, attualmente. (unione

+ contatto

)

Yunn: Nuvole, La forma antica è l’immagine di una nuvola che si muove nel cielo. La forma più moderna si compone di

il cielo, e della stessa immagine. (L.e. 93°) E’ un letto di nuvole stanziali nel cielo.

Fòu: Solchi a piani successivi, gradini sovrapposti. I gradini sono disposti sotto

, per diminuire la larghezza del complesso. Nella forma antica

, i tre piccoli cerchi raffigurano gli alberi piantati sopra il pendio, perché la pioggia non lo dilavi. Gli scribi hanno successivamente inventato in modo arbitrario l’abbreviazione moderna. Senso esteso, terrazzamenti considerevoli, terrapieno, diga, mura, bastioni.

I due derivati,

yin il versante in ombra (nord), e yang

il versante soleggiato (sud) di una montagna o di una vallata. Attualmente è utilizzato per designare i due principi naturali, giorno e notte, vita e morte, maschile e femminile ecc… (L.e. 86°)

Commento:

Yin, termine ed ideogramma mai tradotto in lingua occidentale, è senza dubbio l’emblema della raccolta e della stasi. Rallentamento e protezione a cui si associano sostanzialmente tutti gli aspetti della coppia che andiamo a considerare: l’impressione dell’insieme dei caratteri è condensazione dovuta al rallentamento. J. Lavier lo associa alla forza d’inerzia, al privato e a tutto ciò che in qualche modo non è alla luce del sole, quindi nascosto. Il carattere fòu

, utilizzato in altri ideogrammi composti dove compare a destra, prende il significato di “città murata”, ad indicare una sorta di organizzazione interna, protetta. Allo stesso tempo nella forma antica, notiamo tre (3) piante sulla cima della collina o tre (3) terrazzamenti successivi. Tre che, come vedremo, è condizione minima di vita. Le nuvole stanziali nel cielo indicano una sorta di realtà attuale, che considerata nel suo aspetto più concreto, assume forma e diviene “materia”, insieme o, meglio, con il supporto dello yang che la rende vitale.

YANG

RICCI

Versante soleggiato di una montagna, il versante sud, lato della valle esposto al sole.Il Sole.In opposizione allo Yin, Yang, principio maschile, attivo, che, unito allo Yin, danno vita agli esseri.Chiaro, brillante.Membro virile.Il mondo della luce.

WIEGER

Versante meridionale. Principio attivo, maschile, Luce, via.

Analisi etimologica del tratto: per una maggiore comprensione dell’ideogramma, di seguito propongo l’analisi delle sue parti costitutive dal punto di vista della loro derivazione etimologica.

La parte superiore della figura sta ad indicare il sole sull’orizzonte…
…che lancia i suoi raggi come dardi o lingue di fuoco.
Un pennone, bandiere fissate su di un’asta.
In senso esteso: Movimento a scatti, come le bandiere agitate per il vento; Arretrare, proibizione, negazione, ordini che si danno ai soldati per mezzo di un pennone; Oggetti taglienti in genere di tortura, lamellari; (L.e. 101b)

Il tratto successivo fòu è il medesimo descritto per lo yin; lo riportiamo per comodità di lettura.

Fòu: Solchi a piani successivi, gradini sovrapposti. I gradini sono disposti sotto

, per diminuire la larghezza del complesso. Nella forma antica

, i tre piccoli cerchi raffigurano gli alberi piantati sopra il pendio, perché la pioggia non lo dilavi. Gli scribi hanno successivamente inventato in modo arbitrario l’abbreviazione moderna.

Senso esteso, terrazzamenti considerevoli, terrapieno, diga, mura, bastioni.

I due derivati,

yin il versante in ombra (nord), e yang

il versante soleggiato (sud) di una montagna o di una vallata. Attualmente è utilizzato per designare i due principi naturali, giorno e notte, vita e morte, maschile e femminile ecc… (L.e. 86°)

Commento:

Yang, anch’esso senza traduzione, indica una sorta di accelerazione, un dinamismo graficamente espresso dalle bandierine al vento issate su di un’asta, attraverso le quali è possibile osservare la direzione del vento, soffi del cielo, o dare ordini ai soldati in battaglia per movimentare le truppe. E’ movimento e possibilità di movimento. Calato nel tempo è la luce del giorno, ciò che si può mostrare. Sono le attività quotidiane, necessarie come la stasi notturna che è yin.

E’ il mondo della luce.

Insieme i tratti yin e yang, si compensano e si abbracciano; hanno in comune la collina

coltivata, che ne è anche il radicale, ad indicare che siamo nel mondo reale o cielo posteriore, nel quale l’organizzazione permette la vita.

I tratti di destra indicano insieme la necessità che tutto ciò che succede intorno a questa collina possa e debba essere condensato e dinamicizzato nello stesso tempo, la condensazione delle nuvole data dal dinamismo impresso all’acqua dal sole, è una sorta di necessità di scambio, una sorta di attrazione di vocazione ad incontrarsi con l’opposto.

Semplicemente visualizzando nell’insieme i due ideogrammi, gli emblemi operano l’uno per mezzo dell’altro, esprimendo la reale possibilità di vita attraverso loro stessi nella forma congiunta. La mobilità e la stasi, uno radice dell’altro che si manifestano nel mondo.

E’ nello scambio cielo/terra che la pioggia fecondatrice ricade attraverso la stratificazione delle nuvole nel cielo, mossa e dinamizzata.

Nella tradizione classica, le nuvole sono yin e la pioggia è yang, in analogia alla fecondità della terra il rapporto sessuale è a volte indicato come “la danza delle nuvole e della pioggia”.

Yin-yang è una sorta di tessuto di base dei soffi, in coppia a formare le particolarità della vita; le situazioni particolari danno vita ai 10.000 esseri

Per una maggiore comprensione di come viene raffigurato il concetto “coppia”, proponiamo alcuni ideogrammi significativi. Osservando questi esempi grafici, possiamo notare che, anche nel modo di scrivere è implicita la nozione di coppia. Il concetto graficamente espresso, viene accentuato dal fatto che spesso le due entità costituenti la coppia convivono in mutua collaborazione ed interscambio. E’ evidente il reciproco controllo in seno ad un interesse comune, quale il lavoro nel primo tratto, o, in modo più sottile, il nostro rapporto con noi stessi descritto nel secondo tratto.

Alcuni esempi:

LIANG

Due buoi sottomessi allo stesso giogo. Due pesi che si equilibrano. Due insieme, un paio. E’ la rappresentazione grafica di

due buoi che si trovano a lavorare accomunati dal

giogo, da uno strumento che permette e nello stesso tempo obbliga, ad una sinergia nel lavoro. E’ un’ espressione grafica che riporta alla mente la reciprocità, attraverso il gesto sinergico del movimento cadenzato dei buoi al lavoro, ed al tempo stesso significa sinergia nel dosaggio delle forze.

WOM

e, Io, me stesso.

Rappresenta due alabarde

con un uncino, alle quali è appeso, agganciato un fiocco colorato con i colori della propria

fazione, della propria casata. Per estensione il fiocco colorato è definizione della propria individualità, è dichiarazione dell’unicità dell’essere.

Le alabarde sono due ma eguali, due oggetti uguali, la coppia, un non Due che si incrocia in un confronto continuo: un DUELLO.

È la sintesi che la filosofia Cinese ci offre di noi stessi. L’eterno conflitto a cui siamo costantemente sottoposti con modalità (i fiocchi) che conosciamo. “Io”, “Me” si costruisce sul e con il conflitto.

E’ attaccare e parare l’attacco, affondi e parate portati sul piano psichico e fisico.

Come abbiamo visto, il passaggio alla vita presuppone la comparsa di I-1.

Dall’istante (uno) in cui prende forma, l’essere umano stesso è, come dire, “assoggettato” alla dinamica spazio-tempo. Col passare del tempo il suo corpo prenderà sempre di più forma.

I-1 ed Er-2 risultano consecutivi e soprattutto conseguenti: è la prima grande organizzazione dei Soffi (

qi).

Tempo e spazio formano anch’essi una coppia inscindibile, organizzazione essenziale che costituisce la condizione per la prosecuzione della vita energetica.

Se I-1 risulta essere garante dell’unità, Er-2 è necessità speculativa. Una sorta di lievitazione che enuncia il movimento intrinseco di tutti i numeri pari, il movimento di espansione.

Una metafora ci sembra opportuna: immaginiamo di creare in modo artificiale un amalgama, come si enuncia al Cap. 42 del T.t.k.

, o brodo primordiale come lo chiamano i nostri scienziati; riempiamo un contenitore di elementi “essenziali” quali acqua, polvere di terra, sassolini ed aria (riempiendolo non fino all’orlo).

Lo agitiamo ben bene in modo da creare un miscuglio che dia un senso di uniformità in cui gli elementi non siano più distinguibili. Ora, a questa sorta di caos primordiale simulato, cerchiamo di far prendere forma, applicando le regole naturali.

Appoggiamo il nostro contenitore su una superficie (terra), in modo che sia stabile: ecco lo spazio. Attendiamo ora che il tempo svolga la sua funzione.

Abbiamo compiuto un’azione semplice e naturale, ottenendo così un “ordine”, nel modo di disporsi delle cose: ed allora, ciò che è della terra yin, sassolini e fango, si è collocato in basso; mentre acqua ed aria, più yang, si sono collocate in alto; così è realizzata una situazione (unità) in cui coesistono in ordine naturale elementi diversi.

“Due”, aspetto antropomorfo e punto di vista di altre tradizioni, culture, religioni.

A differenza del punto di vista Cinese, che ricordiamo introdotto con Er-2 la coppia, in molte altre tradizioni il simbolismo del Due viene visto come separazione, opposizione, ambivalenza.

L’antagonismo appoggiandosi sulla dualità, da latente diviene manifesto.

E’ la radice della divisione, primo supporto della moltiplicazione e della sintesi con il semplice apporto dei due differenti segni + e -.

Allo stesso modo nelle tradizioni arcaiche è la Madre che può ospitare nel suo grembo la fecondità creatrice o l’aridità catastrofica. Può essere il femminile di ogni specie vivente o la Madre Terra.

Due è reciprocità che si manifesta nelle due opposte realtà antagoniste a confronto: amore odio, bene e male ecc.

Nel Simbolismo, il raddoppio dell’immagine è il rafforzamento del valore simbolico ad essa attribuita. Allo stesso modo quando il valore simbolico diminuisce ecco lo sdoppiamento dell’immagine simbolica stessa.

Per il mondo africano, le leggi cosmiche trovano nel dualismo un simbolo fondamentale, anche qui legato al bene ed al male, alla vita ed alla morte, alla fertilità ed alla secchezza. E’ implicito il concetto di attività, relazione e vitalità fra le realtà duali, est ed ovest, nord e sud, maschile e femminile. Allo stesso tempo confronto e rivalità fra gruppi antagonisti della stessa etnia, ceti alti e ceti bassi, destra e sinistra ecc. Il due è anche simbolo di unione e vincolo gemellare, segno di amore e affetto reciproco.

Nell’aritmosofia introdotta da R. Allendy (O.c.), (ALLN) due introduce in concetto di “reciprocità antagonista”. Il raggiungimento di un obbiettivo presuppone il superamento di difficoltà, per il fatto stesso che si voglia superare un ostacolo nel perseguire uno scopo, significa che l’ostacolo è opposizione o se preferite la negazione dello scopo stesso. In tutto ciò Due è lo stimolo alla differenziazione o del progresso. La dichiarazione di individualità è la messa in campo del Due, che, come nella dichiarazione di personalità, spesso avviene mediante l’opposizione.

I celti, popolo di grandi tradizioni, ci tramandano molte coppie mitiche, che uniscono anche in questo caso gli opposti rendendoli a volte complementari. Il due ed i suoi multipli si ritrovano molto spesso nei racconti mitologici con agganci ad aspetti teologici specifici. La figura ricorrente del guerriero e del druido ne è un esempio, ad unire forza e saggezza insieme alla direzione da seguire.

Il Due è presente nella cultura iraniana in cui si ritrovano frequenti aneddoti e metafore: nell’iconografia tradizionale, Due diversi palazzi rappresentano sovente il mondo terreno ed il mondo dell’aldilà. La difficoltà della vita terrena è spesso raffigurata da una casa fatta di polvere di terra, con due porte, forse la prima per entrare nella vita e la seconda per uscirne nella morte; questo breve spazio fra la prima e seconda porta è descritto in un’esistenza di due giorni.

Nella cultura ebraico cristiana il Due si presenta come dichiarazione di diversità strutturale che spesso induce alla scelta; Il mondo dei vivi ed il mondo dei morti, il Paradiso e l’Inferno, il bene ed il male, la metafora dell’angelo che non ubbidendo all’ordine celeste viene cacciato negli inferi determinando così un angelo buono, in cielo bianco, ed un angelo trasformato in diavolo, nella profondità della terra, nelle tenebre, e, lui stesso nero. E’ dichiarazione di condotta di vita che presuppone infine, come una spada di Damocle, condanna od assoluzione. Vero è che l’archetipo Adamitico si trasforma, per vivere una realtà se pur paradisiaca, in Adamo ed Eva che incarnano la coppia, ma, immediatamente dopo, ecco la dichiarazione di bene e di male con l’Onta Primordiale, il Peccato Originale.Nella cultura persiana ritroviamo il simbolismo del Due, inteso come copiosità ed abbondanza nel presentare due volte la stessa cosa, due messaggeri a garanzia e verità della missiva, che si spostano su due cavalli simbolo di rapidità. Il presagio di una nascita gemellare simbolo di copiosa fertilità, l’abitare in una tenda con due stanze simbolo di conforto duraturo.

Nell’ebraismo il Due rappresenta “la Casa di Dio”, per alcuni studiosi è associabile alla lettera “bet”, che significa donna e casa. L’insieme dei significati enuncia la comparsa del termine “creato” che, come abbiamo visto, presuppone la presenza di una entità creatrice appunto. Nella Cabala, ritroviamo l’archetipo legato al simbolismo degli opposti, ecco l’ “anima trascendente” e l’ “anima viscerale” dal cui rapporto nasce la “creatura unica”, l’uomo.

(Tratto da “I Numeri e l’ordine naturale delle cose”, ed. Macunix 2005)


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Mencio: “La Via è in voi, ma la cercate lontano”

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Mencio disse:

La Via è in voi,

ma la cercate lontano,

si trova nelle cose facili, 

ma la cercate in quelle difficili.

(Mengzi, VI-A-11)


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